Inaugurata lo scorso 7 maggio presso il Complesso Valdina della Camera dei Deputati, la nuova personale artistica del Maestro
Ha catturato ed emozionato, come sempre, i visitatori la nuova Personale artistica del M° Mattia Fiore, inaugurata lo scorso 7 maggio al Complesso di vicolo Valdina della Camera dei Deputati in Campo Marzio. In mostra 31 opere, di cui 20 inedite permeate da vibranti gesti pittorici. A fare da cornice alla luce cromatica che caratterizza le opere informali del M° Fiore le sale prestigiose Sale del Cenacolo e della Sacrestia, di una location dalla storia millenaria d’epoca Paleocristiana, piccolo convento di monache basiliane raccolte intorno all'oratorio di S. Gregorio Nazianzeno e che ospita gli uffici della Camera dei Deputati. -taglio- Il titolo della mostra “ARMONIA”, ben si sposa con i dipinti e le opere di Mattia Fiore, che operando su diversi livelli cromatici riesce a creare immagini nuove, costruendo una fusione tra forme astratte e colori che diventano la matrice del nostro immaginario, non solo della personale visione dell’artista, ma anche della visione di chi guarda e resta catturato dalla bellezza e dalla solarità di un tutto che riesce a scomporsi e ricomporsi in una armonia unica, così come l’armonia del creato. La diversità della materia su cui Mattia Fiore fa ondeggiare le sue pennellate, permette al maestro di sperimentare con lo spazialismo e la pittura segnica. Come galleggiando in un sogno ad occhi aperti davanti alle opere in mostra si resta colpiti dalla forza estetica di un apparente universo caotico, che penetra nel profondo sollecitando il nostro “IO” interiore e legandosi profondamente alle filosofie esistenzialiste. Il percorso artistico del M° Fiore, è messo in evidenza proprio dalla sua capacitò di valorizzare l’inconscio, ciò che appare sulla tela è pura liberazione dell’energia -taglio2- interiore, di quell’inconscio che vive in ognuno di noi, e che deve solo essere scoperto e liberato dal pensiero formale. Essere fuori dagli schemi ecco il segreto del successo di Mattia Fiore, un altrove che piace e che attrae, proprio perché non è razionalizzabile e rompendo i canoni tra immagine bidimensionale e immagine plastica, diventa essenza dei valori estetici ed espressivi. La Mostra che si conclude il 16 maggio assume anche un valore ulteriore a quello pittorico e artistico, unendo il concetto di Bellezza al concetto di Legalità, come spiega lo stesso artista. “L’esposizione, promossa dalla Associazione I.XII.XVIII, che ho voluto curare personalmente, è il frutto di un lavoro e di una lunga collaborazione che ha portato alla realizzazione di un progetto scientifico che ha voluto coniugare il concetto della "Bellezza" nella sua essenza con quello della "Educazione ai valori della legalità" nell’intento di saper riconoscere ciò che è brutto e che molte volte si rivela anche falso e ingiusto.”