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Illuminiamoci di energia

di Carmela Zarrella

Numero 212 - Luglio-agosto 2020

Marquica è tornata con “Catarifrangenti” un brano elettro pop con influenze melodiche soul che ci fa riflettere sulle nostre azioni quotidiane


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Marquica e un’eclettica cantautrice, autrice e produttrice milanese. La sua carriera musicale inizia nel 2000 e vanta numerose collaborazioni per spot pubblicitari, eventi radiofonici, tour e musical. Dal 2015 è molto presente nella scena live esibendosi nei migliori club milanesi registrando moltissimi sold-out.-taglio- Dopo il successo di “Ansia” brano con cui si è esibita a Viva Rai Play di Fiorello, torna a farci ascoltare la sua musica con un pezzo travolgente ed esplosivo dal titolo “Catarifrangenti” che ci mostra le varie possibilità che abbiamo nella vita e i modi in cui scegliamo di agire. Come è nata e cosa hai voluto comunicare con “Catarifrangenti”? “Tempo fa lessi un articolo di un blog e mi colpì questa parola. Nel blog si diceva che i catarifrangenti riflettono la luce nella direzione da cui proviene e quindi anche noi possiamo fare l'esercizio di vederci come dei catarifrangenti e scegliere se emanare luce positiva o negativa. Subito questa parola mi è risuonata nella testa e in pochissimo tempo ho scritto la canzone.” Una frase della canzone recita “quanta TNT c’è di venerdì” cosa significa? “Questa immagine della TNT viene da Minecraft, gioco molto in voga in questi ultimi anni, e la dinamite è la stessa di Willy il Coyote. L’ho voluta associare al venerdì sera perché è il momento più carico della settimana, quello dove si fa festa. È una questione energetica e noi possiamo decidere dove metterla e come sfruttarla”. Sei stata ospite a VivaRaiPlay di Fiorello con il tuo brano ‘Ansia’, vuoi parlarci del brano e dell'esperienza vissuta? “Questo è stato il pezzo più fortunato, nel testo io mi prendo molto in giro e parlo alla mia ansia dicendole che è parte importante della mia vita e che siamo come due vecchie amanti. Questo pezzo è stato accolto molto positivamente, soprattutto dalle donne. Sono arrivata a Viva Rai Play per caso; dovevo fare un'intervista con un autore di Fiorello, che in quei giorni lamentava un leggero stato d’ansia, e così è nato il tutto. Sono stata subito chiamata e in quattro giorni sono volata a Roma per l’esibizione; quell’ambiente è stato fantastico e mi sono sentita subito a mio agio.” Come spiegheresti la tua musica a chi non l’ha mai ascoltata? “É una musica pop dove ci sono influenze provenienti dalla musica black e dal cantautorato italiano. Ascolto molti artisti italiani come Bersani, Silvestri e Diego Mancino. Mi sento molto vicina a Jovanotti come energia e modo di comunicare”. Per te è più importante la musica o il testo? “Nella musica italiana il testo è importantissimo, -taglio2-ciò non vuol dire che debba essere profondo o di spessore, anche il suono della parola è una cosa a cui faccio tantissimo caso. Ovviamente la musica è una parte importante e faccio sempre in modo che mi sorprenda. In questo momento stiamo vivendo un cambiamento del song writing: con la musica indie e la trap non si lascia molto spazio alla poesia che è diventata più underground, si cercano dei testi più immediati e a volte si lascia da parte l’aspetto musicale.” Come nasce una tua canzone? “Ci sono modi sempre diversi per la nascita dei miei brani. Può succedere che vado in bicicletta e mi viene in mente una melodia, oppure può partire da una parola. Solitamente se parto da una melodia vengono fuori canzoni più pure e armoniose.” Quanto è difficile affermarsi nella scena musicale attuale? “É molto difficile, quasi impossibile. Negli ultimi cinque anni, con l’avvento dei social è cambiato tutta la percezione della musica. Attualmente le grandi case discografiche non considerano artisti che non sono ben affermati sui social. Quasi l’80% dei cantanti devono affidarsi a case discografiche indipendenti che non riescono a sostenerli in modo adeguato; ora è tutto in mano agli artisti e solo chi ha una buona base economica riesce a farsi spazio. Resto sempre dell’idea che chi ha del vero talento riuscirà a farsi conoscere, però farà sicuramente una fatica enorme. Un altro problema è che le occasioni per far conoscere la propria musica sono diminuite, prima la gente ascoltava molta più musica live ed era più facile emergere”. Che consiglio ti senti di dare ai ragazzi che vogliono intraprendere la carriera musicale? “Sicuramente studiare tanto, perché è un aiuto enorme, non seguire le mode del momento e pensare, anche, ad un piano B. Lo dico perché, purtroppo, riuscire ad emergere in questo momento storico è estremamente complicato ma non bisogna abbattersi; l’importante è crederci, non minare troppo l'entusiasmo e lottare sempre. Io sarò sempre un’eterna sognatrice.”





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