Intervista a Silvia Chiminelli, che ci parla del progetto “OltreVoce” che unisce attività concertistiche e formative
La formazione, anche in ambito artistico, è molto importante. È per questo che ci ha colpito il progetto OltreVoce che lancerà nei prossimi mesi dei corsi e delle attività didattiche per formare Artisti del Coro. -taglio- Ideato da Silvia Chiminelli, è composto da un gruppo di Artisti che hanno condiviso anni di crescita professionale come colleghi nei teatri più prestigiosi del mondo. Questi professionisti, ora membri del coro OltreVoce (ensemble corale all'avanguardia), saranno anche i docenti dei corsi di preparazione per Artisti del Coro. Ne abbiamo parlato direttamente con Silvia. Come e quando è nata OltreVoce? Da chi è composta? Qual è stata la spinta che l'ha portata a decidere di mettere a servizio il suo background da soprano per questo progetto? «Oserei dire che Oltrevoce non è il frutto di un'idea fine a se stessa ma è il risultato di un'esigenza morale prima ancora che culturale. Anni di studi e di esperienza sui palcoscenici più prestigiosi del mondo rappresentano un patrimonio immenso di professionalità che non può e non deve essere disperso quando si smette di collaborare con questi Enti. Nasce da qui l'idea di dotarsi di uno strumento che ci consenta di continuare ad offrire al pubblico la nostra "arte" unitamente al "dovere morale" di perpetrarla nel tempo attraverso le generazioni future. OltrevVoce quindi si struttura in quest'ottica ambivalente sia artistica in senso stretto sia didattica e formativa con uno sguardo attento anche al sociale e all'inclusività allargando le possibilità di accesso a chiunque dimostri talento. Oltrevoce oltre che dalla sottoscritta è composta valenti collaboratori tutti professionisti in campo musicale e vocale. Ci parla dell'attività formativa e didattica proposta da OltreVoce? Qual è la vostra mission su questo fronte? «L'aspetto formativo è una componente essenziale del progetto nel suo complesso. La responsabilità è affidata al collega Pier Luigi Malinconico che, a sua volta, si avvale di un team di insegnanti qualificati dove ognuno assume una funzione specifica e diversificata. L'impostazione che Pier ha inteso dare al percorso didattico si basa sul concetto di "Educazione alla Competenza e al Senso Estetico"-taglio2- dove la Tecnica (competenza) e l'Arte (estetica) si fondono in un perfetto equilibrio di imprescindibilità quasi in controtendenza a una certa modernità didattica che tende prevalentemente a distinguere i due aspetti col risultato di creare sempre più discreti esecutori e sempre meno validi interpreti. Mettere quindi al servizio delle generazioni future la propria esperienza attraverso percorsi didattici finalizzati alla formazione di futuri professionisti " artisti del coro" (ma non solo) consentirebbe loro di acquisire un'alta preparazione in ambito musicale, vocale, scenico, storico e teorico. L'intento è dare ai ragazzi che volessero approcciarsi a questa professione tutti gli elementi necessari per affrontare qualsiasi audizione o concorso in qualsiasi teatro del mondo. Non da ultimo teniamo a porre in evidenza l'aspetto sociale e inclusivo che quest'idea intende promuovere affinché "l'arte" e specificatamente la musica non rimanga un concetto accessibile solo a chi può permetterselo. Infatti, ispirati dal modello educativo musicale venezuelano "EL SISTEMA" che ha prodotto artisti del calibro di Gustav Dudamel per esempio, il modello "OltreVoce" ambisce ad essere strumento di emancipazione culturale e musicale per i ragazzi di categorie più "vulnerabili" poiché riteniamo che la musica possa e debba essere strumento di opportunità per tutti indistintamente» Quanto è importante oggi, secondo lei, avere la giusta formazione anche nell'ambito artistico? «La formazione è importantissima tanto quanto lo è per qualsiasi professione ed in particolare lo è per un artista poiché la musica è il mezzo di comunicazione più immediato che arriva fino all'animo nella sua essenza più emozionale. Diventa quindi essenziale saper gestire questo dono in piena consapevolezza attraverso una preparazione musicale che non vuol dire solo "tecnica" fine a se stessa ma cultura a tutto tondo». Prossimi progetti di “OltreVoce”, anche dal punto di vista concertistico? «Il progetto è maturo e pronto a partire. Aspettiamo per avere conferma di alcune date dopodiché pubblicheremo il programma inaugurale su tutti i media a tema».