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Il fascino dell’800

di Paola Ratti

Numero 229 - Aprile 2022

La chitarrista Patrizia Giannone celebra la musica ottocentesca con un album dedicato ai compositori Mauro Giuliani, Johann Kaspar Mertz e Napoléon Coste


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La chitarrista Patrizia Giannone continua il suo viaggio di riscoperta della musica del passato con un nuovo album dedicato a compositori ottocenteschi per lei di grande ispirazione ovvero Mauro Giuliani, Johann Kaspar Mertz e Napoléon Coste. Il risultato è un lavoro raffinato e affascinante, in grado di catturare ascoltatori di ogni età. Noi l'abbiamo intervistata...-taglio- Com’è nato quest’album e quanto lavoro c’è dietro? “Questo album nasce dal desiderio di concretizzare lo studio e l’approfondimento di questo repertorio e di renderlo noto. Il lavoro che c’è dietro è lungo e l’incisione dei brani è l’ultima tappa. Si studia l’epoca, lo stile, il repertorio, gli autori di quel periodo, fino a scegliere i brani, perfezionarli per poi inciderli”. Quali sono le caratteristiche di M. Giuliani, Johann Kaspar Mertz, e Napoleon Coste e cosa le piace della loro musica? “Alla fine del 1700 nasce lo strumento moderno a sei corde e i chitarristi compositori vissuti tra 1700 e 1800 appartengono al periodo classico. Mauro Giuliani è uno dei maggiori esponenti di quest’epoca. La sua preparazione culturale musicale è ancora legata ad una tradizione settecentesca, ma l’aspetto virtuosistico e l’utilizzo di forme libere nelle composizioni lo avvicinano al mondo romantico. Ha perfezionato la scrittura per chitarra e contribuito al repertorio chitarristico con 150 opere. Mertz e Coste sono i chitarristi più importanti del periodo romantico. La caratteristica della musica di Mertz è la perfetta unione della tradizione popolare slava con quella della cultura europea. Utilizza due tipi di scrittura: uno basato su modelli di Giuliani e l’altro più personale, vicino alla tecnica pianistica. Coste ha dato un apporto all’evoluzione della tecnica chitarristica; le sue opere sono caratterizzate dalla grazia delle melodie, da uno sviluppo continuo della composizione e da una ricercatezza armonica. Questo repertorio mi ha sempre affascinato, per lo stile, perché rappresenta un’epoca in cui nasce e si perfeziona lo strumento. -taglio2-Conoscere a fondo queste musiche mi ha dato la possibilità e la capacità di ampliare gli orizzonti e le infinite possibilità interpretative che lo strumento offre”. Cosa l’affascina della musica ottocentesca? “Quest’epoca musicale fu ricca di grandi personalità e di capolavori in tutti i generi musicali, densa anche di contrasti e di contrapposizioni. Tutto questo la rende sicuramente affascinante”. Il suo è un progetto raffinato, ambizioso e coraggioso visti i tempi. Essendo lei insegnante, quanto pensa sia importante riportare alla luce il passato dandogli nuovo splendore, anche per arrivare agli ascoltatori più giovani? “Scoprire e conoscere il passato è sempre molto importante, in qualsiasi campo. Ci permette di capire, di vivere oggi o proiettarci nel futuro. Riferendoci alla musica, la musica del passato ci ha permesso di arrivare ad oggi e conoscerla è fondamentale; in questo modo si impara ad apprezzarla, si educa all’ascolto. L’importante è proporla nella maniera in cui tutti possano comprenderla. Ho fatto spesso, per esempio, lezioni concerto o master sulla storia dello strumento catturando l’attenzione anche di giovanissimi ascoltatori”. Qual è, secondo lei, l’ascoltatore tipo della musica classica oggi? “Secondo me non c’è un ascoltatore tipo della musica classica. Ho conosciuto giovani appassionati musica classica e meno giovani a cui non piace. Penso che chi ascolta musica classica spesso è un soggetto che è stato educato all’ascolto”. La musica classica viaggia anche attraverso i social o lo considera un mondo distante? “Ascoltare musica classica dal vivo e con cd, vinile ha un suo fascino particolare che non ha eguali, però giustamente siamo in un mondo tecnologico, penso che l’utilizzo dei social ormai sia normale”. Suoi prossimi progetti? “Continuo la mia attività didattica e concertistica e ho in progetto due master a giugno e a luglio”.





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