Tra le isole del golfo, Procida era la sua preferita … - Quella marina policroma, dominata dal rosa e dal giallo, ti appare come un presepe animato, - racconta con entusiasmo. – Il respiro si contrae per la vertigine che il paesaggio crea. Nella scarpata di tufo i pescatori si sono inventati uno dei più suggestivi agglomerati edilizi della terra. Un paradiso verticale che fai fatica a credere vero. Lo sguardo di Marilena e il suo animo si perdevano in quell’intreccio di archi, gradinate e finestre che le case poste l’una sull’altra e l’una a fianco dell’altra compongono ... Girovagando per quei vicoli, almeno per qualche ora aveva l’impressione di sabotare il tracciato rettilineo del tempo … E recuperava se stessa. L’isola di Procida non rappresentava una tappa del percorso della motonave su cui si era imbarcata quella mattina. L’imbarcazione nel suo viaggio verso Ischia la sfiora e la trascura, superficiale e sbadata nel suo percorso di ogni giorno. Viaggiare, come vivere, è soprattutto tralasciare.