Il quattro ottobre scorso è stato assegnato il premio Nobel per la medicina. Vincitori sono risultati David Julius e Ardem Patapoutian “per le loro scoperte sui recettori che regolano la percezione della temperatura e del tatto”
Il quattro ottobre scorso è stato assegnato il premio Nobel per la medicina. Vincitori sono risultati David Julius e Ardem Patapoutian “per le loro scoperte sui recettori che regolano la percezione della temperatura e del tatto”. Questo a significare che la nostra capacità di percepire il caldo e il freddo è di fondamentale importanza per la nostra sopravvivenza. -taglio-Queste sensazioni per noi sono un fatto del tutto naturale, mentre la loro percezione richiede un meccanismo molto complesso. Ma come facciamo a percepire queste sensazioni? A questa domanda hanno risposto i vincitori del Premio Nobel di quest’anno con le loro ricerche. Studi che consentiranno di scoprire anche nuovi farmaci per trattare numerose patologie e in particolare il dolore cronico.
David Julius nasce da una famiglia ebrea russa il quattro novembre del 1955 a Brighton Beach, popoloso quartiere di Brooklyn, New York. Nel 1977 si laurea in Biologia presso il Massachusetts Institute of Technology con sede a Cambridge, nel Massachusetts. Nel 1984 consegue il dottorato di ricerca presso l’Università della California, Berkeley, e nel 1989 completa gli studi presso la Columbia University. Attualmente è professore e presidente del Dipartimento di Farmacologia Cellulare e Molecolare dell’Università della California a San Francisco. David Julius è uno studioso molto conosciuto e stimato nell’ambiente della ricerca. Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi: nel 2017 il Premio Internazionale Canada Gairdner, nel 2019 il Premio Rosenstiel dell’Università Brandeis, nel 2020 il premio Kavli in Neuroscienze dalla Fondazione Kavli. Questi sono solo una parte dei tanti attestati che gli sono stati assegnati. L’ultimo premio ricevuto, assieme a Ardem Patapoutian, il più importante, è stato il Nobel per la medicina, anno 2021.
David Julius ha chiarito che con il suo gruppo di lavoro è impegnato da tempo nello studio dei sistemi sensoriali che ci permettono di avvertire l’ambiente in cui viviamo.-taglio2- E proprio attraverso gli studi sulla capsaicina, una sostanza contenuta nei peperoncini piccanti, che provoca un dolore bruciante, e il mentolo, una sostanza delle foglie di menta che provoca invece una sensazione di freschezza e di benessere, David Julius e il suo gruppo sono riusciti a identificare le strutture che vengono attivate dal calore, dal freddo o da irritanti chimici che danno come risposta dolore e prurito.
L’altro vincitore del Nobel è Ardem Patapoutian, armeno, nato in Libano a Beirut il 2 ottobre del 1967. Dopo un anno di studio presso l’Università americana di Beirut, nel 1986, per sfuggire alla guerra, si trasferisce negli Stati Uniti dove si laurea nel 1990 in Biologia cellulare e dello sviluppo presso l’Università della California a Los Angeles. Nel 1996 consegue il dottorato di ricerca in Biologia presso il California Institute of Technology. Ardem Patapoutian attualmente è professore dell’Howard Hughes Medical Institute dello Scripps Reseaech di La Jolla, San Diego, in California.
Anche Ardem Patapoutian ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Kavli in Neuroscienze dalla Fondazione Kavli nel 2020 insieme a David Julius, ed è noto nell’ambiente scientifico per le sue ricerche sui recettori PIEZO1, PIEZO2 e TRPM8. Il PIEZO1 è un recettore che aiuta le cellule ad avvertire le variazioni locali della pressione dei fluidi. Il PIEZO2 è un recettore che si trova nei neuroni sensitivi e controlla le sensazioni del tocco leggero dell’udito, dell’equilibrio e del dolore. Il termine “piezo” è un prefisso e deriva dal greco antico e significa premere. Infine, il TRPM8 è un recettore attivato dal freddo.
Ardem Patapoutian dal 2017 collabora anche con il gruppo di ricerca del professor Achille Iolascon, docente di Genetica Medica presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche dell’Università Federico II di Napoli.