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In nome della sostenibilità

di Tommaso Martinelli

Numero 252 - Luglio-Agosto 2024

L’impegno green di Simona Befani e della sua Pika Energy legato a biogas e biometano, con un board tutto al femminile


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Simona Befani, un passato come manager nel settore delle energie rinnovabili, ha all’attivo due primati professionali. Il primo è l’aver dato vita alla prima piattaforma di aggregazione di impianti per la produzione di biogas e biometano in Italia. -taglio- Il secondo è di aver fatto tutto ciò con un gruppo di donne. Una operazione che va oltre gli stereotipi, perché il fatto che il board di Pika Energy – questo il nome della società – sia composto da sole donne è un puro caso. Ma l’imprinting al femminile si sente e come. Simona, cosa intendete quando parlate di “gentle sustainability”? “Quello della sostenibilità gentile è un concetto che ci sta molto a cuore. ispirandosi ai valori della gentle leadership. Quando si parla con Pika Energy di energia rinnovabile lo si fa con un approccio gentile, mai aggressivo. Perché Pika Energy è anche e soprattutto rispetto di principi autentici, grazie ai quali questa realtà riesce a fare la differenza sul mercato: l’attenzione all’individuo sul posto di lavoro; la sostenibilità, principio cardine per guidare la transizione energetica. E ciò non è legato a una questione di genere, ma semplicemente a un approccio nuovo nel portare avanti ciò in cui crediamo.” “Pika” è l’onomatopea che i giapponesi utilizzano per indicare il lampo, la scintilla. In cosa consiste la vostra intuizione? “Volevamo dare vita alla prima piattaforma di aggregazione di impianti per la produzione di biogas e biometano nata in Italia e dal 2023 siamo tra gli attori principali del panorama energetico. La nostra “scintilla” consiste proprio nell’approccio sinergico con le comunità agricole; ciò ci permette di poter vantare una pipeline di più di 30 progetti di biogas e biometano in Italia oltre a partnership attive in Spagna, Regno Unito e Francia.”-taglio2- Per fare tutto questo c’è bisogno di spalle larghe e tanta visione… “Le “spalle larghe” sono date dalla professionalità delle professioniste che compongono il nostro board: Sara Di Mario, ad esempio, è la prima donna ad aver svolto il ruolo di Direttore Operativo per il più grande portafoglio clienti in ambito energetico a livello europeo; Stefania Zuccarino, è esperta nella gestione e la realizzazione di progetti nel settore delle energie rinnovabili e non. Mentre Monica Foschi, è specializzata in finanza aziendale, professionista dello sviluppo del business economico-finanziario, con esperienza anche nel settore pubblico. E poi c’è la visione, indubbiamente: la nostra azienda funziona perché siamo costantemente impegnate in un continuo sforzo volto al raggiungimento di risultati d’eccellenza. Continuiamo a far crescere il nostro portafoglio di progetti attraverso l’espansione in nuovi mercati in tutta Europa per contribuire al raggiungimento degli obiettivi REPowerEU entro il 2030. Abbiamo le idee molto chiare!” Quando si pensa alle energie rinnovabili, ci viene in mente il futuro delle giovani generazioni. Lei cosa vede in prospettiva? “Vedo una maggiore presa di coscienza da parte delle nuove generazioni circa le tematiche legate all’ambiente e al cambiamento climatico grazie ad un’opera di sensibilizzazione alla quale contribuiscono tutti gli stakeholder coinvolti ma questo non basta, la sfida climatica impone di ripensare anche il mondo delle rinnovabili legandolo saldamente allo sviluppo e all’evoluzione dell’agricoltura. Spero che i giovani colgano l’opportunità che questo settore offre sia dal punto di vista professionale che umano, il nostro team include alcuni professionisti tra i 24 e i 25 anni che approcciano con entusiasmo questa realtà e sono orgogliosi di esserne parte, il nostro compito è far fiorire i loro talenti e mantenere alta la motivazione e il desiderio di fare la differenza con un approccio gentile.”





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