logo-coverstory

LUCA MARINELLI

Figlio del cinema

di Laura Fiore

Numero 257 - Febbraio 2025

albatros-luca-marinell

È forse uno dei personaggi più impegnativi che ha interpretato, ma quando c’è lui sullo schermo è impossibile non restare completamente rapiti dalla sua bravura


Riuscire ad inserire Luca Marinelli all’interno di una “casella” è qualcosa di praticamente impossibile, poiché negli ormai numerosi anni di carriera è stato in grado di cambiare in un modo straordinario, -taglio-uno degli attori più camaleontici del nostro cinema che anche nella sua ultima prova attoriale ha dimostrato il suo immenso talento. Il suo percorso nel mondo della recitazione inizia nel 2006 anno in cui Luca entra nell'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove consegue il diploma accademico nel 2009. Debutta sul piccolo schermo nel 2005 nella fiction Mediaset “Ricomincio da me” con Barbara D'Urso; nel 2008 appare in un episodio della seconda stagione de “I Cesaroni”, dove fa un cameo. Raggiunge la notorietà, però, nel 2010, interpretando la parte di Mattia, protagonista de “La solitudine dei numeri primi”, Luca recita al fianco di Alba Rohrwacher ed insieme danno vita ad un’interpretazione unica. Nel 2013 Luca Marinelli è candidato al David di Donatello per il miglior attore non protagonista, al Nastro d'argento al migliore attore non protagonista e al Globo d'oro al miglior attore per il film “Tutti i santi giorni” e sempre nel 2013 viene scelto per rappresentare l'Italia nella sezione Shooting Stars del Festival di Berlino. Da quel momento la sua carriera è decisamente in ascesa, infatti, si susseguono grandi progetti cinematografici che gli permettono di diventare sempre più riconosciuto come uno dei grandi attori italiani di quella che possiamo definire nuova generazione. In questo inizio anno ritroviamo Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini nella serie Sky “M – Il figlio del secolo” progetto davvero molto ambizioso per la regia di Joe Wright che si presenta come un adattamento in trenta quadri del romanzo storico di Antonio Scurati "M", incentrato sulla salita al potere di Benito Mussolini. Noi di Albatros abbiamo incontrato Luca all’anteprima della serie, ecco cosa ci ha raccontato… Sei in un periodo molto impegnato con diverse uscite in tv e al cinema, una su tutte la serie in onda su Sky “M – il figlio del secolo”… “Sì, possiamo dire che il lavoro di un attore va molto a periodi; ci sono dei momenti in cui si lavora molto e momenti in cui si ha la fortuna di poter riprendere un attimo se stessi, essendo questa una professione che richiede un grande sforzo dal punto di vista della persona e quindi fermarsi è importante per riprendere un attimo in mano la propria vita e le proprie emozioni. Questa serie in particolare è stata un lavoro molto interessante, una prova attoriale che mi ha permesso di mettermi in gioco in un modo diverso rispetto a tutte le mie esperienze precedenti.” Inutile negare che fin dall’inizio c’era una grande aspettativa su questa serie e soprattutto sul tuo ruolo, come ti sei preparato per interpretare un personaggio storico di questo genere e cosa hai provato nell’interpretare Mussolini? “Ammetto che appena mi avevano proposto di interpretare questo ruolo non ero molto entusiasta, principalmente perchè era una figura cui non volevo avvicinarmi. Poi ho avuto modo di rifletterci, di capire meglio il tipo di progetto e di leggere il libro di Antonio Scurati – al quale è ispirato la serie ndr. – ed ho quindi preso la decisione definitiva. Importante, in realtà, è stata anche la figura di mia nonna che all’inizio era perplessa quasi quanto me, poi però le ho spiegato che poteva essere un’occasione per poter raccontare la storia da un punto di vista inedito e lì ha detto ‘Okay, ti appoggio’. Inoltre durante le riprese ho avuto la possibilità di vedere delle scene già montate, anche solo per vedere se il mio lavoro di attore stava andando nella giusta direzione, e devo dire che fin da subito ho capito che sarebbe stata una serie unica, anche proprio dal punto di vista del montaggio e della regia. Sono stato contento anche di aver avuto la possibilità di dire la mia su determinate cose; è stato molto forte rivedermi interpretare questo personaggio e devo dire non è stato semplice nemmeno prepararmi ad affrontare una sceneggiatura del genere perché vengo da una famiglia che politicamente non ha mai abbracciato l’idea fascista, di conseguenza ho dovuto davvero ‘lottare’ in un certo senso con la mia ideologia e cercare di essere più impersonale possibile. La forza della serie, è stata senza ombra di dubbio la scelta di dare un taglio quasi da documentario anche dal punto di vista della fotografia, per restare quanto più fedeli al periodo storico che stavamo raccontando e sono felice che il pubblico abbia apprezzato.” Hai dovuto anche affrontare un importante cambiamento fisico per interpretare questo personaggio… “Sì, per interpretare Mussolini ho preso 24 chili, anche se non è la prima volta che mi trovo ad affrontare un cambiamento fisico di questo calibro. Infatti, anche nel mio primo film ‘La solitudine dei numeri primi’ avevo preso 20 chili e poi al contrario in ‘Non essere cattivo’ ho perso molti chili. In tutti questi anni ho avuto ed ho ancora una bravissima nutrizionista che mi segue, anche perché bisogna fare tutto in maniera corretta per non inciampare poi in problemi di salute.” Nella tua carriera hai interpretato i ruoli più disparati, cambiando in maniera incredibile… ma chi è il vero Luca? Puoi dirci qualcosa che non sappiamo di te? “Beh, grazie perché per me è un grande complimento il fatto di non risultare una persona facile da inquadrare. Vediamo, cosa potrei dire… sono una persona molto timida, sai quando mi scrivono le cose da interpretare io ci metto le mie emozioni quando invece succede il contrario è più complicato perché non mi riesce facile espormi dal punto di vista personale. Forse è anche per questo motivo che ho scelto di fare l’attore, perché grazie alla recitazione hai la possibilità di metterti nei panni di persone e personaggi sempre diversi, scoprire e apprezzare la diversità da un punto di vista profondo.” Quindi adesso ti concederai un po' di pausa… “Sì, come dicevo prima ho la fortuna di poter prendere dei momenti di pausa da dedicare alla famiglia, anche se sono già con la testa ad un nuovo progetto quindi penso che tra un mesetto sarò nuovamente a lavoro.”

ads-publicità


Booking.com

Booking.com