L’Oro di Napoli, in scena al Palapartenope di Napoli, regala forti emozioni nella sua versione teatrale
Grazie al drammaturgo Manlio Santanelli che ha realizzato la riduzione teatrale de “L’Oro di Napoli”, la raccolta di racconti di Giuseppe Marotta del 1947, nel Teatro Tenda oggi Casa della Musica, è stato offerto al pubblico napoletano un bellissimo spettacolo corale. La prima rappresentazione ha inaugurato l’anno 2019, nel corso del quale si auspica che, girando in tournée, lo spettacolo possa far conoscere al resto dell’Italia questo classico napoletano così come tanti anni fa fece l’omonimo film. La regia di Nello Mascia ha dimostrato grande attenzione ai particolari, ai momenti comici, alla ricostruzione delle atmosfere dell’epoca. -taglio-Santanelli, da grande maestro qual è, ha avuto la capacità di cucire i vari racconti in un unicum teatrale con una continuità data dall’intreccio delle vicende dei vari personaggi e il senso dell’humor che gli è peculiare. Il tutto si svolge in un cortile napoletano, dove, come da antica tradizione napoletana, ogni cosa avviene all’aperto: liti, amori, devozione, lutto, espressioni di dolore o di gioia, nella quotidiana consueta commistione di personaggi popolani e personaggi nobili. Il nostro drammaturgo ha avuto cura di tenere distinto lo svolgimento dello spettacolo teatrale dalla sceneggiatura dell’indimenticabile film ad episodi del 1954 diretto da De Sica con Totò, Eduardo, Sofia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa, lo stesso De Sica. Sul palcoscenico infatti non mancano e non possono mancare citazioni che rimandano alla celebre pellicola, ma la vicenda vive di vita propria, snodandosi come uno spaccato di vita in uno dei tanti vicoli cittadini e avvincendo gli spettatori attentissimi ed entusiasti. Alla riuscita dell’insieme molto è dovuto naturalmente alla bravura e professionalità degli attori, tanti e tutti di grande esperienza e capacità. Fanno parte del gruppo “Attori Indipendenti”. Sono: Cloris Brosca, Rosaria De Cicco: due popolane in continuo litigio; Gigi Savoia: colui che dà consigli dietro compenso;-taglio2- Rossella Amato: la procace pizzaiola; Gianni Ferreri: il marito della pizzaiola; Ciro Capano in un’ottima interpretazione del guappo, anche canora; Giovanni Mauriello: grande pazzariello e grande voce, Massimo Masiello: bellissima tonalità di tenore, Matteo Mauriello, Antonio D’Avino, Giancarlo Cosentino, Roberto Mascia che interpretano efficacemente vari ruoli; Roberto Azzurro nella partita a carte, e lo stesso Nello Mascia nei panni del portiere onnipresente, che tutto sa e tutto vede. Piacevoli e appropriati i momenti canori affidati a Ciro Capano, a Giovanni Mauriello, a Massimo Masiello, ciascuno dei quali ha interpretato al meglio splendide canzoni rendendo vivace e molto gradevole la performance quasi da musical. È raro oggi trovare insieme sul palcoscenico un così grande numero di attori talentuosi, non risponde in genere alle esigenze finanziarie della produzione e dunque anche in questo la pièce si distingue meritoriamente. Le scene sono di Raffele Di Florio, i costumi di Annalisa Ciaramella. Frizzante l’accompagnamento musicale di Ciccio Merolla che si esibisce anche in brani rap. Il Palapartenope - Casa della Musica, propone attualmente nei suoi ampi spazi particolarmente adeguati per i musical un cartellone vario e di grande interesse.