Tra spiagge da sogno e bellissimi paesini, vi raccontiamo i luoghi nascosti dell’isola, passando per scorci magici e panorami spettacolari
Questa piccola isola del Mediterraneo è uno dei gioielli della Spagna e delle isole Baleari. Un angolino del mondo con sabbia bianca e acque turchesi, senza aeroporti, senza pensieri e con poche strade che uniscono i suoi punti chiave. Ma anziché essere un inconveniente, questo è il suo grande pregio, perché in pochi luoghi si può percepire un relax e una calma paragonabile a quella che si percepisce a Formentera.-taglio- Formentera è situata a sud dell’isola di Ibiza a poco più di 2 miglia nautiche da quest’ultima. L’isola si distingue per la sua grande bellezza ambientale e per il paesaggio, ancora selvaggio, di dune e spiagge. Nonostante sia un'isola piccola, 83 Km quadrati, la sua forma frastagliata fa sì che abbia una grande estensione di costa (66 km) rispetto alla sua superficie. Vi sono molte spiagge di grandi e piccole dimensioni e numerose calette e angolini reconditi in cui perdersi. E’ un isola piccola, ma accessibile e comoda. È possibile percorrerla anche in bicicletta, attraverso i percorsi verdi, le pinete e i boschi di sabine, le saline e l’entroterra rurale Sull’isola si possono trovare dalle piccole cale solitarie alle grandi distese di sabbia da sogno, e in tutte è possibile godersi pace e tranquillità in un ambiente naturale preservato dal turismo di massa. Ciò che fa la differenza tra Formentera e le altre destinazioni del Mediterraneo oltre la bellezza del suo litorale è l’assenza di costruzioni lungo la maggior parte della costa. Aver puntato, già da decenni, sullo sviluppo sostenibile, ha fatto sì che oggi sia possibile godere di spiagge dalla bellezza paradisiaca ma dotate di ogni tipo di servizio e di sicurezza tipici di una destinazione occidentale. A Formentera si trovano baie da sogno, come Caló d’Es Morts o la Cala Saona o spiagge più grandi come quella di Ses Illetes e quella di Es Migjorn. In ogni caso, questi luoghi hanno diverse cose in comune, quali la sabbia fine e bianca, le acque trasparenti di tonalità azzurro e turchese che si estendono fino all’orizzonte. Vi sono anche centri d’immersione che consentono di esplorare le profondità delle sue acque, impreziosite da tantissime formazioni rocciose dalla grande biodiversità alla barca naufragata più grande del Mediterraneo, la Don Pedro, un cargo di oltre 140 metri di lunghezza. Sebbene Formentera sia famosa per le spiagge e il mare trasparente vale la pena visitare l’entroterra dove si scoprono paesini pittoreschi, fari, torri e mulini, laghi e saline, grotte e caverne nascoste, bei boschi di sabine e di pini che si alternano a dune e rocce dalle forme bizzarre. Un’altra delle grandi attrazioni dell’isola sono i suoi fari che si affacciano su alte scogliere dove godere di panorami meravigliosi. Cap de Barbaria è uno dei più noti, grazie ad alcune apparizioni sul grande schermo e alla Cueva Foradada, un solco nel terreno che conduce fino a un balconcino in piena scogliera da cui è possibile vedere il panorama. Da non perdere il Faro de la Mola, una vera e propria icona di Formentera, situata nel punto più alto dell’isola, che offre un paesaggio fantastico. Infine, il Faro de la Savina, così vicino al porto che sarà la prima e l’ultima cosa che si vede dell’isola. Sono sei i paesini che formano Formentera, ma la capitale è Sant Francesc, che con circa 3.000 abitanti è il centro della vita per le persone dell’isola. Qui si trovano anche alcuni tra i mercatini più noti dell’isola, nonché diversi servizi e ristoranti. Anche La Savina è un altro dei grandi paesini dell’isola e sarà la prima cosa che si vede perché è qui che attraccano i traghetti. In questa seconda località spicca il porto e le diverse imbarcazioni ormeggiate, che si moltiplicano durante i mesi estivi. La cucina tipica di Formentera è strettamente legata al suo modo di vivere tradizionale, caratterizzato soprattutto dal rapporto con il mare e dalla diffusione dell’aridocoltura. Presenta una