Annamaria Ghedina presenta il suo best seller, rielaborato e ampliato, sulle storie affascinanti dei fantasmi che infestano Partenope
Appena pubblicato, arricchito di nuove storie, il best seller di Anna Maria Ghedina, “Napoli, dalla Mezzanotte in poi” (InFuga edizioni). L’autrice, il cui nom de plûme è Lady Ghost, torna ad occuparsi della Napoli dei misteri e delle presenze che infestano palazzi e luoghi simbolo della città magica, mitica e leggendaria, incantatrice, quella della Sirena Partenope e dell’uovo di Virgilio. -taglio- Al dodicesimo tocco della mezzanotte Napoli diventa un viavai di fantasmi, blasonati o uomini semplici, che con la loro morte tragica hanno lasciato il segno e tornano ad infestare i luoghi della loro vita terrena. Le vicende fantasmatiche sono legate ai quartieri di Napoli e dintorni. Ricco di nobili fantasmi è il Centro Storico, ed è nota la storia della sventurata Maria D’Avalos, di cui si odono le urla strazianti nel cuore della notte. Fu uccisa dal marito, il celebre madrigalista Carlo Gesualdo da Venosa che la scoprì a letto con l’affascinante Fabrizio Carafa a Palazzo Sansevero, in piazza San Domenico Maggiore. Torna anche Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, fine alchimista (o forse stregone!), che dopo la mezzanotte, giunge con la sua carrozza davanti alla Cappella che reca il suo nome e torna alle sue incredibili opere, misteriose macchine anatomiche, al Cristo Velato del Sammartino, una delle più suggestive al mondo. Nelle notti di plenilunio, in strada, si ode lo scalpitio dei cavalli… Legata alla Basilica di Santa Chiara, in piazza del Gesù, aleggia il fantasma di Giovanna I D’Angiò, regina di Napoli, uccisa nel 1382 presso il Castello di Muro Lucano per ordine di Carlo II di Durazzo che ne invase il regno. Ai Quartieri Spagnoli si avvertono le presenze dei soldati che vi alloggiavano durante la dominazione spagnola. Altro celebre fantasma è quello della sanguinaria assassina Giuditta Guastamacchia (alla quale Ghedina ha dedicato il libro “L’impiccata della Vicaria”), “il fantasma degli avvocati” che passeggia per le stradine nella zona dei Tribunali.Fu giustiziata nel 1800 per il suo crimine efferato, l’uccisione e lo smembramento del marito, delitto perpetrato con la complicità del padre di lei, di due complici, del prete suo amante. -taglio2- Giuditta, impiccata, torna a scompigliare le carte nelle aule e nelle cancellerie di Castel Capuano, una volta sede della Gran Corte della Vicaria. Le teste mozzate dei quattro assassini vennero esposte sulle mura della Vicaria e i loro teschi furono conservati presso il Museo Anatomico. Tante sono le presenze che infestano Capodimonte, il Vomero, le isole del Golfo di Napoli, la Costiera Sorrentina, il Salernitano e le altre province. Cosa dire della zona di Pozzuoli, Miseno, Arco Felice, Lucrino, Baia, Bacoli, Torre Gaveta, Capo Miseno, Cuma, dai tratti infernali e misteriosi, che racchiudono antiche leggende greco-romane e nobili fantasmi. La Ghedina inserisce anche i racconti di personaggi noti e meno noti che hanno incontrato fantasmi: Gennaro Brianti, psicobolista, Sara Minniti, sensitiva, Sergio, veterinario, Bruno, impiegato, Gabriella, ristoratrice, il compianto Domenico De Simone, giornalista, Antonio D’Addio, docente, Armando Jossa, artista, Vincenzo Pagnani, proprietario della pizzeria Brandi, Giovanni Serritelli, gastronomo, Franco Vassetti, pittore e collezionista. Alcuni capitoli conducono in altre parti del mondo, con curiosità e usanze diverse da quelle nostrane. Una tra tutte: nello Stato di New York la Corte d’Appello ha concesso ad una coppia di sposi di rescindere il contratto d’acquisto di una vecchia casa sulle rive del fiume Hudson poiché infestata da un fantasma che ha reso la vita impossibile ai coniugi. Per finire, il libro offre una catalogazione dei fantasmi e un vocabolarietto. L’intrigante viaggio fantasmatico termina con uno scongiuro di buon augurio e con un consiglio della scrittrice: comunque, se avete un fantasma in casa, semplicemente donategli un fiore!