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Jazz senza confini

di Antonino Ianniello

Numero 238 - marzo 2023

Scopriamo uno dei più interessanti artisti del panorama jazzistico attuale, il contrabbassista Gianni Di Lorenzo


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Per questo numero di marzo parleremo di un musicista del casertano: l’apprezzato contrabbassista Gianni Di Lorenzo. L’artista, pupillo del grande jazzista internazionale ed italiana che risponde al nome di Tullio De Piscopo. Lui è originario di Sessa Aurunca ma ha continui contatti con quella che è l’‘aristocrazia del jazz’ sia italiano (tra questi, appunto De Piscopo, Fabrizio Bosso e tanti altri). -taglio- Il ‘double bass player’ diviene, grazie all’enorme passione viscerale per lo strumento e con il passar del tempo, un artista molto considerato dai tantissimi musicisti che fanno anche parte di quel jazz napoletano tanto importante. Di Lorenzo, contrabbassista sessano ed ideatore anche del festival ‘Sessa Jazz’… oggi è invitato a partecipare a diversi jazz festival, a masterclass e sul palco, come pure nelle produzioni discografiche, ama presentarsi con le più diverse soluzioni: trio, quartetto e con il classico ‘quintet’. Da ciò che si racconta, poi, nel mondo del jazz che si rivela sempre più magico e contemporaneamente inestricabile, oltre a tutto il materiale audio che ho potuto ascoltare con estrema attenzione, posso ampiamente e serenamente affermare che qui si sta parlando di un musicista solare e totalmente innamorato del suo strumento. Il suo obiettivo è stato sempre quello di mischiare le ‘carte della musica’… cercando creare di ricavarne un proprio stile personale. Caratteristica principe del musicista in questione è dunque il grande senso di volontà ed il non sentirsi mai perfetto… pur lavorando costantemente nello studio del sound e nella contaminazione. Tony Cassetta, laureatosi in fisarmonica presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ed oggi Direttore del C.F.P.M. (Centro di Formazione Professionale Musica) ha voluto parlarci del contrabbassista sessano e delle attività sociali del Centro: «Conosco molto bene Gianni Di Lorenzo e posso dire che stiamo parlando di un vero professionista del contrabbasso. Presso il C.F.P.M. (Centro di Formazione Professionale Musica) di Santi Cosma e Damiano ricopre il ruolo di Direttore Artistico oltre ad essere è docente di basso elettrico e contrabbasso. Gianni, che per me è come un fratello cura anche i laboratori musicali & musica d’insieme. Cura, poi. ‘armonia’ e ‘improvvisazione jazz’. Da tre anni è presente in questo fantastico ‘Progetto Didattico Musicale’ con corsi a bambini dai 6 anni in poi. Il suo impegno per la didattica nei confronti dei nostri ragazzi, devo dire, è molto apprezzato, soprattutto dagli stessi genitori … visti i risultati che stiamo ottenendo. Il metodo d’insegnamento vista la sua grande esperienza musicale, rispecchia molto il modello americano. Infatti con i ‘laboratori’ tutti i ragazzi mettono in pratica le tecniche delle lezioni individuali effettuate dai docenti e socializzano con gli altri ragazzi durante la ‘musica d’insieme’. Stiamo, poi, dando origine a molti gruppi che suonando dal vivo scoprono il fantastico mondo della musica reale. Insomma, il nostro è anche un modo per combattere sia le piaghe della disoccupazione che quella della ludopatia con i giochi virtuali. Nel nostro territorio stiamo scoprendo talenti che (credo) troveranno la strada giusta nel mondo della Musica. Come direttore della struttura, mi corre l’obbligo evidenziare come la struttura stessi sia stata citata quale esempio e missione nel ‘recupero delle fasce giovanili’. Le nostre esibizioni dal vivo hanno dimostrato tanto e la ‘duplice opera’ della nostra Accademia è stata apprezzata tantissimo. Anche grazie a Gianni Di Lorenzo. » -taglio2- Oggi come musicista, il contrabbassista di Sessa Aurunca è impegnato con il ‘Gianni Di Lorenzo Acoustic Trio’, mentre con il 4tet sta lavorando ad un project di ‘rivisitazione standard jazz’ mentre con il 5tet rielabora brani d’autore italiani… come per esempio ‘Pino incontra Lucio Quintet’ tributo a Pino Daniele e Lucio Battisti. In questi lavori, fatti anche di ricerca vi sono le collaborazioni di musicisti di elevatissima caratura come quelle di Mario Basile Lopez, Antonio Perna, Vito Barbato, Umberto Muselli e tantissimi altri. Possiamo dire che il suo primo lavoro discografico ‘Gianni Di Lorenzo Quartet - The New Project’ ha riscosso un buon successo ed ora ci si aspetta di bissare il colpo. Nel cassetto, intanto, già è pronto un nuovo lavoro ma qui Di Lorenzo non vuole sbilanciarsi. Di certo Gianni non è un purista del jazz. L’approccio con lo strumento a quattro corde elettrico inizia da giovane adolescente cominciando a suonare con amici di scuola e, ad un certo punto comincia a studiare seriamente. Percorre, infatti, tutta la trafila necessaria ed inizia a studiare il basso elettrico. La vita, ormai, gli permette di dedicarsi a tempo pieno allo studio della musica, indicandogli il percorso di vita, dedicandosi con grande passione nell’apprendimento di nuove tecniche, sia per l’electric bass che per il double bass. Approda infine alla musica jazz. Grazie a Pietro Condorelli, ha modo di confrontarsi musicalmente con musicisti di altissimo livello, tra cui il Alfredo Golino, batterista di grande valore e versatilità e che ha lavorato con il mitico Gigi Cifarelli. Perfeziona gli studi degli strumenti (basso e contrabbasso) e nel 1999 consegue la Laurea in ‘Tecnica Moderna di Armonia’, ‘Arrangiamento e Composizione’ presso il Conservatorio ‘Cimarosa’ di Avellino. Si esibisce con il compianto percussionista Karl Potter e rende solido il rapporto con il grande Tullio De Piscopo. Il suo cd ‘Gianni Di Lorenzo New Project’ edito nel 2019 è realizzato insieme a Luciano De Fortuna (batteria), Peppe Giroffi (sassofono e tromba) e Luigi Cennamo (piano). Un gran bel lavoro composto da nove brani molto ascoltabili e realizzato seguendo una linea di jazz molto moderna. Molto bello il brano ‘Daydreams’ primo pezzo del cd che trascina in maniera chiara l’ascoltatore. Il pianista fa il suo ottimo lavoro così come il bravo Luciano De Fortuna che viene fuori con un groove eccezionale. Lo strumento che viene fuori insieme agli altri è senza dubbio il sassofono di Giroffi mentre il tutto è condito dalla cavata e dal modo di suonare di Gianni Di Lorenzo che non demorde nel pezzo e nei brani a seguire, suonando in maniera frenetica e dettando il tempo. Gli altri brani sono ‘Love in Jazz’, ‘The Poem’, ‘Irene di Lodi’, ‘O Poc ‘ro Cafè’, ‘Jamm ‘a verè’, ‘Estate’ e ‘Metti una sera a cena’ … omaggio ad Ennio Morricone, chiude con ‘Stella by’. Un album di pregevole fattura e che dovrebbe essere nelle raccolte di dichi di chiunque.





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