Dopo la partecipazione alla scorsa edizione di Sanremo Giovani con il brano “Bianca”, Leonardo Monteiro esordisce con il suo primo album “Il mio tempo”. Il disco è prodotto da Adriano Pennino, Dariana Koumanova e Domenico Cappuccio, e contiene 10 brani, tra cui due in lingua inglese, che affrontano il tema dell’amore nelle sue mille sfumature. Il disco vede la straordinaria partecipazione del trombettista Fabrizio Bosso e della giovane arpista Simona Vitale. Leonardo, proviene dal mondo della danza ed è un artista unico nel suo genere che riesce, grazie alla sua voce incredibile, a trasmettere la forza di un sentimento totalizzante quale è l’amore.

Nel tuo album parli d’amore, la scelta di questo tema è dettata da un esperienza personale?

“Sì, sono un romanticone, una persona che crede vivamente nei rapporti umani e nel contatto con le persone. -taglio-Per questo motivo volavo realizzare un disco che mi rappresentasse a livello di sensazioni; non c’è nulla di più unico dell’amore per descrivere le varie sensazioni delle esperienze. Ho deciso di fare un disco d’amore proprio perché se ne sentono sempre meno e quindi con la voglia di far bene, e poi perché ci tenevo a mantenere la mia essenza di sentimentale.”

Hai partecipato al Festival di Sanremo 2018 con il brano “Bianca”, ti piacerebbe rifare questa esperienza?

“Il Festival di Sanremo è stata una delle esperienza più belle che io abbia fatto nella mia vita. La rifarei altre mille volte, perché penso che Sanremo ti insegni più in una settimana che in dieci anni di musica nella vita. È un esperienza talmente concentrata che è impossibile non rimanere folgorati da quei giorni, e se sei bravo a prenderla con la filosofia giusta provi anche a ricavarne una lezione di vita. Per me è stato un grande insegnamento, io nasco come ballerino del Teatro alla Scala e credevo di avere un minimo di esperienza nell’affrontare così tanto lavoro concentrato in così poco tempo, e invece sono arrivati lì e mi sono trovato completamente disorientato… non ero abituato a fare così tante interviste. Come ho detto prima, Sanremo lo rifarei un milione di volte e lo consiglio a chiunque, certo bisogna essere forti fisicamente per affrontarlo, ma alla fine ne vale la pena!”

Riprendendo il titolo del tuo disco, senti che questo è il tuo tempo?

“Assolutamente si, se non ci fosse il tempo faremmo molta fatica a dare importanza all’esperienze.”-taglio2-

Nel tuo disco ha partecipato un grande nome della musica italiana: Fabrizio Bosso, com’è stato lavorare insieme a lui?

“Una bellissima esperienza, lui è un trombettista meraviglioso che ha messo la sua magia all’interno di uno dei miei brani e ha ‘ingrandito’ la mia musica. Per me è di fondamentale importanza avere dei musicisti che mi sostengano anche quando faccio i live e quando ho saputo che Fabrizio Bosso avrebbe messo la sua arte nel mio disco per me è stato un bel regalo.”

Hai partecipato nel 2008 ad programma televisivo Amici di Maria de Filippi, cosa ti ha lasciato questa esperienza?

“Fare Amici è stata un esperienza dura, anche perché la gente ti giudica in continuazione. Avevo 17 anni, tre giorni dopo ne compivo 18, uscivo dalla Scala di Milano come ballerino per andare a fare un percorso televisivo... è stato uno shock, anche perché il teatro ha le quinte, tu hai il pubblico davanti agli occhi ed è un altro tipo di comunicazione. Invece la telecamera è un'altra cosa, c’è un'altra atmosfera. Un genere di comunicazione più diretta.”

Nascendo come ballerino, quando hai scelto di dedicarti alla musica??

“Io ho sempre cantato, anche quando ballavo, è una cosa che ho sempre avuto dentro. Nel corso della mia carriera da ballerino ho scoperto che la miglior forma di comunicazione per me è cantare, ballando non riuscivo appieno a trasmettere le mie emozioni al pubblico. Cantando, invece, si crea una magia.”