“Amorè”, questo il titolo del primo album del giovane e talentuoso flautista Aldo Di Caterino. Un lavoro interessante e musicalmente impeccabile
Disponibile in digital download, in streaming e in CD, “Amorè” (Abeat Records) è il disco d’esordio di Aldo Di Caterino, flautista e jazzista di talento superiore. Nonostante la giovane età, Di Caterino vanta già una serie di premi, riconoscimenti, attestati e collaborazioni di grande prestigio. -taglio- Proprio il jazz, sia di ispirazione americana ed europea, che la musica sudamericana, brasiliana ed argentina in particolare, rappresentano il fulcro di questo suo disco d’esordio, magistralmente supportato da una parte del miglior jazz italiano, e che vanta la partecipazione straordinaria di Nando Di Modugno alla chitarra classica. Con “Amorè”, anticipato dai singolo “Chorinho pra ele” e “Lo Scacciapensieri”, Di Caterino ci regala un disco ricolmo di espressività e padronanza tecnica, per un’esperienza di ascolto suadente ed armoniosa. Cominciamo dai tuoi inizi. Quando nasce il tuo amore per la musica, il jazz ed il flauto? “Sono sempre stato circondato dalla musica grazie alla mia famiglia fortementeappassionata. Ho iniziato a studiare il flauto all'età di 7 anni. Dischi e strumenti musicali sono sempre stati a mia disposizione dabambino. Ho capito che questa sarebbe stata la mia vita quando calcando uno dei mieiprimi palchi all’età di 14 anni eseguendo brani tratti dalla tradizione brasiliana un’emozionenuova mi pervase. La magia della musica e il calore del pubblico lasciarono un solco nelmio cuore che pian piano si trasformò da un ruscello ad un fiume in piena!” Una vita fatta non solo di passione ma di studio e disciplina. Quanto è importante applicarsi costantemente per raggiungere certi risultati? “Essere "affamati" di conoscenza è l'approccio mentale più comune fra i grandi musicisti che ci hanno preceduto. Importante secondo è affrontare il percorso classico per quanto riguarda studi erepertori in quanto aiuta a comprendere le “geometrie” del proprio strumento e aconoscere in maniera approfondita tutto il repertorio, penso che sia importantissimoconoscere tutto ciò che rappresenta il passato per poter apportare alla musica qualcosa dipersonale e innovativo. Nel jazz ancora di più la conoscenza approfondita della tradizionea prescindere dal taglio stilistico. Mostrarsi il più possibile, farsi notare ed aspettare l’occasione giusta per presentarsi nelmondo professionale.Diversificare i propri studi cercando nuove scoperte musicaliaffrontando stili e generi differenti. La nostra musica è il risultato delle contaminazioniquotidiane dei nostre ascolti e dalle nostre esperienze mista alla personalità di ognuno di noi.” Tanti premi vinti e riconoscimenti. Ce n'è uno al quale sei più legato?-taglio2- “In generale, come ti fa sentire essere così apprezzato? I premi che mi hanno dato molta soddisfazione sono il "Chicco Bettinardi" e il "Tomorrow's Jazz"che mi hanno dato la possibilità di misurarmi con altri giovani di grande talento. Anche la finale del premio "Massimo Urbani" è servita per conoscere collaborare con musicisti miei coetanei fra i migliori del jazz italiano.” “Amoré” è il tuo disco d'esordio. Cosa racchiudono queste canzoni e come si sono sviluppate? “Questo album nasce dalla necessità di portare la mia musica in una formazione intimistica di grande interazione e comunicatività volta a coinvolgere le emozioni dell’ascoltatore portato dalle nostre note (mie e di Nando di Modugno) a intraprendere un viaggio fra le dolci melodie a contrasto con virtuosismi ed estro artistico. il tutto arricchito da ospiti d’eccezione come Paola Arnesano (voce), Vince Abbracciante (fisarmonica), Giorgio Vendola (contrabbasso), Luciano Tarantino (violoncello), Morena Farina (voce su salgado). Mi piace pensare che questo in qualche modo possa raccontare la mia storia e quella del mio strumento attraversando stili e canoni di bellezza appartenenti a varie culture che si traducono del carattere etno - jazz contemporaneo apprezzabile traccia per traccia come se fosse un viaggio. E AbeatRecords? Sappiamo che Mario Caccia è un ottimo consigliere con i suoi artisti... “Non è la prima volta che collaboro con Abeat e non sarà di certo l’ultima. Abeat ha sposato il mio progetto supportandolo e valorizzandolo al massimo anche grazie al prezioso supporto di PugliasoundRecords. Grande professionalità e grande competenza sicuramente la distinguono in tutto il panorama discograficonazionale e non!” Dove sarai prossimamente? “Porterò la mia musica sul palco del Medimex il 14 giugno, nel mese di agosto collaborerò con la pianista di spessore internazionale Eri Yamamoto per un tour italiano. Sempre in agosto avrò la grande soddisfazione personale di fare un concerto con Enrico Pieranunzi!”