INCIPIT è una raccolta narrativa di cinque brevi lavori, in cui i protagonisti si ritrovano coinvolti nell’incedere del tempo, cedendo inevitabilmente ad esso il ruolo di protagonista. I cinque racconti sono l’esplicazione narrativa, la traduzione, lo svolgimento di un incipit che introduce quello della trama; una trama scarna, essenziale, inerte, quasi come l’atteggiamento inconsapevole dei personaggi negli ingranaggi sociali da cui sono investiti.[...] L’attraversamento cittadino, caotico e gassoso, accomuna le vicende narrate; uno spazio che prende vita e abbondanza a scapito dei personaggi, del loro approccio alla vita, delle loro scelte: una miriade di possibilità o una scelta basata su di una logica binaria. I luoghi vissuti sono atmosfere umane, labirinti di codici la cui decifrazione è attivia e nevrotica, impossibile da applicare senza concedere a se stessi una dittatura dell’io ancora più rigida e rigorosa. Il Mondo gira sotto i nostri piedi e possiamo scegliere la velocità a cui andare, ma l’incontro con l’altro, indispensabile e inevitabile, procede con altri schemi, vanifica le scelte, disorienta, assorbe benevolmente le sovrabbondanze personali.
Il disorientamento cronologico in cui spesso le vicende sono immerse, legate come sono alla coscienza dei protagonisti, è un approdo narrativo voluto e indispensabile.