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Ezio Albrile

di Silvia Giordanino

Numero 234 - Ottobre 2022

Criticare il mondo moderno, porsi delle domande e cercare di arrivare a risposte che spesso nessuno vuole dare. Con uno dei maggiori esperti in materia affrontiamo il pensiero gnostico legato alla nostra contemporaneità


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Ezio Albrile è molto conosciuto tra gli intellettuali che si occupano dei “misteri” della vita e dell'anima, scrive saggi nei quali tenta di darne un "senso" proprio a questa e alla realtà che lo circonda. Si occupa ormai da anni di temi legati alle religioni misteriche, all'ermetismo e allo gnosticismo, momenti in cui l'uomo occidentale ha tentato di dare delle risposte agli enigmi che lo legano al male e al mondo. -taglio-Ha curato diverse opere tra cui il “Commentario di Olimpiodoro all’alchimista Zosimo” (2008), l'“Almandal. Trattato ermetico di magia salomonica”, (tradotto da E. Tortelli, 2018) e una nuova traduzione commentata di un importante testo gnostico di Nag Hammadi, il “Vangelo di Verità” (2022). Tra gli ultimi volumi pubblicati: “L’illusione infinita. Vie gnostiche di salvezza” (2017), “Il labirinto di Ermete. Dilemmi gnostici sulla libertà e la salvezza” (2018), “Sogni d’immortalità. Gnosticismo e alchimia” (2019), “Misteri Gnostici. Alle origini dei dualismi occidentali” (2020), “Il cardinale mago” (2020), “Nei luoghi oscuri della magia” (2021). “Gnosticismo. Una religione per il futuro” (2021), “Abissi dal futuro” (2022), “Fantascienza e gnosticismo” (2022). Dottor Albrile, spiega a tutti i nostri lettori in cosa consiste lo gnosticismo? “Per "gnosticismo" s'intende sostanzialmente un movimento di pensiero antagonista al cristianesimo, che presentava il mondo, il nostro mondo, come un carcere costruito da un Demiurgo impostore (il Dio dell'Antico Testamento) nel quale erano imprigionate le anime belle e luminose separatesi dal mondo della luce. Questa è la definizione "storica", collocata nel tempo e nello spazio, che si può dare del fenomeno "gnostico"; in termini più generici, oggi per "gnosi" o "gnosticismo" s'intende una specifica condizione di chi in qualche modo si sente "estraneo" al mondo; esiliato in una dimensione inautentica egli anela a ritornare in una patria perduta, in un "tempo delle origini" che coincide con il mondo della chiara luce (per usare un'espressione cara al buddhismo).” Come mai ha intrapreso proprio questo genere di studi? “Perché da sempre mi sono chiesto se tutto ciò che mi circonda è "reale", cercando una spiegazione della negatività che permea il mondo e la nostra società. Tentando in definitiva di sciogliere l'enigma del male: "Ma, se Dio è buono perché ci sono le malattie, le guerre e i dolori?".” Ci presenti il suo ultimo libro. “Il mio ultimo libro parla di "Fantascienza & Gnosticismo", dei legami che uniscono una letteratura ritenuta di "serie B" ad un pensiero fortemente critico verso il mondo e coloro che ne reggono le sorti. Come ho detto, lo gnosticismo presentava una realtà che in termini fantascientifici può dirsi "distopica", incline cioè a presentare un mondo spaventoso e contaminato dal male. Dal lato opposto, gran parte della narrativa fantascientifica ha abituato i suoi lettori a scenari "gnostici" raccontando di inganni cosmici, di catastrofi aliene, di pandemie e guerre future; Tutti elementi profetici che la rendono di grande attualità: per qualche decennio noi "occidentali" ci siamo illusi che forse era iniziato un tempo di relativa tranquillità e benessere. -taglio2-Niente di più sbagliato, crisi, epidemie, guerre hanno riproposto un copione ben noto all'uomo, la tragedia di un mondo dominato dal male. I romanzi e i racconti di fantascienza hanno proposto scenari distopici, per certi versi "incredibili", che sono diventati quotidianità; parlano lo stesso linguaggio degli antichi Gnostici che raccontavano il nostro mondo governato da creature diaboliche chiamate "Arconti", espressioni della malvagità di cui è intriso il cosmo.” Si sa che all'ultimo nato si è sempre particolarmente legati, ma può presentarci almeno alcune delle sue tante pubblicazioni? “Uno dei miei ultimi saggi s'intitola "Gnosticismo. Una religione per il futuro". In esso ho voluto esprimere quanto prima detto: se lo gnosticismo si presenta come una riflessione sull'uomo e su un mondo in cui egli vive soggiogato, intrappolato in una illusione dalla quale non sembra possibile uscire, è indubbio che gli scenari contemporanei abbiano riproposto questo antico dilemma. Come nel momento di crisi della società antica, nell' "età dell'angoscia", lo gnosticismo s'impose quale spiegazione del male nel mondo, così oggi, nella crisi presente, lo gnosticismo permette di comprendere i limiti del "reale".” Le sue presentazioni destano sempre grande interesse e le sue newsletter animano tra gli intellettuali notevoli riflessioni... lei ne esce sempre "vincitore". Ci sveli il segreto del suo successo. “Nessun successo, solo parole in libertà che tentano di fotografare il presente con tutte le sue contraddizioni.” Il suo prossimo progetto? “Un libro dedicato ai legami tra le "filosofie del complotto" e lo gnosticismo. Di fatto le odierne "teorie del complotto" riproducono, più o meno inconsapevolmente, le strutture degli antichi miti gnostici: quando parlano di oscuri poteri occulti o addirittura di alieni in forma di rettili che governerebbero segretamente il mondo, sembrano rievocare i miti gnostici che descrivono le nefandezze dei malvagi Arconti facitori dell'universo. Dal punto di vista dei complottisti, gli eventi storici sarebbero guidati da una élite di potere che opera segretamente, con intenti malevoli, ai danni della società. Nelle vicende umane si dispiegherebbe dunque una causalità diabolica, un piano ordito da un invisibile nemico. Come in una sorta di geografia del male, questo nemico occuperebbe posizioni di volta in volta diverse. Versione contemporanea dell’inganno gnostico tessuto dal malefico Demiurgo e dai suoi diabolici Arconti: un complotto che può giustamente definirsi una «religione per il futuro».”





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