logo-rubriche

La medicina nell’antica Roma

di Alfredo Salucci

Numero 256 - Dicembre 2024 - Gennaio 2025

L’arrivo a Roma di medici greci che praticavano una medicina diversa rispetto a quella romana: una medicina basata sull’empirismo e la razionalità la cosiddetta medicina razionale, ossia una medicina senza elementi magici e religiosi


albatros-la-medicina-nellantica-roma

La medicina praticata nell’antica Roma è generalmente distinta in tre periodi, come riportato anche dallo storico della medicina A. Pazzini nel primo volume della sua opera Storia della medicina. Il primo periodo corrisponde agli anni che precedono il III secolo a.C. -taglio- ed è caratterizzato dalla pratica di una medicina di tipo domestico, medicina domestica; ossia fatta in casa e basata su poche conoscenze di tipo pratico trasmesse di generazione in generazione ed esercitata dal capo famiglia, pater familias, il quale si prendeva cura anche della salute di coloro che appartenevano alla sua casa. Trattandosi di una medicina primitiva era molto legata alla magia e alla religione. Infatti, era comune la convinzione che le malattie fossero un male inflitto dalle divinità in quanto offese dal comportamento degli umani. Si trattava in questo caso di una medicina religiosa, ieratica, una medicina in cui il sacerdote aveva un ruolo importante: allontanare i mali e favorire la guarigione attraverso riti sacri, sacrifici e preghiere alle divinità, ma anche con doni, come i voti ai santi che si fanno ancora oggi. Oltre alla religione, come accennato, c’era anche l’elemento magico: medicina magica. A praticare questo tipo di medicina erano maghi e maghe, e il rimedio contro le malattie erano filtri di erbe segrete, amuleti e danze propiziatorie.
Il secondo periodo inizia nel III secolo a.C. ed è caratterizzato dall’arrivo a Roma di medici greci che praticavano una medicina diversa rispetto a quella romana: una medicina basata sull’empirismo e la razionalità la cosiddetta medicina razionale, ossia una medicina senza elementi magici e religiosi. All’inizio, però, i medici greci, spesso girovaghi, non furono accolti bene. Avevano una pessima fama per la loro scarsa preparazione tanto da essere detestati e, spesso, trattati come truffatori. I Romani continuavano a preferire la loro medicina domestica. All’epoca, poi, non esisteva un attestato che autorizzasse a praticare l’arte medica, per cui tutti potevano presentarsi come medici valenti. Ai Romani, inoltre, non interessava la medicina come professione, considerata poco dignitosa, tanto che a praticarla erano soprattutto schiavi e liberti. Col trascorrere del tempo la situazione iniziò a migliorare. -taglio2- A Roma cominciarono ad arrivare medici stranieri, soprattutto dalla Grecia, con un notevole bagaglio di conoscenze, tanto da modificare completamente il modo di fare medicina. Il curriculm studiorum di questi medici era di gran lunga superiore a quello degli autoctoni. I Romani iniziarono ad apprezzare questi medici esperti e preparati, così anche l’arte medica cominciò ad essere ammirata, tanto che la condizione sociale ed economica di chi la praticava migliorò. La stima, ora, era rivolta soprattutto ai medici stranieri che spesso ricevevano grandi benefici, compresa la cittadinanza romana concessa nel 46 a.C. da Giulio Cesare.
È opportuno segnalare che nella Roma antica c’erano anche donne medico che si dedicavano soprattutto alla cura delle malattie femminili e all’ostetricia.
A Roma la medicina si sviluppò ulteriormente, con nuovi interessi e nuove specialità rispetto alla medicina greca. Alla chirurgia, alla dietetica e alla farmacopea greche si affiancarono nuove specialità come l’odontoiatria, l’otorino, l’oculistica. Gli oculisti dell’epoca operavano anche la cataratta, mentre i chirurghi erano in grado di operare la calcolosi renale, l’ernia scrotale e ombelicale, di legare i vasi, di curare fratture e di amputare arti. Il continuo impegno bellico di Roma favorì anche la nascita e lo sviluppo di una medicina militare allo scopo di curare i feriti sul campo di battaglia.
Il terzo periodo parte dal I secolo a.C. ed è caratterizzato dalla nascita e dallo sviluppo delle scuole mediche appartenenti a vari indirizzi, giacché si iniziava ad avvertire la necessità di una medicina sempre più rigorosa. Come per le scuole di filosofia, anche le varie scuole mediche furono organizzate avendo a capo un maestro. L’importanza di queste scuole sarà trattata in un prossimo articolo.





Booking.com

Booking.com