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LUNETTA SAVINO

di Laura Fiore

Numero 255 - Novembre 2024

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L’abbiamo vista interpretare i ruoli più disparati, ricevere numerosi riconoscimenti e adesso la ritroviamo di nuovo sul piccolo schermo con un personaggio che ci farà restare incollati allo schermo


“Libera”: è questo il nome della nuova fiction Rai che andrà in onda in prima visione e in prima serata il prossimo 20 novembre 2024. La protagonista è la splendida e bravissima Lunetta Savino che interpreta Libera, -taglio- una giudice di origine siciliana che ha lottato duramente per affermarsi nel tribunale di Trieste e che da quindici anni è tormentata dalla morte misteriosa della figlia. La storia di questo legal drama ruota attorno la vita di Libera, appunto, ma quest’ultima si troverà a vivere in prima persona il “problema” della Legge quando questa non va più d’accordo con il desiderio insito di farsi giustizia da soli. Una Trieste meravigliosa e piena di misteri fa da sfondo all’indagine segreta e rocambolesca dell’integerrima giudice Libera Orlando e di un criminale da strapazzo. Va da sé che Libera deve portare avanti una doppia vita, per evitare che colleghi e parenti si insospettiscano. In particolare, la magistrata non deve far sospettare di nulla né la nipote Clara né al vicequestore, suo ex marito. Tutto inizia quando la donna è in grado di mettersi sulle tracce dell’uomo che pensa essere il responsabile della morte di sua figlia Bianca. Noi di Albatros l’abbiamo incontrata in esclusiva durante il Festival del Cinema di Roma. Durante la prima conferenza stampa di “Libera” ha dichiarato di essere stata fin da subito entusiasta di questo progetto e di interpretare questo personaggio: in che modo si sente vicina alla protagonista? “Sì, fin da quando ho letto per la prima volta il copione ho sentito un forte legame con questo personaggio, forse principalmente nell'anima femminista, quando parla alle donne. Quando mette sul piatto le differenze, le diverse possibilità di scelta per un uomo e per una donna. La donna è costretta a prendere quello che le capita, il problema è sempre l'indipendenza economica. E il ruolo non ancora paritario delle donne è purtroppo un tema ancora molto attuale e Libera che, invece, in un certo senso ce l’ha fatta deve comunque combattere ogni giorno per ‘dimostrare’ che il posto ed il ruolo che ricopre sono stati meritati. Dopodiché c’è l’aspetto materno, l’amore di un genitore che si ritrova a vivere il dramma della perdita di un figlio, credo sia un vuoto incolmabile, un dolore che ti cambia e che ti porti dietro sempre e per sempre. Libera è una donna che non ha paura di mettersi qualcuno contro, non ha paura di rompere le scatole a chi non ‘dovrebbe’ essere disturbato. Il suo nome riflette in pieno la sua personalità, ma spesso conquistare la libertà è una missione davvero complicata.” Nel mondo della recitazione, invece, pensa che ci sia stato qualche passo avanti nei confronti delle attrici? “Oddio, qualche passo è stato fatto ma a mio avviso è ancora troppo poco; per le attrici le proposte girano sempre intorno ai ruoli di fidanzate, mogli, mogli tradite. Mancano diversi ruoli che le donne oggi ricoprono, manca una fetta di racconto di questa Italia che per fortuna vede molte donne in posizioni importanti che, però, non vengono raccontate. Si dovrebbe cercare di avere più coraggio!” In questo panorama al femminile, lei che tipo di donna è? “Una donna serena. Ci sono i problemi, i dolori, ovviamente, ma sono diventa forte, ho acquisito consapevolezza e la capacità di accogliere il dolore. E questo vale anche per le cose positive, ora so valutarle per quello che sono. Non sono una scontenta, posso dire di essere già molto soddisfatta della mia vita fino a questa punto. Ho cambiato città, modi di vivere, ho affrontato diverse situazioni e oggi sono certa di una cosa: non sono un’insoddisfatta!” C’è una donna cui si ispira? “Sì: mia madre. Non c’è più, ma è stata un faro assoluto. Intelligente, generosa, colta, con lei avevo scambi di tutti i tipi, è lei che mi ha introdotto alla lettura, che mi ha insegnato che avevo la possibilità di scegliere un lavoro che mi corrispondesse, che potessi essere autonoma. Era accudente, affettuosa, una donna ricca di tante qualità. Oggi la porto con me e cerco di somigliarle in qualche modo anche nell’approccio che aveva lei con le altre persone, mi ha insegnato tanto e io custodisco con gelosia ogni insegnamento che mi ha lasciato.” Potremmo quindi definirla una persona ottimista… “Sì, diciamo che mi considero una fatalista ottimista. Quasi al limite dell’ingenuità, nonostante sia anche una molto realista, però riesco a reagire bene alle avversità. Diciamo che crescendo è come se mi fossi stufata di farmi influenzare negativamente da quello che mi circonda e di conseguenza ho sviluppato una sorta di filtro che quando viene colpito da qualche negatività la trasforma subito in qualcosa di positivo.” Che cosa consiglia alle giovani leve? “Di vivere di più nella realtà. Purtroppo più passa il tempo, più ho la sensazione che i ragazzi non vivano il presente, cioè esistono ma è come se non avessero piena contezza di quello che li circonda. Il mondo social ha totalmente trasformato la percezione delle cose, tutto è modificato e modificabile, non si sa più cosa sia reale e cosa no… dovremmo ritornare un attimo alla vera essenza delle cose, ritornare alla veridicità dei rapporti.” Quali sono i suoi prossimi impegni? “Oltre a dedicarmi alla promozione di ‘Libera’, il prossimo 19 dicembre uscirà ‘Diamanti’ il nuovo film di Ozpetek quindi sarò impegnata anche in quel caso nella promozione del film in giro per l’Italia. Sarà un inverno ricco di impegni, anche perché con l’inizio del nuovo anno sarò a teatro, con uno spettacolo di cui adesso non posso dare molte informazioni, però anche questo è un progetto molto interessante.”

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