Tina Femiano dice: “Uno spettacolo al quale tengo molto è “La Bufaliera”, di Egidio Carbone, me lo sento addosso
Sembra scritto per me! Condivido la scena con Amelia Longobardi, Claudia Coraggio, Federica Castellano, Emilio Massa, Francesco Luongo, Fortuna De Crescenzo. Io interpreto “la bufaliera”, donna rude, forte, dispotica che combatte la modernità e difende il proprio mondo che, alla fine, perderà.-taglio- Pur essendo un testo di qualche anno fa, è molto attuale e parla anche di immigrati, di attualità”: è così che Tina Femiano risponde se le si chiede lo spettacolo a cui è più legata, scelta non facile data una carriera costellata di successi fra teatro, cinema e tv come “La Squadra,” “Incantesimo”, “Assunta Spina” “Tutti pazzi per amore”. Diretta dai migliori registi, Tina si rispecchia in un teatro d’impegno, scegliendo sempre copioni forti, spesso di celebri drammaturghi, che fanno crescere il pubblico che li ascolta. Opere scomode e mai banali, come l’arte dovrebbe sempre essere. Ci parlava de “La Bufaliera”, che sappiamo ha riscosso un bel successo di pubblico e critica... “Si è vero. È stato tradotto anche in arabo e presto verrà rappresentato, nella traduzione americana, a Philadelphia. Speriamo di poterlo riprendere il prossimo ottobre… Poi, se devo ricordare altri spettacoli che porto nel cuore, ci sono anche “Niente più niente al mondo”, di Massimo Carlotto, regia di Carlo Cerciello; le “Memorie di Adriano”, della Yourcenar, da un’idea di Giulio Baffi, per la regia di Carmen Femiano, per “Benevento Città Spettacolo” 2013. Ricordo con piacere una tournée fatta con Marina Confalone, con il suo spettacolo “Sam Capuozzo”.” Ha fatto anche parte per tre anni ha fatto parte della Compagnia di Sergio Bruni… “Con la Compagnia mettemmo in scena un omaggio ad Eduardo (si dichiaravano fratelli d’arte) ed io recitavo il monologo “La Madonna delle rose”, da “Filumena Marturano”: dovetti chiedere il permesso agli avvocati di De Filippo: lo conservo ancora come una reliquia…Bruni era un grandissimo artista e, come tutti i grandi, aveva un caratterino… Rimproverava tutti, stava sulla difensiva, ma alla fine era un buono.” Lei ha portato in scena lavori dei grandi drammaturghi contemporanei, Moscato e Santanelli… “Santanelli mi ha dedicato, vent’anni fa, un suo testo, “La fabbrica delle creature”, in scena per la regia di Roberto Azzurro, ma ho interpretato anche “Virginia e sua zia”, con oltre cinquanta repliche, spettacolo per la regia di Mario Gelardi. E ancora “Il mio cuore nelle tue mani”, testo che fa parte dello spettacolo “Amori Criminali”, libero adattamento di brani tratti da opere teatrali e letterarie di autori contemporanei, per la regia di Carmen Femiano; “Per disgrazia ricevuta”, per la regia di Daniela Cenciotti. Amo la scrittura fluida di Santanelli ma, soprattutto, i contenuti delle sue opere, capaci di raccontare la vita di Napoli, toccando problemi importanti con ironia.” Altro prezioso autore e regista con il quale collabora da tempo, Mario Gelardi, ha condiviso con lei la rassegna di teatro e letteratura “Presente Indicativo”… “Si, con Mario abbiamo condiviso, dal 2005 al 2010, il festival “Presente Indicativo”, di impegno civile, punto di riferimento per tante scuole della Campania – un teatro al passo con i tempi per parlare ai giovani di legalità.-taglio2- “Presente Indicativo” è diventato anche antologia (pubblicata da “Ad est dell’equatore”).” Abbiamo parlato di Santanelli ma lei è anche interprete perfetta di testi di Enzo Moscato… “Ho interpretato due straordinari spettacoli: “Raccogliere & bruciare (Ingresso a Spentaluce)”, liberamente ispirato all’Antologia di Spoon River, capolavoro di Edgar Lee Masters e “Tempo che fu di Scioscia”, tratto da una raccolta di racconti di Moscato sulle Quattro Giornate di Napoli: un lavoro che ho interpretato come se già lo conoscessi. Moscato fa toccare con mano le sue storie: i suoi tempi, le sue parole arrivano all’anima…” È stata diretta da Riccardo de Luca e da Carlo Cerciello… “Si, de Luca è stato anche il mio maestro e ho fatto diversi spettacoli teatrali per la sua regia. L’ultimo, “Anime dannate”, ha posto a confronto Pirandello (“L’altro figlio”) ed Eduardo (i monologhi di Filumena Marturano). Con Cerciello è stata un’esperienza bellissima: all’inizio avevo un timore reverenziale verso il regista che ha così ben messo in scena il lavoro di Massimo Carlotto, “Niente più niente al mondo” – una grande emozione essere diretta da Cerciello.” Lei alterna al teatro cinema e televisione: quali i film ai quali è più legata? E le serie tv? “Di sicuro “Giro di lune tra terre e mare”, di Beppe Gaudino, con il compianto Antonio Pennarella, film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1997: ricordo ancora l’emozione del “red carpet”! Ha vinto l’Orso d’Oro a Berlino e numerosi altri premi. Beppe, una persona squista, è ancora oggi un amico, e chissà che non venga fuori un nuovo film… Ho amato “Segui le ombre”, di Lucio Gaudino, ma tutti i film che ho interpretato mi hanno lasciato una bella emozione: Mario Martone (“Teatro di guerra”), Antonio Capuano (“Luna rossa”), Massimo Andrei (“Mater Natura”), Salvatore Piscicelli (“Alla fine della notte”), Ivan Cotroneo (“La kryptonite nella borsa”) e tanti altri. Per quanto attiene alle serie tv, ne ho girate talmente tante da non rammentarle tutte. Ricordo con piacere “Tutti pazzi per amore”, di Ivan Cotroneo, nella quale recitava Pietro Taricone, una gran bella persona: fu un colpo la sua scomparsa.” Si occupa anche di doppiaggio… “Un’esperienza bellissima, vorrei farne di più. Mi sono tanto divertita nel doppiaggio di “Totò sapore e la magica storia della pizza”, di Maurizio Forestieri: Lello Arena (Pulcinella Cetrulo) era anche il coach! Fortissimo!” Come trascorre questo tempo di chiusura? “In questo periodo sto leggendo testi da mettere in scena che desideravo leggere senza trovarne il tempo. Con Egidio Carbone e il gruppo de “La Bufaliera” ci vediamo spesso via Skype per le prove di un nuovo spettacolo. Cerco di rimanere serena anche se sono molto preoccupata per la situazione economica, per tutto: credo che dobbiamo impegnarci molto e non scoraggiarci.”