Il 5 Febbraio è uscito “Anima”, nuovo album di Paolo Simoni che ci racconta di verità, amore ed estetica
Paolo Simoni è un cantautore, musicista e scrittore italiano. Sin da piccolo si appassiona alla musica, frequentando il Conservatorio di Ferrara dove ha studiato pianoforte e teoria musicale. Nella sua carriera vanta collaborazioni con grandi artisti come Lucio Dalla, Massimo Ranieri, -taglio-Luciano Ligabue, Francesco De Gregori e molti altri. Artista di successo e dall’enorme sensibilità artistica, ci parlerà di sé ma non solo nel suo nuovo album in uscita il 5 Febbraio sulle principali piattaforme di streaming online. Il 5 Febbraio esce il tuo nuovo album “Anima”. Quando nasce questo album? “Nasce prima della pandemia e ho deciso di pubblicarlo in seguito. Anima è un disco particolare, perché si distanzia dai miei lavori precedenti e da quelli che sono i codici stilistici attuali. L’ho inciso perché volevo fare un disco “umano”, senza computer, senza artifici. Volevo un disco vero e che potessi sentirlo mio ma soprattutto unire la delicatezza del pianoforte con una voce autentica.” Qual è il fil rouge che lega tutti i brani di questo album? “Il fil rouge è indubbiamente l’estetica. L’estetica che rimanda al romanticismo. Direi che questo è un disco romantico. Parla poco di me o della mia vita ma i brani vogliono cantare gli altri, portare il senso collettivo, i sentimenti comuni e renderli eterni.” Il tuo singolo “Porno Società” è la descrizione di una società consumata, stanca, illusa accompagnata musicalmente come una ballata, con ritmo e divertimento. Il tuo nuovo album racconterà il brutto e il bello della vita con gioia? “Certo. I cantautori devono cercare nell’umiltà del lavoro questo aspetto di divertimento, di gioia, di contrasti e parlarne come se fossero dei giornalisti d’inchiesta. Il testo di questa canzone è forte, potente,-taglio2- pesante per certi versi ma molto reale. Unendo tutto questo ad una musicalità divertente e sfacciata, come la strofa jazz in questa canzone, hai un contrasto che rende più piacevole il pezzo. Ti lascia riflettere ma senza l’amaro in bocca.” Cosa ci racconta di Paolo questo album? “La rinnovata voglia di musica, amore e leggerezza. Voglio farlo sempre con un atteggiamento ironico, distante dai concetti come un saggio, per non cadere nel secchio del cinismo.” Trovo che il piano e voce, artisticamente parlando, sia un genere che si stia riscoprendo, rinnovando anno dopo anno. Dove ti collochi tu all’interno di questo cambiamento? “Hai ragione, vediamo molte contaminazioni al giorno d’oggi. Piano e Rap, Piano e Elettronica. Tutti noi ascoltiamo diversi generi, alcuni li amiamo, altri li odiamo. Ci sono dei brani che ti entrano in testa anche se non sono la tua tipologia preferita. Io credo che quando una cosa è bella, rimane. Mozart, Beethoven e altri verranno suonati per sempre perché sono vere, autentiche e belle. Io inseguo quello, fare qualcosa che rimanga nel tempo, che non invecchi, che possa essere sempre attuale.” Quali sono i tuoi progetti futuri? “Questo disco doveva essere portato live, nei club, nei teatri ma abbiamo dovuto bloccare tutto. Mi sono organizzato da solo e ho creato una specie di canale tv per suonare e farmi ascoltare live. È un format che non mi piace ma è sempre meglio di non far nulla. Come tutti gli artisti, spero di tornare a suonare e cantare ma soprattutto divertirmi su un palco quanto prima.”