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Margot Robbie

Sono sempre me stessa

di Sacha Lunatici

Numero 239 - Aprile 2023

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Tanti i ruoli che in questi anni la bellissima attrice hollywoodiana ha portato sul grande schermo, sempre provando però a restare “coerente con chi sono e chi voglio essere”…


Nonostante la carriera poco più che decennale, l’attrice australiana Margot Robbie, con pochi film ma ben scelti, ha dimostrato di avere le idee ben chiare sul suo futuro e dove vuole arrivare, diventando una delle star più richieste a Hollywood. Dall'esplosiva prova d'attrice in “I, Tonya2, biopic sulla pattinatrice Tonya Harding che le è valso una pioggia di candidature dai Golden Globe ai BAFTA,-taglio- dagli Screen Actors Guild Awards agli Oscar, a quella in “The Wolf of Wall Street”, dove ha fatto perdere la testa a Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio, passando per la sua interpretazione di Sharon Tate in “Once upon a time in Hollywod”, Margot ha conquistato prima il pubblico grazie alla sua conturbante bellezza e infine la critica con il suo indiscutibile talento. In attesa di vederla nei panni di un'icona pop, più che una bambola, nell’attesissimo film “Barbie”, in uscita la prossima estate, Margot Robbie ha fatto di nuovo centro interpretando Nellie LaRoy, aspirante attrice catapultata sulla ribalta da un giorno all’altro, in “Babylon”, racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni '20 diretto dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di “La La Land” e “Whiplash”, che vanta nel cast attori del calibro di Brad Pitt, Diego Calva, Li Jun Li, Tobey Maguire, Olivia Wilde e tanti altri. Una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l'ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un'epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood. Margot, qual è la storia che fa da sfondo a “Babylon”? “Il film si concentra su un passaggio epocale avvenuto ad Hollywood intorno alla fine degli anni ‘20. L'avvento del sonoro ha segnato in modo indelebile la storia del cinema, cambiandone radicalmente l'industria e il destino di molti attori. Inevitabilmente, molti subirono una battuta d’arresto; altri, ebbero la forza di resistere al cambiamento e di reinventarsi in questa nuova fase recitando nei talkies (venivano chiamati così i primi film parlati, ndr).” Come descriveresti Nellie LaRoy, il personaggio che interpreti? “Vesto di panni di un’aspirante attrice, appena sbarcata a Hollywood, il cui destino è già scritto: diventerà infatti una grande stella del cinema. Nellie non ha paura di gettarsi a capofitto e questa tenacia la porterà ad emergere. Nel corso del film, però, si renderà consapevole che Hollywood è un mondo un po’ folle che non fa sconti a nessuno.” Quanto ti senti vicina a Nellie? “Credo sia la primissima volta che mi sento così vicina ad un personaggio che interpreto. È una ragazza che ha iniziato la sua carriera alla grande e mette tutta sé stessa affinché nessuno la ostacoli. È una delle esperienze professionali che porterò con me per tutto il resto della mia vita.” Già in “Once upon a time in Hollywod” di Quentin Tarantino, ti sei immersa in una Hollywood che fu, quella della fine degli anni Sessanta… “Avere la possibilità di portare sul grande schermo queste storie oggi, ambientate in un mondo che non ho vissuto, mostra il grande cambiamento che ha riguardato Hollywood e che penso stia nuovamente attraversando.” In quel film interpreti Sharon Tate… “Molte idee per l’interpretazione di alcune scene, come ad esempio quella ambientata all’interno di un cinema, sono arrivate direttamente dall’esperienze vissute dal regista, Quentin Tarantino. In quel film viene lasciato davvero poco alla fantasia e all’immaginazione, grazie ad una cura per i dettagli tangibile sin da quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura. Anche se io non ero nata in quel periodo, sono riuscita a rivivere quell’epoca, l’ho sentita, anche perché era tutto vero, non c’era tecnologia digitale nel ricostruire la Hollywood del 1969.” Nel corso della tua carriera hai avuto la possibilità di calarti nei panni di donne dalle diverse sfumature: la tua Harley Quinn ha lasciato il segno nell'immaginario collettivo… “Harley è un personaggio fantastico. Specialmente in “The Suicide Squad - Missione suicida”, James (James Gunn, regista e sceneggiatore del film uscito nel 2021, ndr) ha stravolto tutto, ho prestato il mio volto ad una Harley decisamente diversa. La storia di questo personaggio è stata sempre legata a Joker o alla loro rottura. In quel film lei è single e più divertente, oltre ad essere coinvolta in nuovi flirt. Inoltre prende consapevolezza di essere un cardine fondamentale e fonte di energia per il suo gruppo.” E poi c’è il ruolo interpretato in “I, Tonya”, film che ti ha dato molte soddisfazioni… “È stata un’esperienza fantastica che ha comportato un lavoro dal punto di vista fisico, non indifferente. Per calarmi ancora di più nei panni di Tonya ho imparato anche a pattinare sul ghiaccio. Del resto un aspetto non indifferente del mestiere dell’attore è proprio questo: avere la possibilità di arricchirsi, imparando cose nuove.”

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