Intervista al cantautore abruzzese An To, che ha pubblicato il singolo “Ridevano tutti di me”, un brano che parla di bullismo
La musica spesso porta dei messaggi importanti, come quello contenuto in “Ridevano tutti di me” (Raimoon Edizioni Musicali), il nuovo singolo del cantautore abruzzese An To (al secolo Antonio Tagliafierro) che è arricchito dal featuring di Massimiliano Ciurlino in arte Massi, un ragazzo autistico di grande talento. Ad accompagnare il brano un videoclip suggestivo prodotto da Le Brì Production e diretto da Marco D’Andragora. Noi abbiamo cercato di saperne qualcosa in più...
Com'è nato “Ridevano tutti di me”?
“Il brano 'Ridevano tutti di me' nasce innanzitutto come racconto della sofferenza che ho vissuto in prima persona, quando da adolescente sono stato vittima di bullismo. -taglio-Questo titolo assume però, per me, un doppio significato: non è solo un grido di rivincita per tutte le persone che come me sono state vittime di bullismo, ma è soprattutto un grido di rivincita personale, nei confronti di tutti coloro che in questi anni di gavetta non hanno mai creduto in me ed hanno tentato di ostacolarmi nel mio percorso artistico.”
Mi parli del tuo incontro, artistico e umano, con Massi?
“Il mio incontro con Massi è avvenuto in occasione di un Festival canoro dove lui si esibiva. Ricordo che rimasi molto colpito dalla sua dolcezza nell’interpretare la canzone, dal suo amore e dalla sua passione verso la musica, al punto che al termine della sua esibizione mi avvicinai per complimentarmi con lui. Da lì iniziammo a parlare e ricordo che mi raccontò di aver iniziato a cantare all’età di 8 anni, ancora prima di iniziare a parlare e quanto la musica lo avesse aiutato a superare le sue difficoltà. Nacque così l’idea di fare una canzone insieme, che è appunto 'Ridevano tutti di me', per sottolineare quanto il fenomeno del bullismo vada a colpire principalmente le persone più fragili o con una problematica come l’autismo.”
Cosa ci dici della realizzazione del videoclip?
“Il videoclip di 'Ridevano tutti di me', prodotto da Le Brì Production con la regia di Marco D’Andragora, è stato girato presso il Comune di Nocciano, che ha patrocinato l’iniziativa. I protagonisti del video sono stati selezionati e scelti tra i ragazzi del paese che hanno interpretato il ruolo di personaggi bulli e di un adolescente vittima di bullismo. Abbiamo voluto sottolineare ancora una volta, anche attraverso le immagini del video, la sofferenza, il senso di insicurezza, la paura e il sentimento di alienazione vissuto da chi subisce queste violenze.”
Tu collabori da diverso tempo con l'associazione Mede@Onlus, ce ne parli?
“Ho conosciuto la realtà dell’associazione Mede@ Onlus in occasione di un convegno sulla violenza al quale ero stato invitato a partecipare con Massi, esibendoci con il brano 'Ridevano tutti di me'. In quell’occasione il responsabile nazionale dell’associazione, Francesco Longobardi, è rimasto piacevolmente colpito dalla canzone, tanto da proporre a me e Massi di avviare una collaborazione con l’associazione per diffondere quanto più possibile il messaggio di sensibilizzazione contro il bullismo. L’associazione Mede@, nata nel 2017, è una realtà in crescente espansione, che si occupa di sensibilizzare attivamente le persone sul fenomeno della violenza. Promuove da anni, sul territorio e nelle scuole, diverse iniziative di contrasto alla violenza. Sono stati aperti grazie a Mede@ Onlus, diversi Sportelli Antiviolenza in moltissimi Comuni italiani, dove un team di psicologhe professioniste è ogni giorno a disposizione per fornire supporto psicologico a tutte le persone, donne, ragazze e ragazzi, che quotidianamente subiscono ogni forma di violenza e sopruso. Grazie a Mede@ ho avuto la possibilità di girare nelle maggiori piazze e portare in tantissime scuole d’Italia il mio -taglio2-messaggio di sensibilizzazione su questo tema ormai così sentito, ed ho deciso di devolvere il ricavato delle vendite del disco all’associazione, proprio per contribuire attivamente in prima persona a finanziare nuovi progetti contro il bullismo.”
La musica, secondo te, può essere ancora veicolo di messaggi importanti? Cosa si può fare di concreto per combattere il bullismo?
“A mio avviso, la musica ha il potere ma anche la responsabilità di diffondere messaggi importanti. Essendo la musica un linguaggio universale, essa ha il compito di diffondere messaggi positivi, che in una società votata sempre più all’individualismo sono importantissimi per donare alle persone serenità e spensieratezza, per abbattere le barriere sociali e culturali e costruire un mondo più unito. Sono molte le possibili strade da percorrere, per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo. La prevenzione del fenomeno è una questione che riguarda e coinvolge tutta la società: la prima forma di prevenzione si realizza senz’altro all’interno della famiglia, per cui è fondamentale creare dei modelli di riferimento positivi per i ragazzi, che i genitori mettano in atto un’educazione basata su empatia, ascolto, e valorizzazione delle capacità e dei punti di forza dei figli. E’ fondamentale insegnare ai ragazzi l’importanza del dialogo e del confronto, di saper gestire i conflitti ed affermare se stessi senza ricorrere alla violenza. Anche la scuola può fare tanto per contrastare il bullismo. E’ importante che anche gli insegnanti abbiamo l’abilità e la sensibilità di affrontare queste tematiche arricchendo i contenuti scolastici attraverso attività come la musica e lo sport che possono aiutare a sensibilizzare gli studenti verso questo fenomeno.”
“Ridevano tutti di me” che capitolo della tua carriera rappresenta?
“Rappresenta uno dei primi e più importanti traguardi della mia carriera artistica. È un disco totalmente autoprodotto, al quale ho lavorato con passione per lungo tempo. Contiene 10 brani attraverso i quali ho cercato di raccontare me stesso attraverso la musica, per far conoscere a chi ascolta le mie canzoni un po’ del mio mondo. Un progetto discografico nel quale ho racchiuso i sogni e le speranze che in questi anni di lunga gavetta mi hanno spronato a lottare con tenacia per raggiungere il mio obiettivo.”
Progetti a cui stai lavorando?
“Sto lavorando soprattutto per diffondere quanto più possibile il mio progetto contro il bullismo, e quindi proseguire la collaborazione con la Onlus Mede@, per far sì che 'Ridevano tutti di me' diventi l’inno di rivincita per tutte le persone che hanno subito queste vessazioni. Il 1 dicembre ci sarà una nuova presentazione del disco; un nuovo concerto che si terrà presso il Centro Commerciale Pescara Nord, nel corso del quale presenterò al pubblico tutti i brani contenuti nel disco. Per finire, sto già pensando ad un nuovo singolo per il 2020, e chissà, magari vi farò ballare!”