Intervista allo scrittore Pasquale Matrone, Presidente della Giuria del prestigioso Premio “Angelo Manuali”
Successo della prima edizione del Premio “Angelo Manuali” con la quale si è conclusa la serie degli eventi promossi da “Cagli con Pesaro Capitale della Cultura 2024”. Ne parliamo, guardando all’evento a 360°, con il Presidente della Giuria Pasquale Matrone, scrittore ed editorialista Albatros Magazine. -taglio- Iniziamo dalle ragioni della nascita del Premio e della sua scelta come Presidente… “Il premio è il frutto di un amore durato più di mezzo secolo e che continua, anche dopo la morte di Manuali. Lo ha voluto la vedova dell’illustre cagliese, prof.ssa Marisa Zagaria, musa sublime di tanti versi nonché colonna portante della casa editrice; e, con lei, la figlia Roberta, saggista, attuale e colta titolare della Bastogi Libri. Presso il Liceo “Copernico” di Prato, ho tenuto spesso seminari mirati a sottolineare il legame imprescindibile che unisce Filosofia, linguaggi e scrittura. Tra gli intellettuali invitati a collaborare, c’è stato Manuali, poeta e filosofo, per una lectio magistralis... Tra noi, che già da un biennio ci conoscevamo, è nata un’amicizia fraterna. È stata Marisa a telefonarmi e a chiedermi di fare il Presidente: un onore grande per me.” Come è stata l’accoglienza ricevuta? “Cagli è una uno scrigno di tesori artistici. Siamo stati accolti da Benilde Marini, Assessore alla Cultura, che ha fatto di tutto per onorare la memoria del suo poeta, adottando con entusiasmo la proposta di Marisa e della figlia Roberta. Coreografa, editrice, artista poliedrica, nonché membro della giuria, è stata anche presentatrice e regista dell’evento. Nel corso della cerimonia, in due momenti danzati e musicati di rara bellezza, si sono esibiti gli artisti Klodiana Babo, Irene Calagreti e Francesco Grelli. Da perfetta padrona di casa, Marini ci ha fatto visitare, sabato mattina, le Chiese di Cagli e ce ne ha illustrato i quadri magnifici, ancora poco noti.” Chi erano invece gli altri giurati? “Oltre all’Assessore e a Roberta Manuali: Marina Caracciolo, critico letterario e musicale; Valeria Puccini, italianista, Univ. Foggia; Maria Stella Rossi, scrittrice, giornalista di Repubblica. Una giuria perfetta. Le opere sono state lette e valutate con cura: non bisognava tradire la fiducia dei concorrenti.” Tanta fatica, dunque...-taglio2- “Fatica risarcita dai risultati e dal coinvolgimento di tutti coloro che hanno preso parte alla premiazione, autori, tecnici e pubblico. In mattinata, mentre visitavamo le chiese, a una concorrente incontrata per caso e arrivata da Campobasso, nonostante sapesse di non essere tra i vincitori, ho chiesto il motivo della sua venuta: Voglio imparare... Con quale opera ha partecipato? Lo ha detto. Ho risposto: Un romanzo di 203 pagine... Una nobildonna del Seicento impara a leggere e ad apprezzare la bellezza dei libri... Lei è Antonella Iannetta! I presenti si sono meravigliati: avevo letto tutto. Alla fine della serata, ho invitato al microfono Iannetta che ha raccontato al pubblico l’accaduto.” Una gratificazione inattesa... “E ce ne sono state altre: l’attenzione del pubblico, quando ho parlato delle ragioni del senso dello scopo e della sacralità della scrittura; la commozione generale mentre interpretavo due poesie di Manuali; l’incontro con il regista Alessandro Sarti e con gli attori Roberto Caneschi e Sergio Forconi, ai quali è stato assegnato il Premio per il libro Che bella storia la vita, edito dopo l’uscita dell’omonimo film che ha avuto, tra i protagonisti, Sandra Milo nella sua ultima apparizione cinematografica. Alla fine chi sono stati i vincitori? “Maria Rosaria Selo, ‘Vincenzina ora lo sa’, Rizzoli, romanzo edito; Sonia Giovannetti, ‘Pharmacon’, Genesi, poesia edita; Maurizio Spada, ‘La cultura della bellezza’, Albeggi, saggio edito; Fabia Baldi, ‘Una malinconia irriverente’, poesia inedita; Stefania Lamedica, ‘Come pezzi di vetro che risalgono l’aria’, romanzo inedito. Alla stessa domanda potrei dare un’ulteriore risposta: la letteratura onesta; la buona scrittura; la giuria leale competente, laboriosa; la bellezza; Marisa e Roberta, col loro Angelo.”.