“Mettici la Mano” di Maurizio De Giovanni, ha inaugurato tra gli applausi la stagione 2021 del Teatro Diana di Napoli
Dopo mesi e mesi i teatri hanno ripreso a funzionale, l’emozione di rientrarvi dopo tanta astinenza è stata grande per tutti: attori e spettatori. Il Diana ha inaugurato il cartellone con uno spettacolo di sua produzione molto atteso dal pubblico: “Mettici la Mano”, di Maurizio De Giovanni.-taglio- La commedia inedita ripropone, con gli stessi bravissimi attori: Antonio Milo e Adriano Falivene, due noti personaggi della serie “Il commissario Ricciardi”: il brigadiere Maione e il travestito Bambinella. La vicenda si svolge durante i bombardamenti americani, a causa dei quali il brigadiere, che sta conducendo in questura una ragazza appena arrestata: una sorprendente Elisabetta Mirra, si rifugia in una cantina dove Bambinella sta pregando la Madonna Immacolata. La ragazza arrestata, Melina, ha accoltellato nel sonno il marchese di Roccafusca, un ricchissimo nobile il cui palazzo si trova a poca distanza e nel quale faceva la cameriera. Tra il terribile fragore e il terrore delle esplosioni, nelle pause tra una bomba e l’altra si intreccia, concitato e frammentario, il dialogo tra i tre mentre la Madonna, immobile, viene chiamata a giudicare la colpa di Melina in una sorta di processo in cui Bambinella si pone come avvocato difensore e Maione come accusa.-taglio2- Solo la Madonna può trovare la soluzione mettendoci la sua mano. Ma cosa è realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché? È quanto si capirà nel corso dello spettacolo, che ha il merito di tenere avvinto e interessato lo spettatore che ha avuto modo di godere di sapidi stralci di comicità offerti dalle battute dei due protagonisti. Dopo il successo della pièce “Il silenzio grande” prodotta sempre dal Teatro Diana e recentemente portata al cinema con la regia di Alessandro Gassman, De Giovanni ci propone questo nuovo lavoro che, tra il serio e il faceto, impone attenta riflessione sul bene e il male, la verità e le apparenze, la sottomissione del debole e l’abietta prevaricazione di chi detiene il potere. Regia di Alessandro D’Alatri regista della succitata e fortunata serie televisiva. Scene di Toni Di Pace. Costumi di Alessandra Torella. Musiche di Marco Zurzolo, sassofonista e compositore molto noto e particolarmente amato dai napoletani. Disegno Luci di Davide Sondelli. Teatro pienissimo e tanti applausi.