Il paziente anziano è un paziente particolare, spesso affetto da più patologie, a volte bisognoso di assistenza continua, che non sempre è possibile a domicilio
La popolazione italiana invecchia, e questo dato testimonia gli enormi progressi fatti negli ultimi decenni dalla medicina. Ma se da un lato questa cosa non può che farci piacere dall’altro evidenzia tutte le criticità di un evento che ci trova impreparati sia per quanto concerne le strutture sanitarie per anziani, sia per quanto riguarda il basso numero di specialisti geriatri sul territorio. -taglio- Il paziente anziano è un paziente particolare, spesso affetto da più patologie, a volte bisognoso di assistenza continua, che non sempre è possibile a domicilio. A questo va aggiunto anche la scarsità di studi su persone anziane, cosa che rende più difficile la preparazione di linee guida per trattare adeguatamente le varie patologie dell’anziano, come avviene per i soggetti più giovani; questo perché in passato gli anziani generalmente erano esclusi dai trial clinici. Anche la preparazione dei medici risente della mancata attenzione che si è avuta in passato per questi pazienti. La geriatria era una disciplina che interessava poco: gli anziani non erano molti. Oggi le cose sono cambiate. Si è presa coscienza che gli anziani sono tanti e lo saranno ancora di più in futuro, per cui bisogna necessariamente attrezzarsi sia per quanto riguarda la disponibilità di posti letti ospedalieri di lunga degenza e di riabilitazione, sia per quanto riguarda la formazione di medici capaci di trattare pazienti, a volte, veramente complessi e difficili da seguire. L’anziano, generalmente, è affetto da più patologie: diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari, turbe della memoria, come l’Alzheimer, malattie che riducono il movimento come artrosi, artrite o esiti di ictus cerebrale, ecc. Queste patologie spesso sono ulteriormente complicate da incontinenza, malnutrizione, ulcere da decubito, ecc. Questa tipologia di pazienti dipende completamente dai loro familiari o dai caregiver. -taglio2- In queste situazioni lo specialista geriatra è una necessità. È il geriatra ad avere le conoscenze adeguate per affrontare oltre l’aspetto strettamente medico, anche situazioni di carattere sociale. Attività che il geriatra svolge in stretta collaborazione con il medico di medicina generale e i familiari del paziente o con di chi lo assiste. Lo specialista geriatra deve quindi avere una formazione che va oltre le competenze mediche. Sono anche queste capacità che consentono di trattare molti anziani al proprio domicilio e ridurre così significativamente gli accessi al pronto soccorso e l’ospedalizzazione. Al momento c’è una carenza di geriatri, ma si spera che presto possano aumentare per far fronte a un numero di anziani in continuo aumento. In Italia le persone che hanno superato i 65 anni sono circa 15 milioni, pari al 24,1% della popolazione. In conclusione, possiamo dire che la necessità di affidare l’anziano a un geriatra è più che giustificata dal fatto che il geriatra è lo specialista che ha acquisito le opportune conoscenze sia fisiopatologiche che di carattere sociale che gli consentono un approccio pluridimensionale al paziente. Va ricordato inoltre che spesso il geriatra, insieme al medico di famiglia, entra a far parte di un team di varie figure professionali – specialisti di altre branche, infermieri, fisioterapisti, nutrizionisti, assistenti sociali, ecc. – con i quali deve necessariamente coordinarsi, anche per gestire il gravoso problema della polifarmacoterapia. A questo punto si comprende quanto la visita a domicilio di un geriatra della ASL sia utile per dare un’adeguata assistenza ai tanti pazienti che devono ottimizzare la propria terapia a domicilio. Va detto anche che gli anziani desiderano, quando possibile, essere curati nella propria abitazione. Infine, è opportuno distinguere la geriatria dalla gerontologia. La geriatria è una branca della medicina che si occupa di curare il malato anziano, mentre la gerontologia studia la biologia del processo di invecchiamento, ossia i cambiamenti anatomici e funzionali, oltre agli aspetti sociali, ambientali e psicologici. Da quanto esposto risulta evidente che lo specialista geriatra è anche un gerontologo.