Nel suo nuovo libro Marco Trevisan racconta e prova a “smascherare” il vero Banksy, in libreria dal 3 ottobre
«Alcune persone vogliono rendere il mondo un posto migliore. Io voglio solo rendere il mondo un posto più bello. Se non ti piace, puoi sempre dipingerci sopra»: un susseguirsi di colpi di scena, apparizioni misteriose, provocazioni planetarie: questo e molto altro è Banksy, il leggendario writer mascherato.-taglio- Può capitare che rivendichi la paternità di una sua opera attraverso Instagram (come nel caso di Morning Is Broken), o che un suo disegno battuto all’asta per 1,2 milioni di euro (Girl With Balloon) venga di colpo ridotto in striscioline da un tagliacarte meccanico, per poi essere rivenduto a 18 milioni di sterline (Love Is In The Bin). Un monumento alla caducità? Uno sberleffo al mercato dell’arte e alla mercificazione delle opere? Tutto è possibile quando c’è di mezzo Banksy. È un viaggio nel mondo di questo eclettico artista moderno quello intrapreso dal giornalista Marco Trevisan, classe 1966, che sempre per Diarkos ha già pubblicato “Pasolini. L’uomo che conosceva il future” (2021) e “Nikola Tesla. Un genio moderno” (2022), testi con cui ha convinto pubblico e critica così come fa ora con questa nuova sua fatica letteraria, incentrata su un personaggio quantomai centrale nella contemporanea cultura pop.-taglio2- Da oltre venticinque anni, infatti, l’artista britannico sembra essere dappertutto e da nessuna parte, curarsi di nulla e di nessuno. I suoi provocatori murales, improntati a una corrosiva critica e denuncia sociale, sono apparsi sui muri di tutto il mondo. Ma chi è davvero Banksy, il misterioso e geniale artista senza volto? Marco Trevisan, attraverso le testimonianze di amici, colleghi e persone che sostengono di averlo conosciuto, frequentato o visto all’opera, ricostruisce indizio dopo indizio la vita del più geniale e poliedrico street artist del pianeta, togliendogli finalmente la maschera.