logo-coverstory

JULIETTE BINOCHE

“Je m'en fous”

di Laura Fiore

Numero 250 - Maggio 2024

albatros-juliette-binoche

Abbiamo avuto la possibilità di ammirarla nei personaggi più disparati, con lei abbiamo riso, pianto e cantato, adesso cos’ha in serbo per noi l’attrice francese?


Non ha certamente bisogno di presentazioni, è una delle attrici più amate dal pubblico internazionale che arrivata a 60 anni, sì li dichiara apertamente, ci racconta in questa intervista come si sia evoluta la sua vita professionale e privata. Madames et Monsieurs: Juliette Binoche. -taglio- La sua è una di quelle carriere nate “per caso” infatti da ragazzina fu scartata dalla produzione di un grosso film, ma il suo provino diventò merce preziosa per André Téchiné che la fece esordire nel 1985 nel film “Rendez-vous”, pellicola che all’epoca fece molto scalpore. Fin da quel momento è stato chiaro a tutti che Juliette Binoche era nata per fare l’attrice, sia per la sua poliedricità sia per uno sguardo così penetrante da far arrossire anche i più disinvolti. Negli anni ha vinto un oscar per “Il paziente inglese”, poi ha vinto a Berlino, Venezia e Cannes... il trittico dei Festival più importanti nel mondo del cinema. Juliette Binoche ha raccolto e vissuto tante esperienze, ma una di quelle che ricorda più nitidamente è stata incontrare Charlie Chaplin! Presto avremo la possibilità di ammirarla nella serie “The new look” su Coco Chanel, personaggio non semplice da interpretare, come lei stessa ci racconterà in questa intervista e nel film “Il gusto delle cose” dove interpreta una cuoca. Una cosa è certa: la Binoche non sbaglia un colpo! “The New Look” è questo il titolo della serie che la vede nei panni di Coco Chanel, essendo un personaggio raccontato più volte, in che modo ha lavorato per rendere la sua Coco unica? “Interpretare Coco è stato un processo a tratti molto naturale, poiché ci sono alcuni lati del suo carattere molto simili ai miei: Coco è una donna molto appassionata, basti pensare al fatto che dopo molti anni di assenza torna alla moda per imporre la sua visione creativa e riprendersi lo spazio che ha sempre dichiarato apertamente di meritare. Storicamente questo ha in un certo senso ‘salvato’ la couture francese che secondo lei Dior ha rovinato. È stato bello dover approfondire tanto la biografia di questa donna, ho letto9 davvero tanto e così ho deciso di dare molto risalto alla sua personalità non sempre accettata, Coco è sempre stata una senza peli sulla lingua, se fosse nata cinquant’anni dopo l’avremmo definita ‘una con le palle’! Ho sempre pensato, a prescindere da questa serie, che fosse riduttivo definire Chanel una stilista e basta, Coco è una donna complessa che si è dovuta inventare da sola e che ha vissuto nel bel mezzo di un conflitto mondiale. Se dopo la sua morte abbiamo continuato a parlare di lei un motivo ci sarà… non è così scontato riuscire a lasciare un’impronta così duratura nel tempo, quindi che piaccia o no lei è e sarà per sempre un’icona.” Un altro progetto che la vede protagonista è “Il gusto delle cose”, pellicola nella quale interpreta Eugénie, una cuoca eccezionale che lavora per 20 anni per il famoso Dodin Bouffant. Ci sono similitudini tra questo personaggio e Coco? “Assolutamente sì! Sono entrambe due donne che puntano all’eccellenza sempre e comunque. Allo stesso tempo amano la propria libertà, al punto tale da andare contro quelli che sono i valori morali della loro epoca. Poi ho amato tantissimo dover interpretare una cuoca, amo molto cucinare e gustare buon cibo quindi puoi solo immaginare quanto sia stato piacevole questo set!” Due ruoli, quindi, perfetti per lei… “Direi proprio di sì, soprattutto per la fase della vita in cui mi trovo. Parliamoci chiaro non sono più una ragazzina, ed è così bello potersene fregare arrivati ad un certo punto! Mi sento completamente libera, non che prima fossi una timida, ma in qualche modo ho sempre cercato di ‘adeguarmi’ proprio perché spesso ero consapevole di essere una fuori dal coro e una rompiballe. Arrivata a sessant’anni il problema non me lo creo proprio più! Se a qualcuno non dovesse andar bene qualcosa la porta è sempre aperta per uscire e per entrare.” A proposito di questo, il suo rapporto con la stampa non è stato sempre idilliaco… a che punto siamo adesso? “Io direi che è la stampa a non avere un rapporto idilliaco con me, anche se è un discorso più generale… perché riguarda l’essere francese. Sai, noi attori francesi negli anni abbiamo spesso ricevuto critiche per il nostro voler recitare in francese nonostante le produzioni fossero americane, o comunque internazionali. Questa scelta ha quindi scatenato spesso le critiche dei giornalisti, i quali trovavano presuntuosa questa presa di posizione, ma come sempre bisognerebbe cercare di capire le motivazioni che spingono un attore a fare una dichiarazione del genere: è vero, anche io preferisco recitare in francese ma credo sia normale essendo la mia lingua madre! Nonostante io sia una professionista, è diverso quando reciti nella tua lingua, almeno ai miei occhi l’interpretazione ha un’intensità diversa.” Ha dichiarato di essere in una nuova fase della sua vita: cosa dobbiamo aspettarci? “Non ne ho idea! – ride ndr. Vivo senza fare troppi programmi, ogni giorno può accadere/cambiare qualcosa e sarò pronta ad affrontare tutto senza nessun tipo di ansia. È questo il bello di invecchiare secondo me: sei pronto ed aperto ad ogni possibilità!”

ads-publicità


Booking.com

Booking.com