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Laioung

di Adele Rattini

Numero 218 - Marzo 2021

Il rapper Laioung è tornato sulla scena con un nuovo singolo dal titolo “Fanno di tutto per Hype (Trappocalisse)”. Ecco cosa ci ha raccontato, su di sé e sul mondo che lo circonda


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Il rap e la trap sono i generi più amati del momento, in particolare dai più giovani. Sono molte le stelle che compongono questo firmamento, tra cui c’è Laioung (al secolo Giuseppe Bockarie Consoli), che a due anni dall’uscita del suo terzo album “Rinascimento” è tornato con un nuovo singolo dal titolo -taglio-“Fanno di tutto per Hype (Trappocalisse)”, disponibile su tutte le piattaforme di streaming e digital download (distribuito dall'etichetta internazionale Planet Records). Un ottimo pezzo, impreziosito dal featuring di Fabri Fibra. Il brano è un vero e proprio “attacco” ai social, in particolare alla dipendenza che causano nelle persone ma anche ai vari rapper della scena: le prime, troppo occupate a guardare cosa fanno gli altri su Instagram, TikTok e vari dimenticando la loro vita, i secondi troppo presi nel trascorrere le giornate in funzione dei like che ricevono e facendo così passare messaggi “errati” ai loro fans. I due artisti nel brano denunciano soprattutto le convinzioni sbagliate del pubblico, che utilizza in maniera smodata i vari network, pensando che tutti gli artisti vivano vite all’eccesso e continue situazioni estreme, generando così catene emulative di stereotipi sbagliati che si ripercuotono soprattutto sui giovanissimi. Di cosa parla “Fanno di tutto per Hype”? “Il brano è un monito a questa generazione dove i numeri nei social possono determinare il valore di una persona e la moneta principale per avere più numeri è l’hype, sinonimo di visibilità che spesso porta chi ne é assetato a fare gesti estremi, come diffamare un innocente o persino procurarne la morte. Nel mondo della Trap questo atteggiamento viene usato da molti artisti per acquisire fama più rapidamente con violenza, gesti estremi, droga e linguaggio aggressivo, non sapendo che questo causerà la morte della trap... la Trappocalisse”. Quindi, secondo te, la continua ricerca di visibilità sui social crea molti danni? “La tecnologia è a nostra disposizione, ma non dobbiamo esserne dipendenti. Non avete idea di quante persone, accanite di hype e invidiose, sono disposte a pugnalare alle spalle persino i loro amici fraterni!-taglio2- Però l'hype e la fama sono due cose diverse, i ragazzi confondono l'hype con fama e soldi. Ormai famoso è diventato più importante di essere ricco o bravo. Mettersi in mostra è più importante che essere qualcuno. Succede anche nel mio ambiente: ci sono tanti giovani che escono dal nulla e vogliono fare musica, ma quest'ultima non sempre corrisponde alla loro personalità”. Che responsabilità hanno gli artisti oggi nei confronti dei ragazzi? “Ne hanno molta. Io stesso noto che le cose che faccio influenzano i ragazzi che mi seguono e sono felice quando vedo che alcuni hanno, per esempio, smesso di mangiare carne come me. Bisogna stare attenti a come si comunica con le nuove generazioni, perché le famiglie oggi sono più assenti, i principi culturali e familiari si sono persi nel tempo quindi diciamo che la situazione è cambiata rispetto anni passati”. Com'è nato il featuring con Fabri Fibra? “Lo stimo molto, non solo dal punto di vista musicale ma anche personale. Ha fatto sempre dei gesti fantastici nei miei confronti ed ero certo, che in un brano come questo, avrebbe dato un contributo molto alto. È stato lui a motivarmi ad affrontare più tematiche”. Come hai affrontato il periodo della quarantena? “Famosi e non famosi, ricchi e poveri, la quarantena è stata uguale per tutti. E ognuno di noi è stato bene o male obbligato a riflettere. Questo mi ha aiutato in questa nuova fase della mia carriera artistica”. Com'è questa fase? “Attualmente il mercato vuole pezzi banali, io invece voglio fare canzoni che possono arrivare a un pubblico ampio e che tutti possano sentirsi liberi di interpretare a modo loro. Con il prossimo album voglio lanciare messaggi che possano risvegliare la coscienza interiore attraverso l'armonia musicale”.





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