Una nuova regina
L’icona pop torna con ancora una grande interpretazione sul grande schermo per “Joker: Folie à Deux”: un film autentico e magnetico, di cui ci ha raccontato i retroscena e le difficoltà
A Venezia 81, “Joker: Folie à Deux” ha catturato l'attenzione di tutti, grazie non solo alla trama intensa e all'attesissimo ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo di Joker, ma anche all'iconica Lady Gaga, che nel film interpreta il ruolo di Harley Quinn. La star, amata per il suo talento poliedrico, ha illuminato il red carpet con un look dark e magnetico, confermando ancora una volta di essere una regina non solo della musica, ma anche del cinema. Durante l’incontro con la stampa, Lady Gaga ha condiviso con passione le sfide del film, dalla trasformazione fisica all'alchimia creativa con Joaquin Phoenix. Un viaggio straordinario che esplora il confine tra arte, musica e follia, dove Lady Gaga, ancora una volta, è stata capace di sorprendere il pubblico. -taglio- Nel film hai dovuto affrontare una notevole preparazione fisica per il tuo personaggio. C'è stato un momento in cui hai pensato che fosse troppo rischioso o difficile? "Sì, è stato un processo di trasformazione completo. Col passare del tempo, siamo diventati sempre più i nostri personaggi in ogni aspetto. Abbiamo dedicato moltissimo tempo alle coreografie, che sono state una delle parti più impegnative. È stato un lavoro duro, ma assolutamente necessario per esprimere la strana e complessa relazione tra i nostri personaggi. Lavorare con Joaquin è stato straordinario. Lui ha una dedizione incredibile, tanto che a volte lo vedevamo stremato, e scherzando, gli offrivamo dei mirtilli quando aveva fame. Ma alla fine, tutto questo impegno ha davvero contribuito a portare sullo schermo qualcosa di autentico e potente." Come è stato lavorare con Joaquin Phoenix? Cosa ti ha ispirato di più in lui? "Lavorare con Joaquin è stata un'esperienza davvero unica. Lui è incredibilmente libero e rilassato sul set, il che ha reso ogni giornata di riprese imprevedibile. In realtà, arrivare sul set con idee predefinite su come avremmo dovuto interpretare le scene sarebbe stato un errore. La vera magia è avvenuta lasciandoci trasportare dal momento e dal caos creativo che si sviluppava. Todd Phillips ha un talento nel sorprendere tutti, anche noi attori. Ogni giorno è stato una ricerca continua per trovare il giusto equilibrio tra improvvisazione e struttura, e credo che questo si rifletta molto nel risultato finale del film." Come è stato cantare insieme a Joaquin Phoenix in questo film? “Cantare con Joaquin è stato un processo speciale. Il modo in cui abbiamo affrontato la musica nel film è unico. Non lo definirei un musical tradizionale, perché la musica qui ha un ruolo diverso: è un mezzo attraverso il quale i personaggi esprimono i loro pensieri più profondi. Abbiamo fatto molte performance live sul set, lavorando spesso con il pianista, modificando e adattando il nostro modo di cantare. Per me è stato come disimparare, dimenticare le tecniche vocali classiche e lasciarmi andare completamente al personaggio, permettendo che le canzoni fluivano in modo naturale dal contesto emotivo. È stato un approccio molto diverso da qualsiasi altra esperienza musicale che ho avuto." Il trucco è un elemento fondamentale nel film, soprattutto per evidenziare la differenza tra Arthur e Joker. Hai avuto voce in capitolo nella scelta del tuo trucco? “Sì, il trucco è stato un aspetto centrale per costruire il personaggio, ed è stato un processo collaborativo. Todd Phillips era così coinvolto in ogni dettaglio che scherzosamente dicevo che fosse lui a truccarmi! Ma la verità è che abbiamo lavorato insieme come un vero team. Tutto, visivamente, è stato pensato come se fosse un quadro. Ricordo che Joaquin, a un certo punto, ha detto che sembrava che tutto facesse parte di una cospirazione, tanto era meticoloso il processo creativo. È stato bello essere parte attiva in queste decisioni estetiche, che hanno contribuito a dare profondità ai personaggi." Avevi visto il primo “Joker” prima di partecipare a questo progetto? Cosa ne pensi? “Sì, lo avevo visto e l'ho amato moltissimo. Mi ha toccata profondamente. Todd ha fatto un lavoro incredibile nel portare sullo schermo una storia così potente, e l'interpretazione di Joaquin è stata straordinaria. Ha davvero fissato l'asticella molto in alto. Queste storie che parlano di individui emarginati o incomprensibili dalla società offrono al pubblico una prospettiva unica su quel mondo. Guardando il primo film, mi sono sentita immersa in quella realtà e ho provato un'emozione profonda, qualcosa che mi ha spinto a voler far parte di questo nuovo capitolo."