Sono un viandante dell'esistere. Durante i miei percorsi reali, metafisici, metaforici raccolgo disordinatamente emozioni, pensieri, disperazioni, fruscii di gonne leggere, soffi di amori sussurrati appena, deliri di laceranti ma sommesse, discrete, “vite ai confini”, palpiti di gioiose, giovani, “vite in divenire”e proseguo così, di passo in passo, lieve, esitante, quasi invisibile ma con coraggio, con molto coraggio… ...E il passaggio dal pensiero non-definito alla scrittura dello stesso è rapidissimo e così in quel brevissimo istante, in cui la mia mente si perde, lassù dentro un pugno di stelle, il mio sguardo segue incantato la mia mano decisa, che, quasi trascinata da malia, trascrive su un foglio, con delicatezza, appena sfiorandolo, piccolissimi frammenti delle nostre soffuse, confuse, spesso contuse, meravigliose, dolorose, ma straordinarie esistenze.