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Loredana Berté

di Sacha Lunatici

Numero 251 - Giugno 2024

Con il suo ultimo brano “Pazza” ha voluto ancora una volta sottolineare l’iconicità di una carriera vissuta sempre al massimo. Tra tanti momenti da ricordare ed emozioni “davvero indelebili”…


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Non è riuscita a salire sul podio dell'ultima edizione del Festival di Sanremo ma si è portata a casa il premio, per lei, più importante in assoluto. Loredana Bertè, tornata sul palco dell'Ariston con il brano "Pazza", è riuscita a raggiungere un traguardo che inseguiva da anni: conquistare il Premio della Critica intitolato a sua sorella Mia Martini. -taglio-Protagonista di un percorso umano e professionale che oltre a successi e soddisfazioni non le ha risparmiato profondi dolori e amarezze, oggi l'interprete di brani entrati nella storia della musica italiana come "Sei bellissima", "Mare d'inverno" e "Dedicato" si gode un meritato periodo d'oro: il suo ultimo disco, intitolato "Ribelle", è in cima alla hit-parade dei dischi più venduti e di recente ha ottenuto consensi anche in TV con il programma campione d'ascolti di Rai1 "The Voice Senior". Abbiamo incontrato Loredana nella "città dei fiori" dove, oltre all'eccellente riscontro di "Pazza", ha ritrovato nuovi stimoli e inaspettate consapevolezze. Loredana, il titolo del tuo nuovo brano è “Pazza”. Com'è nato? “Questa canzone è sicuramente autobiografica e nasce da un'evoluzione che sto vivendo in prima persona. Dopo essermi odiata per tantissimo tempo, oggi sto riuscendo finalmente a volermi bene. E lo sto facendo con intensità. Questo brano, inoltre, è il frutto di nuove consapevolezze, come quella che oggi la normalità rappresenta la più grande delle trasgressioni.” Oggi che ti vuoi più bene sembri piacerti di più rispetto al passato... “Devo riconoscere che la mia autostima è cresciuta rispetto al passato. Non sono mai stata la classica donna che si fa i complimenti da sola, questo mai, al punto che non sono mai andata a riguardarmi le mie varie esibizioni. Quest'anno, però, lo ammetto, qualcosa è cambiato.” Quali sono i ricordi più belli che ti porterai dietro da questo Festival che si è da poco concluso? “Sicuramente l'inizio che è partito con il botto, visto che al termine della prima puntata la giuria della Sala Stampa mi ha messa al primo posto. Mi ha fatto un certo effetto, visto che in passato ero spesso finita nelle zone un po' più basse della classifica. Fortunatamente, quando Amadeus ha annunciato quel primo posto, ero già a letto quindi non ho rischiato di svenire per la gioia, di cadere per poi rischiare di farmi male. In quel momento ho persino pensato di prepararmi un bel piatto di pasta, come facevo quando mi ritrovavo a festeggiare con Andy Warhol. Il regalo più importante di questo Festival però, per me, non può che essere la vittoria del Premio della Critica Mia Martini.” Mia Martini, la tua compianta sorella, che per te è sempre stata una delle persone più importanti della tua vita...-taglio2- “L'essere riuscita finalmente a portare a casa un premio intitolato a mia sorella mi ha fatto provare un'emozione indescrivibile. E per questo ringrazio prima di tutti Amadeus e poi ovviamente i giornalisti che mi hanno votata. Non riesco ancora a crederci, questo premio mi sembrava sempre così irraggiungibile. In passato, infatti, a ogni mia partecipazione al Festival speravo di poterlo vincere ma questo poi non succedeva mai ed era quasi una ferita nel mio cuore. La prima cosa che ho pensato e detto, quando ho potuto stringerlo tra le mani, è stata: "Cara Mimì, finalmente questo premio lo abbiamo portato a casa!" Se fosse ancora tra noi, cosa ti avrebbe detto Mimì? “Secondo me, innanzitutto, sarebbe stata fiera del mio nuovo look. Ricordo ancora che, ogni volta che non le piaceva come mi vestivo, la prima cosa che mi diceva era: "Loredana, basta con questi stracci!". Si arrabbiava molto quando, secondo lei, mi vestivo come una "scappata di casa" (sorride, ndr). Questo mio nuovo look, invece, so già che le sarebbe andato a genio.” Cosa rappresenta per te, oggi, Mimì? “Aver avuto nella mia vita una sorella come Mimì ha rappresentato un enorme privilegio. È stata la sorella migliore del mondo, una donna meravigliosa che oggi è sempre accanto a me. Non c'è un solo momento della giornata in cui in non la senta al mio fianco.” Hai qualche rimpianto legato al vostro rapporto? “Mi sarebbe piaciuto più volte dirle semplicemente: "Ti voglio bene". Ogni volta che glielo dicevo, lei mi rispondeva: "Loredà, che te serve?"(ride, ndr). Con il senno di poi, inoltre, avrei trascorso molto più tempo con lei, magari avrei rinunciato a qualche viaggio per godere un po' di più della sua compagnia.” Un’ultima curiosità: che effetto ti fa rappresentare, oggi, un modello per tantissime nuove leve? “Ho una sincera ammirazione per molte giovani artiste, che trovo davvero tanto carine. Di conseguenza, non può che farmi piacere che oggi seguano le mie orme.”





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