Jimmy Sax, ormai conosciuto sui grandi schermi, si racconta in un’intervista, dalle sue origini al suo più grande sogno…
In un’industria musicale che sembrava aver preso una strada molto lontana dal genere strumentale, Jimmy Sax è riuscito a sradicare pregiudizi e dogmi, parlando solo attraverso la sua musica, ed entrando nelle case di persone di tutte le età. Dopo “Time” e “No Man no Cry”, il suo successo è diventato mondiale, portando i suoi singoli in Italia e all’estero. -taglio-Ciò che i fan amano della sua musica è l’incontro e la contaminazione di diversi suoni, donando al suo sassofono un suono ritmico, fresco, giovanile ma anche elegante, allo stesso tempo. La sua musica è tutta da ascoltare; non avvalendosi della parola, Jimmy parla attraverso i suoni del suo sassofono, dimostrando che si può raccontare una storia anche stando verbalmente in silenzio. Ora è pronto ad iniziare il suo tour nei principali teatri italiani, a partire da Marzo 2022, dopo aver composto il suo primo intero album, “Jimmy”. Che, come vedremo, racconta di lui a 360 gradi. Qui Jimmy si racconta, nonostante la sua timidezza, dalle origini fino alle sue idee del futuro…
Ciao Jimmy, iniziamo dal tuo incontro con la musica e il sassofono. Com’è iniziata questa passione?
“Ero molto giovane, avevo circa 10 anni. Quando ho suonato il sassofono per la prima volta, è stato come una rivelazione. Mi ha rapito completamente, da subito.”
La musica strumentale appare come una ‘musica d’élite’, solitamente riservata per un pubblico esclusivo o, comunque, per poche occasioni. La tua musica invece ha raggiunto la popolarità e con essa, indistintamente, sia adulti che bambini. Quale pensi che sia la ragione?
“Forse la sincerità nel fare musica è la chiave, è la risposta che mi chiedi. Io ci metto molta passione. La musica è un mezzo per trasmettere delle emozioni, e fornisce molti strumenti da cui attingere per fare questo. In fondo, non credo sia importante quale sia effettivamente lo strumento che utilizzi per fare musica; funziona se lo usi con sincerità e con passione. Io, nella mia musica, ci metto tutta la passione che ho.”
Ci parli del tuo ultimo album, “JIMMY”? “Questo album mi rappresenta in tutte le mie sfaccettature di essere umano; ci sono canzoni vecchie e nuove, che ho scritto da poco. Ci sono tutte le contaminazioni che mi hanno ispirato; pop, elettronica, strumentale, canzoni felici e tristi.-taglio2- Questa è la vita, ed ho voluto che la mia musica la rappresentasse il più possibile.”
A breve, in Marzo 2022, incomincerai il tour di “JIMMY”, che porterai in giro per i più importanti teatri d’Italia. Cosa ti aspetti e c’è qualcosa che ti spaventa?
“Innanzitutto, mi aspetto di divertirmi e di far divertire, tutto grazie alla musica. Spero che i miei fan apprezzino il lavoro e lo show che verrà portato in scena. Spero di instaurare una grande connessione e un bel legame con tutti i musicisti e di condividere momenti bellissimi con tutte le persone che verranno ad ascoltarmi. Questo lavoro lo facciamo per noi stessi e per gli altri, per chi ci ascolta. Incontrarli è un dono.”
I tuoi singoli “Time” e, ancor di più, “No Man no Cry” hanno avuto un successo globale, probabilmente quelle che ho citato sono le tracce che più ti hanno permesso di essere riconosciuto a livello non solo mondiale, ma globale. Pensi di essere stato la persona giusta al momento giusto o credi che, a prescindere dal momento, la tua musica ti avrebbe portato a vivere ciò che vivi oggi, magari grazie anche ai cambiamenti dell’industria musicale degli ultimi anni? “Onestamente, io ho cercato di avere successo nell’industria musicale da quando avevo 15 anni, ma non esiste nessuna ricetta per fare una hit. Serve pazienza e determinazione, ma anche coraggio e maturità di rimanere concreti e continuare sempre a credere in se stessi. Io penso che con questo ‘mindset’, ogni persona possa raggiungere i propri obiettivi.”
Quali sono i tuoi progetti per il futuro ed il tuo più grande sogno?
“Ho molti progetti nella mia vita personale ed anche in quella professionale; viaggiare, comporre, divertirmi e godermi la mia famiglia. Vivere la vita, tutta. Il mio più grande sogno professionale è quello di realizzare un mio personale show negli stadi (ride, ndr.).”