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“La Mia Luce”

di Maria Paola Di Palma

Numero 254 - Ottobre 2024

È stato uno dei momenti più emozionanti delle Paraolimpiadi di Parigi 2024, per la prima volta un atleta azzurro conquista una medaglia d’oro nell’atletica


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Rigivan Ganeshamoorthy, un nome non semplice da pronunciare ma che sicuramente vi dice qualcosa… sì perché questa che è appena passata è stata, per questo atleta, un’estate senza ombra di dubbio memorabile. -taglio- Perché? Rigivan è stato il primo oro dell'atletica azzurra alle Paralimpiadi di Parigi e soprattutto tre volte record del mondo nel lancio del disco, superando se stesso: 25.48 metri, 25.80 metri e poi 27.06 metri; 23.80 metri era il precedente primato del brasiliano Andre Rocha, tanto per far capire le dimensioni della prestazione dell'azzurro. Rigivan è un ragazzo genuino, che è sembrato quasi incredulo davanti alla sua grandissima impresa sportiva; l'atleta di Dragona, romano classe 1999 con genitori originari dello Sri Lanka, è su una sedia a rotelle e ha la cannula nasale per l'ossigenoterapia; nel 2017 gli è stata diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré, malattia rara che porta alla progressiva paralisi degli arti, prima inferiori poi superiori, ma questo non gli ha precluso la possibilità di realizzare i suoi sogni. Rigi – così lo chiamano a Roma ndr. - in carriera ha sperimentato anche la scherma paralimpica, il lancio del giavellotto e il basket in carrozzina, al quale si era avvicinato durante la riabilitazione per una lesione cervicale all'Ospedale Santa Lucia riportata dopo un incidente nel 2019. Però il basket era troppo faticoso per lui e parlando con un esponente della Fispes (Scuola federale di Para Atletica) mentre lavorava in officina, ha deciso di provare con l'atletica e si è subito appassionato ai lanci. Una storia, la sua, appassionante e ricca di spunti di riflessione… noi di Albatros l’abbiamo incontrato mentre si sta godendo un po' di meritato riposo. A poco più di un mese dalla conquista dell’oro olimpico alle Paraolimpiadi di Parigi, dovendo fare un bilancio di questa esperienza com’è andata? “Le Olimpiadi sono sempre un evento sportivo incredibile, qualsiasi sia la città ospitante e qualsiasi sia il risultato. In generale, nonostante sia passato un po' di tempo non ho parole per me stesso! -taglio2- Come si può notare sono un po' timido e ammetto che ancora devo realizzare il significato della medaglia d'oro e l'importanza che ha! Ho dedicato questa vittoria a mia madre, mia sorella, al personal trainer Enrico Ruffini, a Francesco La Versa, a Roberto Minnetti, a tutta Dragona, a Roma, ar decimo Municipio, al mio vicino che mi è venuto a trovare e mi ha dato la bandiera. Questa è stata la cosa più bella che mi sto portando dall’esperienza di Parigi: l'amicizia, le persone che ti vengono a trovare e questo vale più di una medaglia d'oro!” Nelle interviste che hai rilasciato quello che ha colpito le persone è la semplicità con cui parli e racconti della tua disabilità, che consiglio daresti alle persone che si trovano in una situazione simile alla tua? “La mia ‘leggerezza’ è dovuta al fatto che io ogni giorno mi sveglio e sono grato di vivere. Quando, come me, capita di ritrovarsi con la vita completamente stravolta inizia a guardare le cose da una prospettiva completamente diversa e così inizi ad apprezzare le piccole cose. Con questo non voglio dire che sia semplice, anzi, ma viverla male non aiuta. Inoltre, è importante circondarsi di persone che non ti fanno sentire il peso della situazione e per questo sono molto grato alla mia famiglia ed a tutti i miei amici. Quando di subisce un incidente, o comunque ci si ritrova a vivere in condizioni che potremmo definire ‘diverse’ bisogna trovare la propria specialità, la propria luce, ognuno di noi ha qualcosa che lo rende unico. Quindi il consiglio che sento di dare a chiunque è affetto da un qualsiasi tipo di disabilità è non perdere la speranza, non abbattersi e credere sempre nelle proprie potenzialità!” Quali sono i tuoi prossimi impegni? “Adesso mi sto godendo un po' di riposo e un po' di tempo con la mia famiglia, anche se ammetto di non vedere l’ora di tornare ad allenarmi e prepararmi per i campionati italiani di quest’autunno.”





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