La realtà universitaria, con tutte le sue contraddizioni e paradossi, descritta da chi l’ha vissuta in prima persona in più di trent’anni di carriera: questo il fil rouge di un’opera che unisce uno sguardo critico e di condanna a chi ha reso il mondo accademico un Moloch amministrativo immutabile, con slanci di speranza per una riforma dell’intero sistema, da molti agognata e purtroppo in drammatico ritardo. Il dato riportato è quello reale di un insider, che alla visione teorica, spesso proposta da chi vuol difendere lo status quo, risponde con proposte serie e strutturate, sebbene da molti osteggiate, come l’apertura ai capitali privati, necessari per sovvenzionare la ricerca, o la rielaborazione delle regole alla base dei concorsi (con annessa supervisione per contrastare i “furbetti”). Un saggio “autobiografico” che mira alle coscienze, ironicamente disincantato quanto necessario, auspicando un futuro migliore per le prossime generazioni.