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La strana coppia

di Laura Fiore

Numero 256 - Dicembre 2024 - Gennaio 2025

Lei è una delle pattinatrici azzurre che hanno fatto la storia italiana di questo sport, lui è un giovanissimo pattinatore che ha voglia di vincere e conquistare la massima medaglia olimpica, insieme formano una delle coppie più interessanti degli ultimi anni


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Il pattinaggio di figura è parte di un contesto sportivo in continua evoluzione e quando si parla di team e maestri “del futuro” in pochi avevano però pronosticato l'ingresso di Carolina Kostner nello staff del giapponese Yuma Kagiyama in qualità di assistente allenatore e coreografa per la seconda stagione consecutiva. -taglio- Bronzo Olimpico a Sochi 2014 e Campionessa del mondo nel 2012, l'ex stella azzurra è nota a livello mondiale per la sua espressività. Lui, invece, giovanissimo è già medaglia d'argento Olimpica e ha davanti una serie potenzialmente larghissima di successi. I due hanno fatto squadra già la scorsa stagione e l'impatto è stato immediato. Noi di Albatros li abbiamo incontrati per farci raccontare il segreto del loro connubio sportivo. Carolina, com’è stato fino a questo momento essere passata dall’altro lato della pista? "Più bello del previsto! Essere in grado di condividere la mia esperienza e competenza con un pattinatore così straordinario e talentuoso è un grande piacere e un grande onore per me. Yuma ha lavorato molto duramente ed è sempre concentrato, è un ragazzo che come me ama pattinare e si vede dal fatto che ogni giorno si pone piccoli obiettivi che cerca di raggiungere e migliorare. Ogni volta che sono via per un po’ e lo rivedo, noto grandi miglioramenti. Forse è proprio questa la parte più bella: rendersi conto che c’è una persona che ti ascolta e grazie ai tuoi consigli migliora e raggiunge degli obiettivi. Il pattinaggio spesso viene visto come uno sport ‘solitario’ e invece lo staff è importante, anche da un punto di vista psicologico. Quando scendi in pista può sembrare solo, ma nei salti e nelle coreografie ci sono tutti quelli che hanno seguito il lavoro e l’allenamento passo dopo passo.” Yuma, com’è stato il primo incontro con Carolina? "Un sogno, ovviamente da pattinatore non potevo che essere un suo grande ammiratore, lei è una sportiva che ha fatto la storia di questa disciplina e avere la possibilità di collaborare con lei è stata una chance incredibile! Carolina mi sta insegnando principalmente come esprimermi attraverso il pattinaggio, prima di avere lei nel team avevo lavorato solo sul lato tecnico, ma per affrontare testa a testa i migliori del mondo devo lavorare anche sull'aspetto artistico e sulla creatività e quale miglior coach di Carolina? -taglio2- Come pattinatrice è sempre stata molto espressiva infatti cerco sempre di farmi spiegare anche quelli che possiamo definire i ‘trucchi del mestiere’. Mi rendo conto di dover ancora lavorare tanto, ma sono una persona molto determinata e sono certo riuscirò a dimostrare quanto sia servita la presenza di una coach come Carolina.” Quali sono le differenze tra il pattinaggio maschile e quello femminile? C: “Nel pattinaggio maschile di oggi, l'aspetto fisico conta moltissimo. Allo stesso tempo, conta però anche la componente artistica. L'attuale codice dei punteggi di questo sport richiede infatti che l'atleta si assuma un chiaro impegno nei confronti del programma complessivo, per affrontare tutte le difficoltà del caso. Da questo punto di vista è cambiato molto, basti pensare al fatto che adesso i pattinatori hanno completa libertà nella scelta della musica e dell’abbigliamento, questo da modo agli addetti ai lavori di poter creare con un po' di libertà in più. Sono fortunata perché Yuma è molto aperto alle novità e apprezzo molto come si pone anche davanti alle cose che inizialmente possono creargli qualche disagio. Insieme stiamo cercando l’equilibrio perfetto.” Y: “Ed è per questo che ho scelto Carolina! Diventare un artista nel pattinaggio non accade da un giorno all'altro, è un processo lungo e il percorso di ognuno è diverso. La cosa più importante è non perdere la propria personalità, cioè crearsi un proprio stile. Questo percorso mi sta aiutando infatti ad acquisire anche nuove consapevolezze circa la mia fisicità e mi sento di andare nella giusta direzione grazie a tutto il team di professionisti che mi circonda!”





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