Un messaggio di speranza e di amore quello del nuovo singolo di Alberto Lombardi
È in rotazione radiofonica da venerdì 2 ottobre “Rich”, il nuovo singolo del cantautore e chitarrista Alberto Lombardi, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 25 settembre. Questo è il secondo brano estratto dall’album “Home”, missato da Bob Clearmountain, il fonico di Springsteen e Rolling Stones.-taglio- L’intero disco però non è fruibile sugli store digitali ma è solamente disponibile in cd e vinile tramite crowdfunding. Un’idea nata per il pieno sostegno della promozione e per sostenere i costi della musica sempre più danneggiata dalla diffusione in rete. Noi abbiamo incontrato Alberto per parlare di questo nuovo straordinario progetto. “Rich” è il tuo nuovo singolo che parla appunto di ricchezza, ma di che tipo di ricchezza parli? “La ricchezza è una cosa molto soggettiva, ci sono cose che rendono felici alcune persone e che non hanno alcun effetto su altre. Ad esempio, una doccia calda per qualcuno che vive per strada è una grande cosa, mentre per noi è una cosa scontata. La ricchezza quindi quello che percepiamo e che filtriamo attraverso la nostra esperienza. L’unica vera ricchezza della quale possiamo fruire e godere è la ricchezza della nostra vita, qualsiasi essa sia. Questo è il messaggio che ho voluto dare con il mio pezzo.” Un brano definito “vintage” ma non “modaiolo”. Come mai questa definizione? “Il vintage secondo me è stato usato abbondantemente negli ultimi anni, da quasi venti anni secondo me. va di moda ripescare qualcosa dagli anni cinquanta o ottanta, venti, li abbiamo passati tutti diciamo. Mentre qui c’è una più sincera dedizione de amore per un certo periodo aureo della produzione musicale che è quello che va dagli anni sessanta agli anni settanta in cui un disco era la fotografia di un gruppo che suonava, io amo quei dischi lì e il m io non poteva essere differente.” In questo pezzo è inserita la meravigliosa voce di Bob Marley. Perché ha scelto proprio lui? “Mentre scrivevo il testo mi sono imbattuto in un’intervista che Bob Marley aveva rilasciato ad un’emittente inglese. La domanda che il giornalista faceva a lui era proprio questa e cioè “hai molti possedimenti, hai molti soldi in banca, sei ricco?” e Bob rispondeva -taglio2-“queste cose ti rendono ricco? La mia ricchezza è la vita”. Questa cosa era perfetta per quello che stavo scrivendo, era il concetto che volevo comunicare. Ho sfruttato la voce del vecchio Bob all’interno della canzone che fa sempre un certo effetto.” “Rich” è il secondo estratto del tuo nuovo cd Home, un progetto che è stato anche distribuito tramite crowfunding... “Sì, una scelta particolare. Volevo vedere se era possibile ricreare il rapporto che c’è tra chi fa musica e chi la fruisce. Vedere se chi produce musica riesce a sostenere i costi vendendo la musica stessa. La musica è diventata liquida, ormai è tutta in streaming e questo non sostiene i piccoli artisti. I ricavi della musica digitale sono, infatti, microscopici. Volevo allora vedere se si riusciva, con una sorta di sostegno consapevole da parte del pubblico, a sostenerne il lavoro. Tutto quello che viene raccolto dal crowfunding vanno a finanziare la promozione del disco.” Sei un bravissimo chitarrista, e come ogni musicista che si rispetti vivi soprattutto di live, cosa ha significato per te questo stop forzato che stiamo vivendo? “Non è stato semplice. Io ho sempre lavorato con altri artisti della musica leggera italiana come Luca Barbarossa, Loredana Bertè. Se non ci sono i live, si capisce bene che non c’è molto da lavorare. Ho la fortuna di possedere uno studio di registrazione dove produco giovani cantautori. Ho continuato per questo a lavorare nel lockdown. La cosa che mi dispiace e che prima dell’arrivo della pandemia ho preso il visto per lavorare negli stati uniti, molto complicato da ottenere, ho fatto un piccolo tour lì, ma purtroppo appena tornato le porte del mondo si sono chiuse. Il visto scadrà fra due anni, speriamo di riuscire a riprendere in mano questa nuova bellissima avventura.”