dipendenza quasi assoluta dai prodotti autoctoni, condizionata dall’isolamento delle Isole Pitiuse. Questa carenza di prodotti, unita alla creatività e all’uso di ingredienti di alta qualità (come il pesce), dà origine a ricette tradizionali come: l’insalata payesa (con pesce essiccato), il frit de polp (polpo fritto), il sofrit pagès (con carne e patate), i calamars a la bruta (frittura di calamari al nero) e il bullit de peix (stufato di pesce con patate). I dolci e dessert più caratteristici sono il flaó (torta al formaggio fresco con mentuccia), le orelletes (dolce all’anice) e la greixonera (budino di pane alla cannella).-taglio2- Una delle specialità più tipiche è il peix sec (pesce essiccato). A Formentera i pescatori usavano essiccare il pesce per utilizzarlo e mangiarlo tutto l’anno. Oggigiorno questo alimento è ormai diventato un’attrazione gastronomica dell’isola e ha ottenuto il riconoscimento «Arca del gusto», concesso dall’organizzazione internazionale Slow food. È l’ingrediente principale dell’insalata payesa, un piatto che si può assaggiare in molti ristoranti dell’isola. Ulteriori informazioni su www.peixsec.com. Un altro prodotto di rilievo è il sale liquido di Formentera, un sale naturale di mare, senza additivi di colore e sapore. La sua alta qualità è dovuta principalmente alla potente azione filtrante, ossigenante e mineralizzante svolta dall’acqua di mare e, allo stesso tempo, all’effetto della Posidonia Oceanica della Riserva Marina. Il miele è un prodotto autoctono, che deve la sua eccellente qualità alla flora dei terreni non irrigati e all’assenza di prodotti chimici. A seconda della stagione viene elaborato con rosmarino o frígola (timo). I fichi secchi sono stati per molto tempo uno dei prodotti di base delle dispense del luogo e oggigiorno sono molto apprezzati per il loro sapore intenso, esaltato dall’anice e dall’alloro con cui vengono aromatizzati nel corso del processo produttivo. Accompagnati da formaggio e mandorle risultano un ottimo dessert. Il formaggio fresco di Formentera è generalmente misto (caprino e ovino) e segue le fasi della produzione tradizionale, dato che viene prodotto per l’autoconsumo. Il bescuit è il pane infornato a lungo, procedimento che gli conferisce una consistenza simile a quella del pane tostato, per cui si deve bagnare prima di consumarlo. È uno degli ingredienti più peculiari dell’insalata payesa. Il liquore alle erbe si vende soprattutto a Ibiza, ma in molte case e ristoranti di Formentera si produce un liquore alle erbe casereccio, utilizzando le numerose erbe aromatiche che crescono sull’isola. Il più caratteristico è quello elaborato con la frígola (timo) Formentera vanta una lunga tradizione vitivinicola da tempi immemorabili e sono presenti quasi 80 ettari di vigneti. I vini dell’isola sono molto apprezzati, perché il fusto delle viti è nella maggior parte dei casi non innestato, cioè, non si utilizza il fusto innestato al rizoma americano come in gran parte dell’Europa. Ciò è dovuto al fatto che la piaga di fillossera, che nella seconda metà del XIX secolo distrusse i vigneti con fusti europei, non colpì i vigneti di Formentera, anche grazie all’isolamento geografico. Anche in molte case si produce il tradizionale “vi pagès” (vino contadino), generalmente destinato all’autoconsumo. A Formentera ci sono due cantine: Terramoll ed Es Cap de Barbaria. Tutti i loro vini possiedono qualità eccezionali, grazie all’enorme accuratezza con cui vengono coltivate le viti e all’attenzione minuziosa durante tutto il processo di vinificazione. Entrambe le cantine organizzano visite guidate e informative; ulteriori informazioni su www.terramoll.es e su www.capdebarbaria.com. Oltre alla cucina tradizionale, caratterizzata dalla natura marittima dell’isola a Formentera vi é una vasta gamma di ristoranti: dalla cucina d’autore ai piatti tradizionali, preparati in modo originale o reinterpretati in chiave moderna, così come la gastronomia tipica importata da altre parti del mondo, come il Giappone, l’Italia e l’Argentina.