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Evocando

di Maresa Galli

Numero 198 - Aprile 2019

Invisible Landscapes è l’ultimo lavoro discografico del Nuovo Trio Parsifal, un album assolutamente da non perdere


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Presentato alla Sala Chopin di Napoli “Invisible Landscapes”, il cd del Nuovo Trio Parsifal, insignito del “Global Music Awards”, ensemble composto da Anna Paola Milea, pianoforte, Patrizia De Carlo, violino, Emilia Slugocka, violoncello. Un bel parterre di critici, musicisti, addetti ai lavori, ha applaudito l’elegante album prodotto dalla BAM, introdotto dalla giornalista Rossella Li Vigni. Il Trio Parsifal, con il suo repertorio che spazia dal classicismo a composizioni contemporanee, sin dalla sua costituzione nel 2001, si è esibito trionfalmente in tournée in Europa e negli Stati Uniti. Gusto, eleganza nel fraseggio, pulizia, cura del suono e dell’interpretazione, maturità e intelligenza musicale caratterizzano le sue appassionate, intense e a un tempo dosate esecuzioni.-taglio- I Paesaggi invisibili, nome ispirato da una poesia di Edgard Lee Masters, sono quelli di una musica colta, raffinatissima, evocativa, elegiaca, che si percepisce con l’ascolto attento ma anche con lo sguardo, l’appercezione, il senso interno, per un viaggio a contatto con il proprio Io recondito. Le otto tracce dell’album aprono con due rari ascolti, “Soir” e “Matin”, composizioni originali di Mel Bonis (1858-1937), compositrice francese che fu allieva di Cesar Franck, al secolo Mèlanie, conosciuta come Mel per nascondere il fatto che fosse una donna. Segue “D’un matin de printemps”, di Lili Boulanger (1893-1918), sorella della famosa compositrice e didatta Nadia. Il brano, nato come poema sinfonico poi trasposto in chiave cameristica, richiama alla memoria Debussy e Ravel, amati dalle artiste che incantano con “Rêverie” di Debussy, l’“Elegia” Op. 23 di Suk e il “Trio Elegiaco n.1” in sol minore di Rachmaninov, composto dal musicista russo prima dei vent’anni, autentiche perle. “Rêverie”, poetica del sogno, dell’insondabile, è letto nella trascrizione per violino, violoncello e pianoforte di Anna -taglio2-Paola Milea. Il “Trio in mi bemolle maggiore per organo” di Lorenzo Perosi (1872 – 1956) diviene “La luce di settembre” nella trascrizione per violino, violoncello e pianoforte di Andrea Montepaone. Un altro capolavoro è l’evocativa “Elegia” Op.23 di Josef Suk (1874-1935) che esprime al massimo grado l’intenso lirismo del compositore ceco che dedicò il brano al suo compianto amico, lo scrittore Julius Zeyer. Chiude l’album “Il canto del vento” del contemporaneo Andrea Montepaone, che basa le sue suggestioni sonore sui versi di Edgar Lee Masters (1868-1950). Quel filo invisibile, impalpabile, trascendente, è ben espresso nella scelta dei brani e nella toccante esecuzione del trio cameristico. Nel bis concesso al pubblico entusiasta, le talentuose interpreti regalano passione con “Verano Porteño” di Astor Piazzolla, nella versione per trio delle “Cuatro Estaciones Porteñas” del celebre compositore argentino. Bravura, perfezione tecnica, ricerca e grande sintonia fanno del Nuovo Trio Parsifal una brillante realtà della musica classica e contemporanea.





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