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“La madre apprensiva: come influisce sul figlio”

di Marco Zorzetto

Numero 241 - Giugno 2023

Sebbene essere madre sia una delle esperienze più belle della vita, non è un compito facile e ancor meno quando sei in apprensione, cioè quando prevedi costantemente i possibili pericoli che tuo figlio potrebbe affrontare, che si tratti di malattia o situazioni di rischio.


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Il desiderio di queste madri è quello di svolgere perfettamente il proprio lavoro, motivo per cui trascorrono così tanto tempo a prendersi cura del proprio bambino, il che può finire per sopraffarle. Inoltre, questa devozione fa sì che le mamme mettano da parte i loro interessi e dimentichino persino il loro partner. Inoltre, possono danneggiare l'ambiente familiare con le loro paure.-taglio-

Il Dott. Michele Canil, Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo, ipnologo clinico, terapeuta EMDR ci spiega che il ruolo della madre è legato alla cura e alla protezione. “Quando entrano in contatto con le normali difficoltà del figlio, si sentono eccessivamente responsabili ed emerge il desiderio di controllare l'ambiente che lo circonda. Si tenta quindi di manipolare le variabili per evitare frustrazioni che invece potrebbero essere utili per la crescita e l’apprendimento del figlio”. Lo specialista sottolinea “Le madri apprensive credono che il proprio ruolo sia quello di anticipare i pericoli e proteggere i figli ad ogni costo, provano un senso di colpa generato per non aver previsto l’evitamento dell’ostacolo e quindi del danno, che in realtà è del tutto normale”. Una cura e un controllo eccessivi possono trasmettere ai bambini la sensazione che il mondo sia minaccioso e debba essere curato, rendendo più facile per questi bambini essere timorosi e più insicuri.

Qual è il ruolo della mamma nella formazione del carattere e della personalità del proprio figlio? Il ruolo della madre è fondamentale. Moltissimi autori ne parlano, come ad esempio Freud e Piaget. Per la formazione della personalità gioca un ruolo importantissimo l'accudimento, il tipo di amore che riceve il bambino, il tipo di attaccamento. La mamma rappresenta l'universo in cui il bambino muove i suoi primi passi da un punto di vista tattile, percettivo ed affettivo che va a completare tutto quel quadro di apprendimento di cui necessita il nostro organismo, il nostro sistema neurologico, affettivo e relazionale; quindi va a formare tutte le abilità (come ad esempio il linguaggio), nulla escluso.

Cos'è una mamma apprensiva? E' una mamma che ha troppa ansia e timore di perdita; che molto probabilmente ha ricevuto un tipo di educazione ed esperienza affettiva materna molto simile. O che ha subito episodi traumatici scatenanti il timore di abbandono e di distanza dal suo bambino, il quale viene investito di un'energia affettiva eccessiva.

Esistono dei sintomi che possono fare avvisaglia per l'ansia materna? Quando una madre tende ad essere eccessivamente presente compie degli atti a tutela del figlio che non permettono il suo sviluppo armonioso con il resto del gruppo. Questo si vede soprattutto nei primi anni di vita, esplicandosi poi nella scuola primaria dove l'eccessiva protezione della madre tiene distante il bambino dalla socializzazione con il resto del gruppo.

Mamma ansiosa: cosa proietta sul proprio bambino?-taglio2- La mamma ansiosa proietta sul suo bambino tutti i suoi vissuti: la distanza e la paura di perderlo diventano fantasmi così grandi da diventare fobia appresa per il figlio. Si pongono così le basi per l'ipocondria, per altri disturbi d'ansia o fobici.

Come influisce un'eccessiva apprensione sullo sviluppo del figlio? L'apprensione eccessiva influisce nel creare una difficoltà di distacco dal materno che sembra l'unica fonte di sicurezza con comportamenti di allarme nel momento in cui il bambino ha un'esplorazione autonoma. Il bambino col tempo impara a non esplorare autonomamente, a reprimere i propri impulsi e quindi a non regolare le proprie emozioni e bisogni.

E' possibile definire il confine tra ansia normale (e comprensibile) per il proprio figlio e ansia patologica? L'ansia diventa patologica nel momento in cui il bambino interrompe i comportamenti di esplorazione, che sono desiderabili perché vanno a sviluppare tutto quell'aspetto anche tattile neurologico, di contatto (questo nei primi anni), motorio e non solo. Nell'ansia normale non c'è un impedimento eccessivo, ma solo per i reali pericoli; ti accompagno con la mano ma ti permetto di esplorare ad esempio uno scalino più alto del solito. Cadere e prendere una botta, prendere un po' di pioggia o fare diverse esperienze non possono nuocere, ma solo giovare al futuro adulto.

In questa ottica, qual è il ruolo del padre nello sviluppo caratteriale del bambino? Il padre in questo senso ha un ruolo molto importante sia per un confronto, quindi per riequilibrare questi aspetti della mamma, sia per garantire che tra la mamma e il bambino avvenga questa magica relazione che diventerà fondamentale per lo sviluppo della personalità. Diventa quindi un tutore e colui che accompagna fianco a fianco la mamma permettendo un equilibrio laddove non ci sia.

Quando e come chiedere aiuto? Quando cominciamo a vedere che le persone intorno a noi ci fanno notare che le nostre azioni diventano troppo limitanti oppure il figlio diventa poco esplorativo tendendo a rimanere un po' isolato, è bene cominciare a confrontarsi innanzitutto con gli insegnanti educatori e, se la cosa diventa difficile, è necessario rivolgersi ad un clinico.

Può darci dei consigli per le mamme “troppo” apprensive? Il consiglio è quello di provare a conoscere e a non nascondere a se stesse eventuali aspetti traumatici, a confrontarsi con il compagno o marito, le amiche, gli insegnanti che a volte ci danno qualche suggerimento che va colto perché fa il bene sia della mamma, che potrà rendersi conto di eventuali problematiche, sia del figlio.





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