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IGINIO MASSARI

di Michela Secci

Numero 255 - Novembre 2024

In occasione dell’evento “MASSARI R-EVOLUTION” a Le Cordon Bleu di Parigi, proviamo a farci svelare qualche segreto dal Re indiscusso del Panettone


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Fin da giovane, Iginio Massari, ha avuto un forte interesse per l'arte dolciaria che lo ha portato a diventare uno dei più grandi Maestri pasticceri italiani. La sua formazione inizia a 16 anni, quando decide di lasciare l'Italia per lavorare nella Svizzera francese, luogo noto per la sua tradizione nella produzione di cioccolato e nella pasticceria di precisione. -taglio- Questo periodo svizzero è stato fondamentale per affinare le sue abilità e apprendere la disciplina e le nuove tecniche, un bagaglio che ha riportato in Italia, necessarie per eccellere nel mestiere. In patria continua a perfezionarsi lavorando in diverse pasticcerie e grandi aziende alimentari. Nel 1971 fonda la sua pasticceria, la “Pasticceria Veneto” a Brescia, diventando presto un punto di riferimento per i gourmet e gli amanti dell’alta pasticceria. Il suo nome è diventato sinonimo di eccellenza per la sua attenzione alla qualità degli ingredienti e la precisione esecutiva, che gli hanno permesso di diventare una vera icona nell'universo della pasticceria. La sua filosofia, visione e impegno si riflettono nella sua lunga e fortunata carriera, costellata di successi, con oltre 300 tra concorsi vinti, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. È autore di numerosi libri sulla pasticceria, considerati vere e proprie "bibbie" per gli appassionati e i professionisti. Il 23 settembre scorso è stato organizzato per la prima volta l’evento : « MASSARI R-EVOLUTION”, a Le Cordon Bleu di Parigi, per celebrare il Panettone del Molino Dallagiovanna. Un appuntamento eccezionale, sostenuto dalle aziende Agrimontana e Bernardi, con la partecipazione del Maestro Iginio Massari, destinato ai professionisti della pasticceria. In questa occasione il Maestro ha condiviso le sue tecniche e i suoi segreti, legati all'uso della farina e alla preparazione del panettone tradizionale e quello al cioccolato. Lei è considerato il re del panettone, qual è il segreto per ottenerlo buono e quanti ne produce? “Non si può fare un buon panettone se non si usa un buon lievito e una buona farina, anche gli aromi sono molto importanti. La farina della linea « Le Dolcissime » del Molino Dallagiovanna è ideale. In Italia per fare il panettone c'è un disciplinare e bisogna rispettare certi parametri. Bisogna bilanciare la tradizione e l’innovazione. I nostri panettoni sono artigianali e vengono confezionati freschi, senza conservanti e coloranti. In due mesi, nel periodo di Natale, produciamo 2 cento mila panettoni e l’anno prossimo pensiamo di produrne 600 mila.” È contento del suo percorso e di tutti i riconoscimenti che ha avuto?-taglio2- Le voglio dire che io per natura non sono mai contento. Finita un'avventura ne cerco un'altra. Uno dei tanti riconoscimenti che ho ricevuto in Italia, che ha ricevuto anche Bearzot quando l'Italia ha vinto il mondiale, Liana Orfei per lo spettacolo, io l'ho ricevuto per il cibo, questa è una delle cose che mi ha gratificato. Mi gratificano i grandi attori, i cantanti … Ultimamente il cantante Andrea Bocelli per celebrare i suoi 30 anni di successo ha voluto i miei dolci, perché li riteneva all'avanguardia.” Adatta i suoi dolci secondo le occasioni e, quali sono le modifiche che ha apportato? “I nostri dolci vengono modificati ogni giorno. In molti dei nostri dolci abbiamo diminuito l’80% di zucchero, dove abbiamo visto che non era necessario. Ci sono certe cose che tecnicamente non si può. Stiamo pian piano prendendo il prodotto dolce trasgressivo ma non più di tanto. Posso fare un esempio: la trasgressione non è nell’atto ma nel pensiero, perciò siamo tutti trasgressori… Le donne sognano il principe azzurro e noi la principessa bionda. (ride)” Chi fa la qualità e cosa lo soddisfa essere considerato un Maestro? “Non è una persona che fa la qualità ma un gruppo. Ai miei figli non ho detto di seguire la mia attività e l’hanno fatto. Io dico che se un Maestro non è capace di farsi superare dai suoi allievi vuol dire che non lo è. I miei figli mi hanno superato e perciò mi sento un Maestro. Una grande soddisfazione.” Quanto è importante per lei l’ambizione, la curiosità e la precisione? “La curiosità è la compagna di viaggio della mia vita. L’ambizione è la parte positiva dell’umano, una persona che non è ambiziosa non va lontano. La precisione è uguale a bellezza. La precisione e la bellezza non ingrassano nessuno ma l’uomo non si sazia mai a sufficienza.”





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