Vi raccontiamo l’impegno in Africa di Michelangelo Riemma, Rotary Club Nola Pomigliano D’Arco, e di quanti rotariani, e non, hanno deciso, in un agosto infuocato, di essere in Kenia per portare un aiuto concreto
Scegliere di passare le vacanze in Africa per donare un sorriso, questa la scelta fatta da: Michelangelo Riemma, Rotary Nola Pomigliano d'Arco, Teresa De Dominicis, Rotary Club Acerra Casalnuovo Aniello Montano accompagnata dal marito Alessandro Del Pozzo, Felicia Mocerino, medico, Filomena Riemma e Francesca Riemma del club Rotaract Nola Pomigliano d'Arco e Eleonora Ricco, che con il loro viaggio in Kenia hanno portato a termine il progetto 'It's time for Muyeye' del Distretto Rotaract 2100, che quest'anno ha previsto visite mediche, la distribuzione di medicinali, la realizzazione della costruzione di banchi e sedie per l'Almona Junior Academy di Muyeye gemellata dal 2012 con la scuola Aldo Moro di Casalnuovo, diretta da Michelngelo Riemma, la costruzione del refettorio per i bambini e il montaggio di due impianti fotovoltaici di cui uno sulla scuola e l'altro sul Maternity (piccolo ospedale di cui M. Riemma è riuscito a farsi concedere dal sindaco di Malindi il comodato d'uso per 10 anni). -taglio- Un programma fitto e intenso in cui sono stati impegnati per ben quindici giorni giovani e meno giovani che hanno fatto della solidarietà il loro stile di vita. “Il Distretto 2100 è vicino a progetti e iniziative che possano offrire un service concreto e di fattiva solidarietà, come questo messo in atto dai rotariani e rotaractiani del nostro distretto. Progetti che ci rendono più forti nel nostro modo di affrontare progetti sostenibili e fare del bene ad una umanità che, vicina o lontana che sia, ha sempre diritto all’attenzione del nostro Distretto Rotary International” – afferma il Governatore Distretto 2100, Salvatore Iovieno, salutando i partecipanti prima del viaggio. Al loro rientro abbiamo incontrato Michelangelo Riemma e la figliola Mena, che hanno così sintetizzato questa loro “vacanza solidale”: “ L’esperienza di quest’anno non è stata un semplice aiuto per realizzare un progetto di solidarietà ma una scelta condivisa per un arricchimento comune tra comunità che vivono a circa 8000 km di distanza. Abbiamo quindi potuto consolidare un immaginario, consapevole e condiviso ponte fatto di scambi, di proprie ricchezze e di aiuti a colmare le nostre rispettive povertà. Alla costruzione di questo ponte hanno partecipato proprio tutti, l’IC Aldo Moro con il suo personale, imprenditori, medici, rotariani e rotaractiani.-taglio2- Siamo stati volontari, manovali, progettisti indifferentemente ci siamo sporcati le mani e abbiamo programmato le azioni da fare, mettendo al centro del nostro agire il bambino e le famiglia, quelli e quelle di colore e quelli e quelle di pelle più chiara perché le necessità e i bisogni sono di tutti e per tutti in questo mondo. Noi abbiamo messo le nostre potenzialità, le nostre conoscenze, i nostri progressi culturali e sociali e anche i nostri limiti, loro la loro cultura, le loro gioie e la loro grande volontà, così insieme da formare una grande comunità in cammino verso il progresso dell’umanità, che non annulla le differenza ma favorisce la convivenza e l’accettazione dell’altro e con l’altro. Questo nostro service ha inteso il volontariato come un’esperienza che forma e arricchisce tanto da programmare e realizzare un progetto-vacanza: “Donando un sorriso”.” Lasciamo Michelangelo e Mena Riemma con il ricordo di un’Africa che conosciamo bene e di come essa resti nel cuore e nella mente di chi ha vissuto i suoi tramonti, i suoi colori e soprattutto l’ospitalità, l’accoglienza e il sorriso di un popolo, soprattutto i bambini, che nonostante tutto guardano al futuro con speranza e fiducia di un possibile cambiamento.