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Diritti degli animali

di Pasquale Matrone

Numero 248 - Marzo 2024

Da Cartesio in poi, la filosofia ha escluso che gli animali siano esposti al dolore allo stesso modo degli umani… E ancora: in un mondo, che vede morire bambini di fame di stenti e di guerra, non è forse da considerarsi marginale la questione relativa ai patimenti degli animali? Certamente no


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Insopportabile, la foto di una scrofa ingabbiata e immobile, sulla paglia, con le poppe gonfie succhiate da maialini da poco partoriti. È madre: mai si sottrarrebbe al suo compito, se pure venisse lasciata libera di spostarsi. -taglio- Allevamento intensivo: catena di montaggio, per realizzare il massimo del profitto: la stessa che obbligherà i cuccioli a ingrassare, ancora prima di essere svezzati per diventare delicata pietanza … In un video, girato di nascosto all’interno di un macello, squarciano l’aria i gridi assordanti dei suini sgozzati senza alcun rispetto per la norma che prevede il loro preventivo stordimento e la soppressione mediante un colpo secco. In fila, gli altri, atterriti da ciò che sentono e vedono, cercano invano vie di fuga, tremano, versano lagrime… E i giovani e allegri vitelli di pochi mesi? Non patiscono, quando, pigiati e quasi soffocati in camion strapieni, vengono trasportati su autostrade arse dal sole prima del supplizio? Cosa avrà mai provato, il gattino Leone, mentre veniva scuoiato da balordi impotenti e senz’anima? E Angelo, il meticcio appeso a un albero, mentre un gruppo di sadici lo torturava? Da Cartesio in poi, la filosofia ha escluso che gli animali siano esposti al dolore allo stesso modo degli umani… E ancora: in un mondo, che vede morire bambini di fame di stenti e di guerra, non è forse da considerarsi marginale la questione relativa ai patimenti degli animali? Certamente no. E questo nulla toglie alle persone martoriate da conflitti, distruzione e morte. -taglio2-Nel suo Liberazione animale, pubblicato nel 1976, il filosofo australiano Peter Singer sostiene che gli animali sono sensibili e che, pertanto, l’uomo ha il dovere di non farli soffrire. Con ciò non intende affatto definire ingiustificati gli esperimenti scientifici, quando necessari; e, tuttavia, ribadisce che, ogni scelta dell’uomo non deve mai prescindere dagli interessi di queste creature. Qualche anno più tardi, il filosofo americano Tom Regan pubblica I diritti degli animali, un testo fondamentale per far luce sulla questione e progettare regole adeguate ad affrontarla. Nulla di nuovo, comunque, sotto il sole. Già Plutarco, infatti, nel primo secolo dopo Cristo, aveva scritto: “[…] e noi pensiamo che le grida che [gli animali] emettono per la paura non siano punto articolate, che non significhino niente, laddove sono preghiere, suppliche da parte di ognuna di queste povere bestie che gemono […]”.





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