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Fra tradizione e contemporaneità

di Antonino Ianniello

Numero 237 - Febbraio 2023

È una miscela di suoni, emozioni ed esperienze il mix di successo alla base dei Brew 4et, al secolo Giuseppe Giroffi, Luca Varvallo e Alex Perrone


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Tre musicisti del casertano, Giuseppe Giroffi, sassofonista, Luca Varvallo, contrabbassista ed Alex Perrone batterista… insieme a Gianluca Manfredonia, vibrafonista originario della vicina Formia (Latina), decidono – nel 2016 – di mettere in piedi un gruppo jazz: i ‘Brew 4et’. Occorre dire da subito che il loro ‘playin’mood’, nel loro disco d’esordio ‘Drops’ … -taglio- pubblicato per l’etichetta norvegese ‘Losen Records’ fa capire da subito il chiaro desiderio di esplorare, cercare nuove timbriche. La passione per la musica e per il jazz ha quindi dato il via alla ricerca dei musicisti dell’emergente quartetto formato da eccellenti musicisti. I ‘Brew 4tet’ si sono orientati, in maniera sempre più decisa, verso un obiettivo: creare una sorta di confusione sonora nella quale la tradizione e la contemporaneità si mescolano attivamente, abbracciando una cultura musicale ad ampio spettro che non smette mai di essere in contatto con l’essenza e la natura del suono. Questo dimostra ancora una volta che per moltissimi jazzisti, europei e non, la ricerca di mescolanze di sound e lo studio sulle contaminazioni sia l’elemento fondamentale sul quale basare lo studio e scovare quello che si trova dietro l’angolo. Una cosa davvero importante … che determina lo status del quartetto stabilitosi tra il casertano ed il pontino è che non esiste un leader e tutti contribuiscono in maniera uguale allo sviluppo del loro sound. Un bilanciamento fondamentale che non esiste ovunque nel mondo del jazz: tutti e quattro ad inseguire il loro sogno. Appare importante dire che, nello snocciolare e gustare il loro disco ‘Drops’ vien fuori una evidentissima coesistenza del vibrafono con il sassofono (Manfredonia e Giroffi) e di questi due strumenti con la sezione ritmica composta dal contrabbasso di Varvallo ed il drumming di Perrone. Il quartetto, nel 2018, partecipa a varie rassegne jazz: al ‘Think Jazz’ di Succivo (Caserta) al ‘Jazz Flirt’ di Formia ed al ‘JazzIt Fest’ a Collescipoli (Terni). Nel 2021, sempre con i ‘Brew4et’, il vibrafonista Manfredonia partecipa al ‘Contest’ organizzato dal ‘Val d’Agri Jazz’ (Potenza), ricevendo dalla giuria il premio come miglior musicista, ricevendo meritatamente i complimenti del Sindaco di Castelforte (LT), paese nativo del musicista, per il suo grande talento che ha conquistato con passione, impegno e sacrificio. -taglio2- A proposito del disco uscito nello scorso febbraio, Gianluca Manfredonia ricorda il triste periodo della pandemia: «Durante il periodo del lockdown ho composto alcuni brani contenuti nel disco e abbiamo potuto collaborare solo a distanza con gli altri membri del gruppo, poi finalmente grazie al contratto firmato con l’etichetta norvegese ‘Losen Records’ ci siamo ritrovati in sala di registrazione per dare vita al nostro primo lavoro». Il suo strumento è il vibrafono, lo suona … in verità, magicamente bene e con profondità. È poi anche autore del brano che dà il titolo all’album ‘Drops’ … «La scrittura è sempre un po’ frutto di sensazioni inconsce che magari non riesci a vedere in maniera consapevole. Il titolo ‘Drops’ è sicuramente descrittivo, come se le prime note del vibrafono raffigurassero un suono simile ad uno sgocciolio». Ascoltando i vari brani che sono contenuti nel cd, si percepisce la grande preparazione dei musicisti e la capacità di interagire all’istante (interplay) che scaturisce da una profonda amicizia. Oggi i ‘Brew 4tet’ sono immersi nel lavoro che porterà al loro secondo disco: ‘Line Up’. Il loro lavoro ‘Drops’, attualissimo e presentato a febbraio di quest’anno, risulta essere molto interessante e naviga verso nuove frontiere del jazz anche se la «…confusione sonora, in cui la tradizione e la contemporaneità si mescolano vivacemente…», come viene sostenuto è una confusione amabilissima che poi trova stabilità e il suono univoco ed unico della band. Al contrabbassista Luca Varvallo ho chiesto come nasce il loro progetto discografico d’esordio. «Beh… Drops è il disco di esordio del nostro quartetto ed il titolo dell’album è anche il brano che apre il disco, primo inedito della band. Il 4tet nasce nel 2016 dal desiderio di esplorare il suono nel suo stratificarsi e depositarsi attraverso l’ascolto. Il disco è interamente incentrato su composizioni inedite. Tutte le composizioni sono di Gianluca Manfredonia, fatta eccezione per i brani ‘Something Doing’, mia e di F. Girardi e ‘No Borders’ di Giuseppe Giroffi».





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