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Da La Mancha con furore

di Massimiliano Craus

Numero 252 - Luglio-Agosto 2024

Successo per il “Don Chisciotte” portato in scena al Teatro Parravano di Caserta dallo Studio Danza di Melina Serpico


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Due ore di spettacolo sono state più che sufficienti per fidelizzare ancor più il grande pubblico del Teatro Parravano di Caserta allo Studio Danza di Melina Serpico. Con un attesissimo “Don Chisciotte” a farla da padrona. -taglio- Questa è una sintesi per ricordare una serata di gala nel centro della città, in un teatro gremito in ogni ordine di posto con il titolo di Marius Petipa e lo spartito di Ludwig Minkus ripreso direttamente dalla versione dell’allora Teatro Kirov di Leningrado. Ma andiamo con ordine, ovvero rispettando il canovaccio pensato da Melina Serpico in collaborazione con il suo storico staff artistico e didattico. A cominciare da Giuseppe Protano e passare a Massimo Leanti, figura storica e carismatica dell’ensemble in una collaborazione che va avanti da ben sedici anni. Dopo la conosciutissima storia di Basilio e Kitri coreografata dall’intero staff di classico, culminata con l’incantevole pas de deux delle nozze, quest’anno il coreografo Massimo Leanti ha prodotto una suggestiva “Mater” che ha incantato il pubblico in sala riprendendo un dipinto di Carmen Pomella, pittrice e restauratrice della Curia di Caserta di opere soprattutto del Settecento e dell’Ottocento. Una commistione di arti a beneficio degli artisti in scena e del pubblico in visibilio per la trovata scenografica e coreografica imbastita per un titolo nuovo di zecca. La presenza sul palcoscenico della riproduzione di un dipinto è stata infatti la protagonista con i colori a determinarne gli effetti: il nero tratto dal bitume ed il bianco dalla tempera d’olio. -taglio2- L’ampio ricorso alla simbologia di Carmen Pomella ha consentito al coreografo un respiro crescente di riflessioni personali finanche dei sette giovani talenti, dando spazio alla creazione di una matrioska di arte ed emozioni che sarà realizzata in occasione della prossima mostra personale dell’artista, prevista il prossimo settembre. La seconda coreografia di Massimo Leanti ha invece rinfrescato la serata con “Voilà”, titolo leggero con anche una costumistica immaginata per accompagnare gli spettatori verso l’estate che sta arrivando. La coreografia di Armida Pieretti è invece immaginata sulla canzone di Lucio Battisti “Respirando”, associandole musica elettronica in un mix davvero riuscito di contenuti, simboli e tanta, tantissima danza. Ben venticinque minuti con l’entrata in scena di una bambina evocatrice di molte riflessioni dal forte impatto emotivo. Guglielmo Schettino e lo stesso Giuseppe Protano sono stati il valore aggiunto ad una coreografia che ha impressionato e tenuto con il fiato sospeso un pubblico sempre più attaccato alle poltrone. La bellissima cornice ai contenuti proposti a go go dalla direzione artistica dello Studio Danza di Melina Serpico è stata allestita dal modern di Angela Ciaramella con “Dancing crew”, dallo heels garbato ed elegante di Sara Gallo con “What’s next?” e dal lancio del prossimo artista protagonista dell’anno 2024-2025 Ludovico Palermo. A lui sarà infatti affidato il compito di rappresentare lo Studio Danza di Melina Serpico nel suo trentacinquesimo anno, ovvero da quel 1990 in cui tutto è cominciato. “Sono proprio felice di come si è chiusa questa stagione – chiosa Melina Serpico – anche se i nostri giovani talenti saranno impegnati ancora al Tanz Bozen 2024 dal 15 al 27 luglio ed al Danza d’Estate di Portici dal 19 al 21 luglio. Questo è lo spirito del nostro Studio Danza, crescere con la danza a prescindere da tutto!”





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