Le esperienze passate influiscono nella misura in cui la prima infanzia ha predisposto un terreno di compatibilità o incompatibilità. Le esperienze passate possono diventare enormemente frustranti, ma è dimostrato che, laddove vi sia un attaccamento sicuro ed una stabilità, la persona affronta meglio le difficoltà della vita e le esperienze negative come ad esempio un abbandono o una chiusura relazionale
Le relazioni interpersonali sono il fulcro della nostra vita, ma quali fattori influenzano davvero il modo in cui scegliamo partner, amici e colleghi? Il Dott. Michele Canil, psicologo e neuropsicologo, ci guida in un viaggio alla scoperta dei meccanismi, spesso inconsci, che determinano le nostre preferenze relazionali.
Dall'infanzia alle esperienze passate, dall'autostima alla teoria dell'attaccamento, fino all'influenza culturale e sociale, questa intervista offre una panoramica approfondita su come e perché costruiamo i nostri legami affettivi. Quali fattori psicologici influenzano i criteri di scelta nelle relazioni interpersonali? Uno dei criteri fondamentali è il ruolo, cioè l’insieme di aspettative e comportamenti nei confronti di un carattere tendenzialmente opposto e compatibile su basi per lo più automatiche o, in gergo, inconsce. Raramente intervengono effettivi fattori razionali. In che modo l'infanzia e le esperienze familiari modellano le preferenze relazionali da adulti? Le esperienze infantili sono fondamentali nei criteri di scelta. Nella maggior parte dei casi è influente il tipo di relazione che abbiamo instaurato con i genitori, dominante o recessiva, che poi diventerà la nostra personalità compatibile con altre personalità potenzialmente simili ai genitori. Questo perché fondamentalmente il bambino, adattandosi alle caratteristiche di personalità della madre e del padre (per lo più della madre), svilupperà uno stile relazionale, aspettative, comportamenti e meccanismi di difesa compatibili con quel carattere. Più raramente, si devia opponendosi al carattere materno o paterno perché ciò è biologicamente sfavorevole alla garanzia della continuità delle cure e dell’accudimento. Come influiscono le esperienze passate di relazione (positive o negative) sulle scelte future? Le esperienze passate influiscono nella misura in cui la prima infanzia ha predisposto un terreno di compatibilità o incompatibilità. Le esperienze passate possono diventare enormemente frustranti, ma è dimostrato che, laddove vi sia un attaccamento sicuro ed una stabilità, la persona affronta meglio le difficoltà della vita e le esperienze negative come ad esempio un abbandono o una chiusura relazionale. Quando si crea un trauma in una relazione del presente, tendenzialmente si riscontra un trauma passato molto più importante perché riguarda relazioni forti ed importanti come quelle genitoriali. Qual è il ruolo dell'autostima nel determinare i criteri di scelta in una relazione? L’autostima è importante ma non così fondamentale; può mettere basi grazie alle quali possiamo scegliere un ruolo in modo automatico nei confronti di un partner: di tipo accudente e disponibile piuttosto che dominante con conseguente predisposizione dall’altra parte all’accudimento. Ricordiamo comunque che stiamo parlando per macro-aree, in realtà la personalità umana è molto complessa. Come la teoria dell'attaccamento influisce sui tipi di relazioni che una persona sceglie di intraprendere?
Il tipo di attaccamento è determinante perché si vede che un attaccamento sicuro tende a produrre criteri di scelta relazionali basati su stabilità, trasparenza ed equilibrio, mentre un attaccamento insicuro porta inevitabilmente alla tendenza a scegliere persone con disturbi nell’ambito della dipendenza. I criteri di scelta relazionale sono influenzati dalle aspettative culturali e sociali? Certo. Sono influenzati da fattori sociali e culturali che per lo più possono derivare dall’ambito familiare, quindi da vere e proprie frasi dette dai genitori o da tutti i criteri impliciti imparati in famiglia che possono diventare un silenzioso modus operandi della persona, spesso difficile da decifrare perché derivante da scelte su base emotiva. Ecco che in questo caso la psicanalisi aiuta a fare una grande luce. In che modo i tratti di personalità influenzano la selezione del partner o degli amici? I tratti di personalità determinano quello che è il nostro ruolo nei confronti di una persona. Facciamo un esempio: una persona con caratteristiche particolarmente dominanti, con bisogno di scegliere, con necessità di controllo, tenderà ad essere compatibile con persone con caratteristiche più accomodanti e meno decisionali. L’analisi dei bisogni di una persona determina il criterio di scelta sia nel presente che nel futuro. Spesso i criteri dal punto di vista emotivo non sono chiari razionalmente perché c’è quel qualcosa in più che accende in noi un desiderio anche se negativo (ad esempio l’inseguire relazioni impossibili); questo avviene perché ricalcano un copione che in noi è già noto e che ci permette di muoverci in modo conosciuto. Le scelte relazionali cambiano nel tempo, e se sì, come si evolvono? Le scelte relazionali tendono a non cambiare nella maggior parte delle persone, se non dopo un evento di vita particolare che può aver fatto deviare i criteri iniziali, ma questo è abbastanza difficile. Tendenzialmente l’essere umano ripete le proprie scelte, anche se si rivelano negative, perché è un modo conosciuto e facente parte della propria esperienza personale. Quanto l'intimità emotiva e la compatibilità influenzano le scelte nelle relazioni romantiche? L’intimità emotiva fa sì che tendiamo ad attrarre persone compatibili, quindi con carica opposta ed intensità uguale; non è detto che queste scelte ci rendano felici. Per la teoria della complessità, dobbiamo tener presente che ci sono alcuni bisogni che verranno soddisfatti da una determinata persona, ma molti altri no; con una parte dei bisogni non soddisfatti potremmo quindi trovarci frustrati. I criteri di scelta relazionale sono consci o spesso determinati da fattori inconsci? Spesso i criteri sono inconsci perché tendiamo a scegliere le persone anche su basi emotive o estetiche. Scegliamo cioè in base a cosa ci scatena emotivamente l’altro.