Intervista al frate francescano che ci racconta il suo impegno (canoro e non solo) a favore di CEFRAD, una realtà esemplare che si occupa di adozioni a distanza in Brasile
Il nostro è un Paese con un cuore grande, in cui le iniziative di solidarietà si susseguono, anche se in un momento come questo (causa pandemia) risulta tutto più complicato. La Chiesa è da sempre in prima linea per aiutare il prossimo e ci sono realtà che meritano di avere ancora più visibilità: un esempio è il CEFRAD (Centro Francescano Adozioni a distanza) che parte da Napoli per arrivare fino in Brasile.-taglio- Di recente Francesco Mauro Del Grosso, frate francescano conosciuto dal grande pubblico per le collaborazioni televisive con TV2000 e PadrePioTV (seguitissimo anche sui social e Youtube grazie all’hashtag #fraselfie), ha inciso una canzone dal titolo “Luce Vera”, il cui intero ricavato andrà proprio a favore di CEFRAD. Il brano, ispirato dall’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco e uscito in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria, è figlio di una coproduzione tra i Frati Minori della Provincia del Sacro Cuore di Gesù di Napoli e l’etichetta discografica indipendente Suono Libero Music , con il benestare del FEC (Direzione Centrale degli Affari dei Culti e per l’Amministrazione degli Edifici di Culto- Dipartimento per le Libertà Civili e dell’Immigrazione del Ministero dell’Interno). Abbiamo intervistato Francesco Mauro Del Grosso per saperne di più. Quando è nato il CEFRAD (Centro Francescano Adozioni a distanza)? Come mai è stato scelto proprio il Brasile come paese di riferimento? “Settant’anni fa dalla Provincia dei Frati Minori di Napoli sono partiti dieci missionari per il Brasile, fondando una Custodia. Questi frati furono accolti da alcune diocesi dello Stato di San Paolo, nelle zone più povere del paese. I vescovi diedero un piccolo alloggio con del terreno e lentamente cominciarono ad operare partendo dall’alfabetizzazione, sia degli adulti che dei bambini. Dopo alcuni anni già si vedevano i frutti di questo Amore verso i bisognosi, tanto che le famiglie più facoltose cominciavano a collaborare coi frati. Nacquero le prime costruzioni per accogliere i bambini poveri per nutrirli, curarli, vestirli ma avendo come obiettivo la possibilità di offrire loro istruzione e di crescere in modo sano ed integrale. Grazie al legame filiale e fraterno che unisce la Provincia dei Frati di Napoli e quella del Brasile e poter garantire la collaborazione con queste opere, la Provincia Napoletana del Sacro Cuore di Gesù dei Frati Minori sensibilizzò la solidarietà adoperandosi in particolare a raccolte fondi per l’Educandario di Bebedouro e il Patronato di Garça. Fu così che 18 anni fa nacque l’esigenza più concreta di sensibilizzare i benefattori nel sostenere questi progetti (contribuendo cioè economicamente al mantenimento dei bambini presso le strutture locali e sostenendo anche le loro famiglie). Questa ‘intuizione’ prenderà in nome di CE.FR.A.D. – Centro Francescano Adozioni a Distanza.” Come operate sul territorio (e non solo) per aiutare questi bambini? “L'adozione a distanza diventa ed è lo strumento che lega affettivamente il ‘padrino’ (benefattore) al bambino e che lo rende più vicino e partecipe alla crescita, a volte nel silenzio e qualcuno invece con un legame più diretto magari inviando lettere, foto e in alcuni casi continuando un legame di amicizia anche oltre. I padrini pertanto si impegnano a sostenere da un minimo di un anno ad un massimo di nove anni o fino al completamento degli studi e presenza nelle strutture, attraverso una quota mensile, trimestrale, semestrale o annuale. Attraverso dei ‘referenti’ presenti nelle parrocchie o conventi, possono lasciare il loro contributo che viene registrato oppure inviando la quota utilizzando i conti correnti preposti. Altre iniziative sono: la raccolta fondi attraverso sagre, concerti di beneficenza, pranzi della solidarietà, offerte spontanee e giornate di sensibilizzazione e raccolte presso le parrocchie, mercatini di beneficenza. Nel corso di questi 18 anni il CEFRAD ha aiutato oltre 7000 bambini! Sembrano tanti…ma è solo una goccia nell'oceano…” Come ha influito la pandemia sulla vostra attività? “Tantissimo! La pandemia ha fatto registrare un notevole calo delle Adozioni a Distanza dovuto al fatto che il lockdown prima e l’emergenza sanitaria poi, ha costretto molti padrini a fare i conti con le proprie entrate e le uscite a tal punto da non riuscire più a continuare a sostenere l’adozione a distanza. L’impegno diventava gravoso e le motivazioni erano molto serie. Inoltre non si sono potute svolgere tutte le attività di solidarietà che solitamente si facevano e si è passati a ‘promuovere’ online sui social con il passaparola, il CEFRAD per tamponare almeno il forte calo subito.” Cosa ci dite della collaborazione con Nando Misuraca e la Suono Libero Music per il brano “Luce Vera”? “‘Luce Vera’ è il brano della SPERANZA non solo per il CEFRAD. Dovendo in qualche modo ‘tamponare’ (verbo molto usato in questo tempo!) la mancanza dei padrini per sostenere i bambini presenti nell’Educandario e nel Patronato, venne chiesto a Nando Misuraca di presentare un Progetto Musicale che arrivasse in maniera immediata e che sensibilizzasse le persone a credere nell’importanza dell’Adozione a Distanza. In passato già ci sono state delle collaborazioni con la SUONO LIBERO MUSIC, in maniera personale ma comunque sempre atte a far conoscere il CEFRAD. Questo attuale invece ha un’importanza notevole: stiamo chiedendo aiuto per quei bambini.”