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Libri e Diplomazia

di Enza Beltrone

Numero 184 - Gennaio 2018

Il successo di una valigia che fa chilometri: un percorso al servizio dello Stato, racchiuso in 160 pagine


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“Valigia Diplomatica”, è l’ultima opera letteraria dell’Ambasciatore Antonio Morabito: un libro che annette spazio cartaceo dove l'autore-protagonista governa e racconta carriera ed esperienze personali. Ricordi e testimonianze si fondono nella scrittura romantica di un avvincente sequel di cauta responsabilità e forti emozioni, tra uomo e diplomatico. Fra le pagine di “Valigia Diplomatica” si avverte il profumo dei luoghi descritti e s’immaginano i colori. Da quella Calabria selvaggia e colma di valori, di affetti e di modelli di vita, che accompagnano Morabito e lo sostengono nel quotidiano, al carattere nomade del diplomatico, un po’ mutante e un po’ istituzionale. Entrambi amati, ambedue calibrati. -taglio- È l’estro dell’autore che scopre il Morabito narratore, non più soltanto eccellente comunicatore di professione. Riscuote un successo inaspettato grazie alla forma decisa che evade gli standard editoriali con una carica di sentimento che fugge l’inchiostro e contagia i lettori fin dalla prima pagina. La forza della scrittura sta nella sua assoluta irriverenza nel sottostare alle regole di un solo stile. L’opera spazia dal romanzo al reportage, toccando la storia di vita in chiave politico-antropologica e sociologica. È l’humus dell’uomo che emerge e impregna la professione di sé, sempre al servizio del Paese. L’Indonesia, l’Argentina, Mendoza e “le bodegas”, l'Iran e Monaco, la promozione del Made in Italy e il progetto Italia-Cuyo, sono alcuni degli step del complesso lavoro del Ministro. Antonio ci mette la faccia sul marchio dello Stato e racconta da amico, quale sa essere con chiunque, l’impegno di un diplomatico tra difficoltà e soddisfazioni. Il libro si è rivelato un vero e proprio tormentone. La sua freschezza facilita la lettura e la semplicità dell’oratore arriva alla bocca dello stomaco quando parla dell’impegno di chi si muove in aree disagiate, in zone di conflitto, in luoghi insicuri e lontani dalla famiglia. Non dimentica di citare anche l’importanza di chi lavora nell’amministrazione pubblica lontano dai riflettori e di tanti diplomatici al servizio del Paese nelle aree più disparare del mondo. Quegli insegnamenti materni, “fai -taglio2- del bene… senza spettarti nulla in cambio”, guidano Antonio Morabito e senza nulla pretendere riscuote in benevolenza da colleghi, istituzioni e conoscenti. È così che le tappe di “Valigia Diplomatica” si moltiplicano. Una tournée spontanea e inaspettata, a massiccia presenza di ambasciatori, magistrati, ecclesiastici, giornalisti, personalità di vari ambiti, istituzionali e non, per argomentare i contenuti e l’interesse: da Roma (palazzo Santa chiara e cinema Caravaggio), a Milano (IULM), a Reggio Calabria e Catanzaro (Consiglio Regionale), a Cosenza (UNICAL),a Siena (Intercultura Colle Val D’Elsa), e ancora Isernia, Palermo, Firenze, Torino (circolo dei lettori), Bologna, Castelnuovo di Garfagnana, Quiesa Massarosa, Mougins (Francia), Parma, Salerno, Assisi, Modica. La radice comune fra i diversi territori si sintetizza in un coinvolgimento di persone di ogni categoria ed età. Come lo stesso autore dichiara: “Parlare di sé stessi e del proprio cammino non è mai facile, ma nel momento in cui si decide di condividere la propria storia tutto poi diventa avvincente”. Ed è proprio questo il segreto del successo di quest’opera letteraria; la speranza propagata dal fenomeno “Valigia Diplomatica” è di una classe dirigente affascinata dal sistema Italia, così da valorizzarlo e sostenerlo. Per dirla alla Morabito “Sarebbe una combinazione bellissima!”.





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