Egidio Russo è salentino d’origine e romano d’adozione, a soli 6 anni capisce che la sua passione e il suo futuro sarebbe stata la magia. A soli a 10 anni, calca per la prima volta un palcoscenico, dando vita alla sua carriera artistica con il nome d’Arte: Heldin. Il prestigiatore e illusionista ha girato l’Europa con i suoi show passando dalle di navi da crociera ai teatri, -taglio-dai più grandi casinò agli studi televisivi più importanti. Il suo debutto in TV è legato a Raffaella Carrà che nel 1995 lo vuole insieme a lei nel suo “Carramba che sorpresa”. Da lì numerose sono state le apparizioni sul piccolo schermo dal IL Lotto Alle8; Uno Mattina; Festa Italiana; Sanremo 2003, Buona Domenica; Telethon; Maurizio Costanzo Show; fino ad arrivare a “Detto Fatto” fortunata trasmissione di Rai Due che lo vede come tutor di magia. Heldin ci ha raccontato la sua vita, del passato, del presente ma soprattutto del suo futuro. Quando nasce la tua passione per la magia? “Io in casa ho sempre respirato aria di spettacolo e di televisione perché mio papà ha fatto il manager teatrale per 40 anni. Fin da piccolo ho visto i big come Claudio Villa o Donatella Rettore che mi coccolavano anche. A 6 anni mi accorsi che la musica non mi interessava proprio ma quando vedevo l’esibizione di un mago mi appassionavo molto. Restavo ore ed ore a guardare i big della magia come Silvan. Ho iniziato a chiedere regali come mazzi di carte, scatole magiche. Piano piano ho assaporato questo mondo. Ho imparato le vere e proprie tecniche di magia, ho fatto la mia carriera sulle navi da crociera e nelle feste di piazza per poi sbarcare in tv.” Proprio il tuo debutto in tv è avvenuto grazie a Raffaella Carrà. Come è avvenuto il vostro incontro? “Ogni volta che parlo di lei mi viene la pelle d’oca. Mio papà lavorava con uno stretto collaboratore di Raffaella che mi notò in qualche spettacolo. Un giorno mi portò a Sergio Japino storico braccio destro di Raffaella. Così andai a Roma con la mia valigia di cartone. Feci la mia esibizione davanti a Sergio e lui mi portò immediatamente da Raffaella che era in sala trucco. Vista la mia esibizione mi chiese se fossi stato in grado di trasformare una banconota di 5 mila lire in un biglietto della lotteria.-taglio2- Io risposi di sì. Fu cosi che disse a Japino di portarmi su. Questo significava farmi un vero e proprio contratto e fu così che diventai parte del cast di Carramba che sorpresa. È stata un’esperienza fantastica, non tanto la diretta con lei ma le prove che ogni venerdì vedevo fare. Lì ho imparato a fare tv.” Oggi sei invece nel cast fisso di “Detto Fatto”. “Sì. Devo ringraziare per questo Bianca Guaccero che mi ha voluto con sé. Sono un tutor e mi occupo appunto di magia. Regaliamo un po' di leggerezza agli spettatori. È una bella squadra e una bella famiglia: Carla gozzi, Jonatan, Gianpaolo Gambi, sono tutti dei grandi professionisti.” Tu ti sei addirittura esibito davanti a Papa Francesco. Che esperienza è stata? “È stata un’esperienza unica. Nella storia della chiesa è stata la prima volta che il Papa ha addirittura fatto l’assistente ad un illusionista, questa notizia è stata riportata anche dalla BBC. Pochi sanno che quel numero si chiama proprio il tavolo spiritico, un paradosso unico. Papa Francesco è un uomo fantastico mi ha lasciato molto dentro.” Che rapporto hai con la tua terra di origine e cioè la Puglia? “Oggi vivo a Roma, che amo moltissimo, ma non ho mai negato le mie origini. Sono nato a Nardò e torno spesso lì. Sono andato via perché non c’erano opportunità per il mio mestiere ed ho girato il mondo per questo motivo.” Pietro Garinei e Gino Landi sono stati i tuoi maestri. Che rapporto hai avuto e hai con loro? “Loro sono stati i miei maestri. Mi hanno insegnato il colore delle tavole del palcoscenico. Ho avuto la fortuna di lavorare con i “grandi” e ne ho preso le cose più belle che ha arricchito il mio bagaglio di vita e professionale. Ogni volta che faccio qualcosa di importante in tv, la sera prima passo proprio a casa di Gino Landi che mi da una sorta di “benedizione”, diciamo che mi da sempre la carica giusta parlare con lui.”