-taglio2- Il brano è ispirato all’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco, giusto? “Con Nando Misuraca c’è una collaborazione di alcuni anni. A lui chiesi di pensare a un progetto musicale e nel mio avrei chiesto ‘al Capo’ (al Signore Gesù, per intenderci!) affinché mandasse una ‘ispirazione’. Ne parlai coi miei superiori anche per trovare una luce di speranza per il CEFRAD. Il 3 ottobre del 2020 Papa Francesco promulgò l’enciclica ‘Fratelli Tutti’ che egli stesso definisce una “Enciclica sociale” che mutua il titolo dalle “Ammonizioni” di San Francesco d’Assisi, che usava quelle parole “per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo” dove Fraternità e amicizia sociale sono le vie indicate per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti: popolo e istituzioni. Ribadisce con forza il no alla guerra e alla globalizzazione dell’indifferenza. Questa fu la risposta: LUCE VERA. Un brano che parla di fratellanza universale, contro i pregiudizi, l’indifferenza: un inno all’accoglienza, alla prossimità.” Le immagini che vediamo nel videoclip dove e quando sono state girate? “I Frati Minori sono presenti in vari conventi storici a Napoli, tra questi quello più famoso è il Monastero di Santa Chiara, tra i più importanti e grandi complessi monastici della città. Ed è proprio qui che si è deciso, coi superiori, di realizzare il videoclip. Grazie alla collaborazione col F.E.C. (Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno che ha un patrimonio, diffuso su tutto il territorio nazionale, costituito da chiese e abbazie, aree archeologiche e museali, fondi rustici, unità immobiliari, aree boschive protette) sono stati scelti luoghi dove non si può accedere: il tetto/terrazzo, da dove lo sguardo si inebria di una vista mozzafiato su Napoli con le cupole delle sue chiese, il Vesuvio, la collina del Vomero… e l’area del chiostro maiolicato interno della ‘cittadella’ (con le sedute, la fontana e l’orto). Santa Chiara a Napoli è la più grande basilica gotico-angioina della città, che comprende quattro chiostri monumentali, gli scavi archeologici nell'area circostante e diverse altre sale nelle quali è ospitato l'omonimo Museo dell'Opera, che a sua volta comprende nella visita anche il coro delle monache, con resti di affreschi di Giotto, un grande refettorio, la sacrestia ed altri ambienti basilicali. Le altre immagini risalgono ad un paio di anni fa quando insieme ad altri confratelli andammo in Brasile proprio nei luoghi dove vengono accolti i bambini sostenuti dalla Provincia attraverso il CEFRAD e raccontano una realtà viva, luminosa, bella, gioiosa e ricca di speranza.” Lei porta avanti un discorso di evangelizzazione 2.0. Quanto pensa sia importante per la Chiesa avvicinarsi ai nuovi mezzi di comunicazione? “I media sono sempre stati uno strumento essenziale per la cristianità. Il mandato centrale di Gesù Cristo è di andare per il mondo ad annunziare la venuta del regno di Dio e di portare tutti a impegnarsi personalmente nella costruzione del regno dell’amore (Marco 16,18). I primi apostoli sentivano profondamente l’urgenza di annunziare la salvezza al maggior numero possibile di persone e quindi trasformarono rapidamente ogni forma di arte comunicativa in strumento evangelizzante. Nella storia della comunicazione troviamo le più disparate forme di evangelizzazione: dalle lettere, ai codici miniati, all’arte pittorica, l’architettura…la Radio, come non citare i discorsi radiofonici di Papa Giovanni XXIII…la televisione con i tanti religiosi che hanno segnato la cura spirituale delle catechesi televisive. Il primo TWEET di papa Benedetto XVI… e l’attuale Papa Francesco con i suoi messaggi? Oggi questi mezzi di comunicazione sono le piazze virtuali dell’evangelizzazione, dell’annuncio. Non posso non citare il giovane Carlo Acutis il primo Millenial Beato che ‘evangelizzava’ attraverso internet; sua l’espressione: “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo”. Uno ‘slogan’ che mi ha colpito e nel quale rivedo il mio percorso, la mia ragione di vita. Con l’hashtag #fraselfie sono praticamente conosciuto in rete. Nato per gioco è diventato il distintivo di riconoscimento del frate francescano social. Sono presente su molte piattaforme virtuali ed è recente anche la nuova avventura su TIK-TOK, molto usato dai giovani. L’importante è saperne fare un uso adeguato e credibile che dia all’internauta un messaggio alternativo e vero ai messaggi finti e spropositati sulla realtà.” I progetti per il 2021? “Uscire da questa condizione di Pandemia, per poterci abbracciare di nuovo, poter mostrare i nostri sorrisi, essere persone migliori, più solidali, più attente al prossimo, è il progetto più ambizioso: essere testimoni di una LUCE VERA che parte dal cuore e si diffonde per sentirsi ed essere Tutti Fratelli.”