Due primissime figure dello sport ed il loro nuovo manuale: dai contenuti e dal titolo sempre più accattivante, destinato ai giovani, con il valore aggiunto del focus sulle attività fisiche adattate
Dal 2003 al 2008 abbiamo letto ben tre pubblicazioni di Leonardo Vaira, professore di educazione fisica e soprattutto scrittore specialista dello sport. Da "La pagina sportiva" edito da Ferraro in poi si sono dunque schiuse le porte di un viaggio editoriale del professore napoletano già insignito del premio Speciale per la Sezione Scienze e Sport e soprattutto della Palma di Bronzo al Merito Tecnico Sportivo presso il CONI di Roma nel 2011. Una carriera a matriosca, dunque, con l'insegnamento e lo sport a braccetto con la penna facile per raccontare conoscenze e competenze acquisite negli anni a tutto vantaggio delle nuove generazioni di sportive e sportivi. Un lavoro trasversale che negli anni lo ha visto protagonista nelle vesti di docente-cultore e docente-esercitatore presso l'ISEF di Napoli, docente-consulente esperto di Scienze Motorie presso l'Università Popolare di Portici e professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Napoli Parthenope. Una miscellanea di esperienze che il prof Leonardo Vaira ha saputo raccogliere nell'ultima fatica editoriale di questi giorni, ovvero "Supporter" scritto a quattro mani con il collega di lungo corso Luigi Nasti per i tipi di Jonathan Edizioni. -taglio- Peraltro anche Nasti, ex atleta nazionale di Judo ed attuale vice-presidente della FIJLKAM - settore Judo, è vincitore della Stella di Bronzo al Merito per Dirigenti presso il CONI di Roma nel 2014. Un percorso editoriale nel lungo viaggio tra i campi all'aperto, i banchi e le palestre di tutta Italia in cui Leonardo Vaira e Luigi Nasti si sono distinti per meriti e vittorie e che, ancora oggi, con lo stesso inchiostro amano condividere con migliaia di ragazze e ragazzi pronti a calarsi nella realtà sportiva a tutto tondo. La stessa copertina di "Supporter" è il migliore biglietto da visita possibile, con colori vivaci e ben sette discipline rappresentate per un vero e proprio corso di educazione fisica. Dieci capitoli, quarantuno unità didattiche, duecentoquarantasei pagine e dodici riferimenti bibliografici per raccontare l'educazione fisica vista da Leonardo Vaira e Luigi Nasti. Si comincia dalla ginnastica e dal fitness per passare al linguaggio del corpo sui generis con la lungimirante scelta di avventurarsi finanche nel mondo della danza. A questo punto si passa al secondo capitolo più corposo del volume, ovvero quello dedicato all'allenamento delle capacità fisiche così necessarie al compimento di un atleta sano e competitivo. Senza mai dimenticare le fasi delle attività , dal gioco alla pratica sportiva vera e propria come le attività all'aria aperta. Fino al capitolo centrale dedicato alle attività sportive -taglio2- individuali, centrando il focus sull'atletica leggera, la ginnastica artistica, il nuoto e naturalmente il judo. Il secondo step delle attività è affidato ai giochi sportivi di squadra con la palla con un particolareggiato interesse verso la pallacanestro e la pallavolo, senza lesinare energie per l'educazione alla salute, le nozioni di primo soccorso e l'utilità della ginnastica nelle disabilità. Un viaggio nello sport e nei suoi dintorni, dunque, con tappe obbligate ed altre più ricreative per una platea sempre più interessata alla vita sportiva in classe e nel tempo libero. Come lo stesso prof Leonardo Vaira ha precisato, ricordando: “l'utilità di avviare i ragazzi all'attività sportiva sin da piccoli. Io stesso con i miei allievi ed i miei studenti di ogni età non metto mai limiti alle loro risorse ed alle loro esigenze, stabilendo le regole ma suggerendo percorsi individuali e di squadra a seconda delle caratteristiche dei singoli. Il viaggio che ho intrapreso da sportivo, da docente e dal scrittore è così appassionante che non posso che consigliarlo a tutti, al di là delle inclinazioni e del talento di ciascuno. Io stesso, ai miei tempi di liceale, ho ammirato così tanto il mio prof di educazione fisica che ho deciso da subito di seguire le sue stesse orme e mi fa tanto piacere vedere che lo stesso accade frequentemente con i miei giovani allievi.”