L’opera ripercorre il percorso politico ed amministrativo dell’autore partendo da quando, ancora bambino, si recava con il papà a tante ed intense riunioni politiche. In quei giorni iniziava a prendere coscienza del mondo politico e delle sue dinamiche, appassionandosi allo stesso a tal punto da diventarne protagonista ed interprete. A dispetto della giovane età, parallelamente al racconto dei numerosi successi politici, amministrativi ed elettorali ottenuti, il testo rivela anche le delusioni, le amarezze e i torti subiti dall’autore negli anni del suo impegno presso le Istituzioni locali. Tramite un’efficace narrazione a ritroso, l’opera mette a nudo i passi falsi compiuti da un giovane che spesso si è ritrovato, da solo, a doversi inventare strategie ed azioni senza nessun punto di riferimento. Denunciando una politica appariscente, che affascina ma non insegna nulla se non l’arte della slealtà, quest’autobiografia vuole tuttavia anche essere incitamento ad una maggiore passione civica in un momento di diffusa sfiducia e stanchezza. È quindi svelata la verità fino ad ora taciuta di un giovane figlio della Terza Repubblica e del Sud, che intende non arrendersi dinanzi a ciò che non va per il verso auspicato. Una critica ma anche un messaggio di speranza per una politica diversa, forse migliore, sicuramente più umana.