Mosè Santamaria è un cantautore e autore di Genova. Inizia la sua carriera in apertura ad artisti come Max Manfredi e Claudio Rocchi, all’attivo ha più di 200 live in giro per l’Italia. Nel 2016 è tra i candidati al Premio Tenco, nella categoria ‘migliore opera prima’. Nel 2009 invece vince il premio della critica al Festival Delle Alpi Apuane. -taglio-Nel 2020 invece partecipa a Sanremo Rock. Dal punto di vista discografico esordisce nel dicembre 2015 con l’album “Risorse Umane”, con l’etichetta Dischi Soviet Studio. Mosè Santamaria porta con sé l’amore della musica ovunque va e qualunque cosa faccia. E’ un ragazzo ambizioso, intraprendente, che ha voglia di mettersi in gioco e di dare alla sua vita la dimensione dell’arte e della passione. In lui trapelano curiosità ed un forte senso di autodeterminazione, come chi crescendo continua a custodire i sogni di sempre. Il 22 Gennaio 2021 è uscito il suo singolo “Occhi Nudi”, per la Cantina Records di Vicenza. Con Mosè abbiamo chiacchierato di musica, di vocazione, di sogni da custodire e problemi da affrontare e… Mosè, seppur la tua giovane età hai già una biografia notevole in termini musicali: cosa ti spinge a fare musica? “Un caro saluto a tutti i lettori di Albatros Magazine e grazie a te Claudia per questa intervista. In ogni essere umano esiste un’indole creativa che si manifesta in modi diversi, non solo attraverso quelle che definiamo aree artistiche, ad esempio un cuoco che elabora una ricetta nuova, un contadino che studia un metodo per ottimizzare i propri raccolti ecc. In me questa indole si manifesta attraverso la scrittura e la composizione di canzoni principalmente. Quindi a questo tipo di domande più che risponderti dicendo che la musica è una passione o una vocazione, per me è più un mix tra l’istinto naturale che caratterizza il mio essere umano, un approccio alla vita e il senso più alto che do al mio esistere.” È sempre stata la musica la tua strada? “Fondamentalmente si, con varie sperimentazioni qua e là, di base nel comporre e nello scrivere sento la mia massima realizzazione. E’ naturale nella vita sperimentare e mettersi in gioco, anzi, -taglio2-è vitale. Bisogna provare, cercare di comprendere realmente quale sia il proprio posto. Come mi sento quando faccio musica non è come quando semplicemente fai una cosa, mi sento come se stessi esprimendo me stesso in un modo che non mi capita in nessun’altra sfera della mia vita. Credo che questa sensazione sia quella da perseguire per raggiungere la felicità e soddisfazione di vita.” Il 22 Gennaio 2021 uscirà il tuo nuovo singolo “Occhi nudi”. Ci racconti di questo singolo? “Un giorno mi sono svegliato come se fossi in una puntata di Black Mirror, le mie credenze sul mondo erano state tutte scardinate. ‘Occhi Nudi’ ha dei messaggi molto semplici e che al tempo stesso richiedono un lavoro su se stessi non da poco: coltivare gratitudine e non dare per scontato quelle persone di riferimento che ci vogliono bene, perché un giorno potrebbero non esserci più. ‘Occhi Nudi’ è stata ispirata da un profondo senso di perdita e smarrimento che ho vissuto a livello emotivo. Alcuni movie distopici, una chiacchierata con uno sconosciuto in autogrill e il cielo autunnale di Milano, hanno ispirato il sound decisamente elettronico e l’atmosfera alla Blade Runner.” Prerogativa dei cantautori è quella di raccontare cose che gli appartengono. Tu quali cose vuoi raccontare a chi ti ascolta? “Il bisogno o la necessità di dare un senso a questa vita condividendo delle lenti che possano far vedere a chi mi ascolta le tante sfumature e contraddizioni della società nella quale ci ritroviamo a vivere. Il desiderio di imparare a guardarsi dentro e ad ascoltarsi, per scoprire che gli “altri siamo noi” come cantava una canzone. Poi le tematiche possono essere varie, dall’amore al sesso, dalla politica all’economia, dalla quotidianità al surreale e così via…” Quali sono i tuoi buoni propositi per il 2021? “Dedicare più tempo alle persone che amo ed essere costante nel fare sport.”